paul baccaglini

CRUCIANI-SPIA - ''IL NUOVO PRESIDENTE DEL PALERMO HA PURE IL PISELLO TATUATO: PER L’ESATTEZZA CON IL MARCHIO LOUIS VUITTON. E AMA MOSTRARLO A TUTTI'' - BACCAGLINI: ‘SUL PALERMO C’È UN PROGETTO, IL FONDO È CREDIBILE. IL NOSTRO DURO LAVORO SEMBRA QUALCOSA DI LOSCO, MA NON LO È’''

paul baccaglinipaul baccaglini

1. CALCIO: PALERMO;BACCAGLINI 'C'È PROGETTO, FONDO CREDIBILE'

 (ANSA) - "Ringrazio il presidente Zamparini, nel corso di questi mesi mi hanno fatto sorridere alcuni articoli che ho letto. La nostra intesa non è stata siglata in due settimane, ma nel corso di mesi". Il nuovo presidente del Palermo, Paul Baccaglini, presenta così il suo progetto allo stadio Renzo Barbera.

 

"In poco tempo abbiamo messo in atto un'associazione che si articola su molteplici aspetti, sia sportivi che quelli riguardanti le infrastrutture e i posti di lavoro. Il percorso che mi ha portato qui - ha proseguito - è quello delineato dal presidente Zamparini. Io ero all'interno di una cordata con a capo Cascio e il mio gruppo era più che altro una sorta di 'financial advisor'".

paul baccaglinipaul baccaglini

 

"La solidità del fondo la vedrete - ha spiegato - Già giovedì incontrerò il sindaco per parlare dello stadio. Vi chiedo di giudicarmi dai risultati e dalla concretezza delle mie azioni, non facendo 'cospirazioni' su internet. L'analisi sulla credibilità del nostro fondo l'ha fatta il presidente Zamparini e vi potete fidare del suo giudizio".

 

"Al Palermo calcio - ha aggiunto - batte un cuore che si è articolato con il gruppo Zamparini, c'è una visione molto bella. Quando con Cascio non funzionò, mi sono interessato grazie a questi progetti che il presidente voleva sviluppare, c'è stato un duro lavoro che oggi sembra qualcosa di losco, ma non è così. Arrivo a Palermo con energia e positività, ho avuto un assaggio dei tifosi palermitani ad agosto con Cascio e ieri sera quando siamo stati a cena, gente davvero bellissima".

 

BACCAGLINIBACCAGLINI

 

2. IL NUOVO ZAMPARINI È PIÙ STRANO DELL' ORIGINALE

Giuseppe Cruciani per Libero Quotidiano

 

fiorello giuseppe crucianifiorello giuseppe cruciani

Presidente? Sì, forse, vedremo. Di strette di mano ne abbiamo viste tante in questi anni, chiedete per esempio all' uomo di Arcore, per dire che la foto che immortala Zamparini con questo Paul Baccaglini non significa assolutamente nulla. Di sicuro c' è che il ragazzotto che avrebbe acquistato il Palermo è tutto pieno di tatuaggi, e ne ha uno persino sul pene. Per carità, non siamo moralisti e si sa che l' abito non fa il monaco (è pieno di uomini di calcio in grisaglia che sono banditi matricolati) e dunque chissenefrega di quel corpo disegnato che nemmeno Roberto D' Agostino.

 

Quello che conta è che abbia il grano, che cacci fuori i piccioli per il Palermo. E qui, visto quello che sta succedendo chez Berlusconi, qualche dubbio è sempre lecito, avendone viste di tutti i colori anche a contratti siglati e controsiglati. Ma la certezza al momento è che il nuovo sbarco degli americani a Palermo dopo il '43 non ha il volto del generale Patton ma appunto di un certo Baccaglini, fino a poco tempo fa conosciuto per baccanali e baccano, non per capacità imprenditoriali e di comando.

 

PAUL BACCAGLINIPAUL BACCAGLINI

Il ragazzo si presenta con una sessantina di tatuaggi che abbracciano l' intero spettro della sua pelle. Tra questi spiccano una Madonna sul pettorale destro e la Morte con tanto di falce su quello sinistro, con la lama che azzanna un cuore con su scritto «Paola». Non è ancora visibile al grande pubblico, ma il dettaglio ci è stato confermato da più persone: Baccaglini ha ricamato persino le parti intime, per l' esattezza il suo uccello.

 

Con cosa? Con la sigla della marca di moda Louis Vuitton. Bah, vai a capire perché. Ma tant' è, da Zamparini si è passati al presidente col pisello colorato e magari è un passo avanti. Chi può saperlo? Certo, il passato non aiuta. Il ragazzotto, prima di creare un fondo d' investimento con cui avrebbe comprato la squadra rosanero, era conosciuto in Italia come showman, prima alla radio Rtl, poi in alcune puntate con Pif a Il Testimone, un viaggio in America dove a un certo punto dice al conduttore «ma il cappellino che hai lo fanno anche da uomo?», e per una stagione a Le Iene quando alla conduzione c' erano Luca e Paolo.

BACCAGLINI ZAMPARINIBACCAGLINI ZAMPARINI

 

Esordì però a Rai 2 con Claudio Cecchetto, dove - dice lui - «nei momenti di pausa ho socializzato con le ballerine». A Italia 1 arriva, sono sempre parole sue, per merito di Davide Parenti che «mi ha rapito come fanno gli alieni, parte la luce da Cologno, ti prelevano e ti portano al Le Iene». Faceva il "giovane" con interviste demenziali ai politici davanti a Montecitorio e ne ricordiamo una con Alessandra Mussolini: «Lei balla mai sul cubo?», chiedeva il neopresidente.

PAUL BACCAGLINIPAUL BACCAGLINI

 

«Lasciamo perdere», rispondeva la duciona basita. E lui ancora: «Mi fa vedere il suo cubo?», chiedeva ancora il Battaglini con musica dance in sottofondo e voce da deejay un po' rincoglionito. E così via, facendo alzare le mani al cielo ad altri politici, sempre con la stessa cantilena: «Facciamo le sei del mattino». «Molti giovani si identificano nella mia idiozia, in una persona priva di cervello», diceva di se stesso e del suo personaggio il nuovo patron rosanero.

 

Si dice pure che all' epoca rivaleggiasse in amore con Teo Mammuccari e, per dirla alla palermitana, ha fama di essere un gran fimminaro, un appassionato del genere femminile. Una volta, nel 2009, si inventò il "Partito del Limone", invitando le persone a limonare, limonare e limonare, cioè pomiciare. Ecco, questo una decina di anni fa, prima della conversione alla finanza. E magari Baccaglini ha fatto davvero fortuna, ha una montagna di quattrini, è un genio, e porterà Palermo in Champions League. Nel frattempo, il primo pensiero che viene è questo: aridatece Rozzi e Anconetani.

 

PAUL BACCAGLINIPAUL BACCAGLINI

 

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)