calcio covid

IL CTS HA DATO L’OK AL PROTOCOLLO PER I CASI DI POSITIVITÀ NELLE SQUADRE SPORTIVE, RIDUCENDO LA DISCREZIONALITÀ DELLE ASL PER CONSENTIRE UNA GESTIONE UNIFORME DEI CASI DI POSITIVITÀ COVID NEI CAMPIONATI – APPROVATA LA SOGLIA DEL 35% DI ATLETI POSITIVI, NEL PACCHETTO CI SARÀ PURE UN RAFFORZAMENTO DEL CONTROLLO ATTRAVERSO I TAMPONI - I CONTATTI “AD ALTO RISCHIO” DEL SOGGETTO POSITIVO DOVRANNO SOTTOPORSI A TEST ANTIGENICI OGNI 24 ORE E PER CINQUE GIORNI…

Alessandra Gozzini - Valerio Piccioni per www.gazzetta.it

 

CALCIO COVID

Il Cts ha dato l’ok al protocollo del calcio sulla base dell’accordo registrato in conferenza Stato-Regioni. In questo momento il documento è ora negli uffici del ministero della Salute che nelle prossime ore promulgherà la nuova circolare che diventerà il testo di riferimento per le Asl nella gestione dei casi di positività negli sport di squadra. È possibile che la circolare diventi operativa già per questo fine settimana.

 

Fumata quasi bianca per le nuove norme che ridurranno la discrezionalità delle Asl per consentire una gestione uniforme dei casi di positività Covid nei campionati di vertice di calcio, basket e pallavolo. Ecco cosa prevedono le nuove norme

 

CALCIO COVID 2

SOGLIA 

Le nuove regole, prima fra tutte quella che dispone il blocco del gruppo squadra nel caso si superi la soglia del 35 per cento di atleti/calciatori positivi, saranno un’indicazione di fatto tassativa per le autorità sanitarie locali e impedirà che ognuna vada per conto proprio di fronte alla gestione delle emergenze. 

 

Nel pacchetto di mischia anti contagio ci sarà pure un rafforzamento del controllo attraverso i tamponi: i contatti “ad alto rischio” del soggetto positivo dovranno sottoporsi a test antigenici ogni giorno e per cinque giorni. Il tutto indipendentemente dalla propria condizione vaccinale. Mentre quelli “a basso rischio” (chi non ha avuto contatti diretti con i giocatori) osserveranno le indicazioni che valgono per tutta la cittadinanza.

calcio covid

 

STRADA GIUSTA 

La Lega di A ha fatto sua la soluzione in un’assemblea dei club in cui la posizione del presidente Paolo Dal Pino è stata ampiamente condivisa. Insomma, “siamo sulla strada giusta”. Sempreché, ed è la speranza di tutti, le regole predisposte non vengano messe in crisi da un pronunciamento degli scienziati: “Ci auguriamo - dice ancora Dal Pino - che anche il Cts abbracci la nostra visione per uniformare centralmente le decisioni delle Asl ed arrivare nel più breve tempo possibile a un chiaro quadro applicativo”. 

 

serie a

Cts che però, sondato informalmente, non avrebbe sottolineato grandi criticità. Anche Luigi De Siervo è fiducioso: “Abbiamo trovato un sistema di regole certe - dice l’amministratore delegato della Lega - che consentirà al campionato di concludersi nei tempi prestabiliti, anche perché il calendario è talmente denso che non ci sono pause per recuperare”.

 

25 O? 

Se il “non più del 35 per cento di positivi per giocare” è la norma chiave, la sua traduzione organizzativa è ancora da definire. Nelle ultime ore si è messo in discussione il tetto dei 25 su cui calcolare la percentuale in serie A. È probabile che la Federcalcio, sarà lei a prendere la decisione, possa alzare leggermente quel limite. 

 

calcio coronavirus

In ogni caso, non va fatta confusione: una cosa è la lista sulla quale calcolare il 35 per cento, un’altra la rosa in cui scegliere per esempio in serie A (i 25 più la libertà di utilizzo degli Under 21). Anche il basket deve ancora decidere, la federazione lo farà con i club e le leghe, la cifra balla fra 12 e 14 giocatori. Il volley si è invece attestato sulla sua norma che già risponde alla logica del 35 per cento: con 4 positivi ci si ferma.

 

stadio coronavirus

PER TUTTI O NO?

L’altro tema ancora da interpretare è quello della sfera di applicazione del protocollo. Fin dove arriverà scendendo giù dal vertice alla base della piramide dell’attività degli sport di squadra? È stata la preoccupazione manifestata dalle federazioni, in particolare dal volley che teme per il suo movimento di base. 

 

Nel documento approvato non c’è un limite, ma sarà la stessa circolare del ministero della Salute, con le linee guida del Dipartimento sport, a trovare il punto di confine. Tutto lascia pensare che si restringa il quadro ai campionati nazionali per la difficoltà di applicare test quotidiani per i “contatti ad alto rischio” nell’attività provinciale, regionale o amatoriale.

stadio coronavirus

 

TEMPI

E qui c’è un altro punto da stabilire: i tempi. Anche su questo la circolare farà chiarezza. Naturalmente, sulle attività di vertice, tutti si augurano che la parte “riduca Asl” resti come garanzia per i campionati. La stretta con l’aumento dei controlli potrebbe avere invece una portata più limitata. Ma alla fine sarà questa maledetta curva epidemiologica a decidere.

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...