gerardo mastrandrea giudice sportivo

ECCO PERCHÉ È ERRATA LA DECISIONE DEL GIUDICE SPORTIVO SU JUVENTUS-NAPOLI - LA SPIEGAZIONE LA DANNO DUE AVVOCATI DAL BLOG “SCUOLA GIURIDICA SALERNITANA”: “PARE CHE IL ‘RIMPROVERO’ MOSSO AL NAPOLI SIA STATO QUELLO DI NON AVERE ORGANIZZATO SUBITO IL VIAGGIO A TORINO, QUANDO IL GIORNO PRECEDENTE L’AUTORITÀ SANITARIA COMPETENTE AVEVA PRESCRITTO UNA SERIE DI MISURE ANTICOVID. IL RAGIONAMENTO È PERÒ VIZIATO DA EVIDENTE ILLOGICITÀ…”

1 - PERCHE E ERRATA LA DECISIONE DEL GIUDICE SPORTIVO

GERARDO MASTANDREA

Il Giudice sportivo, nell’applicare le sanzioni alla Soc. Napoli, afferma in buona sostanza che il Napoli, inizialmente, avrebbe potuto predisporre le misure necessarie per fronteggiare l’emergenza e organizzarsi per la trasferta torinese e successivamente la stessa sarebbe divenuta impossibile, sicche non varrebbe la causa di forza maggiore.

La motivazione appare giuridicamente errata per le seguenti considerazioni:

 

- il Giudice sportivo pacificamente riconosce che ricorre nel caso di specie una ipotesi di forza maggiore, manifestatasi solo dopo con il provvedimento della ASL Napoli 2 del 4 ottobre - ore 14.13;

JUVENTUS NAPOLI - I DOCUMENTI

- che tale provvedimento ASL era un legittimo “ordine dell’Autorita”;

- che obbligava la Soc. Napoli a non partire, poiche la prestazione sportiva “era nel frattempo divenuta di suo impossibile”.

 

Sembra di comprendere pertanto che il ‘rimprovero’ mosso al Napoli sia stato quello di non avere organizzato subito il viaggio a Torino, quando il giorno precedente l’Autorita sanitaria competente aveva prescritto una serie di misure anticovid in adesione alle disposizioni di legge. Il ragionamento e pero viziato da evidente illogicita, poiche, come lo stesso Giudice sportivo scrive, il provvedimento ASL NA 2 del 4 ottobre 2020 deve intendersi come “chiarimenti da ultimo forniti”.

 

stadium juve napoli

Se allora si tratta di chiarimenti, e fin troppo ovvio che la nota in questione si limitasse a specificare quanto riportato nella nota del giorno prima. E quindi gia il 3 ottobre il Napoli si trovava a dover rispettare “l’ordine dell’Autorita” e di conseguenza era impossibilitato alla trasferta. Detto in altri termini: i provvedimenti ASL del 3 e del 4 ottobre non hanno natura e contenuti diversi, ma devono leggersi come un unicum, essendo il secondo precisazione del primo. Dunque, se il Giudice sportivo espressamente riconosce l’esistenza della forza maggiore all’atto dell’emanazione della nota ASL Napoli 2 del 4 ottobre, la stessa e da retrodatare per le ragioni indicate al giorno prima.

 

GERARDO MASTRANDREA

Non da ultimo, la decisione in questione non affronta il tema delle conseguenze e dell’illecito amministrativo ai quali la Soc. Napoli sarebbe andata incontro in caso di violazione del divieto ASL, principio che potra essere fatto valere correttamente in sede di contenzioso extra-sportivo e a carattere assorbente.

 

Infine, una considerazione non giuridica. Tra le righe sembra leggersi una ricostruzione dei fatti, secondo cui la Soc. Napoli si sarebbe persino precostituita una ‘giustificazione a futura memoria’; congettura da rifiutarsi con forza, atteso al contrario il comportamento eticamente irreprensibile tenuto.

 

Andrea R. Castaldo

Professore Ordinario di Diritto Penale presso l’Universita degli Studi di Salerno, Avvocato

 

Fabio Coppola

juve napoli

Dottore di Ricerca e Assegnista di Ricerca in Diritto Penale presso l’Universita degli Studi di Salerno, Avvocato

 

2 - IL NAPOLI HA DISDETTO L’AEREO DOPO IL NO DELL’ASL (CHE IL GIUDICE SPORTIVO NON CONSIDERA VALIDO)

Da https://www.ilnapolista.it/

 

C’è un passaggio del provvedimento del giudice sportivo che sta inducendo qualcuno in errore. Nel suo provvedimento, il giudice Mastrandrea inizialmente scrive di non essere legittimato a entrare nel merito dei provvedimenti delle Asl e della Regione. Poi, però, lo fa. Ovviamente seguendo le proprie ragioni.

 

JUVENTUS NAPOLI - I DOCUMENTI

Il giudice non considera esaustiva la comunicazione del sabato da parte della Asl. Con la prescrizione dell’isolamento domiciliare, secondo il giudice il Napoli sarebbe potuto partire. È una sua teoria. Perché, a suo avviso, non era in contrasto col protocollo. Su questo assunto si basa la sentenza. Il giudice Mastrandrea considera invece valida la seconda prescrizione della Asl, quella della domenica. Ma – scrive – a quel punto il Napoli aveva già disdetto il charter per Torino.

 

Non c’è bisogno di essere un esperto dell’aeronautica, eppure il giudice Mastrandrea lo è: nel 1994 una sua monografia in materia di trasporto aereo di persone vinse il premio Isdit. È ovvio che il Napoli il sabato, dopo la comunicazione della Asl, ha disdetto l’aereo. L’aereo non è una bicicletta che si parcheggia lì e quando hai voglia lo prendi e ti alzi in volo. Si acquista un slot. Una volta ottenuto il no da parte della Asl – no che il giudice sportivo non considera valido (ma è una sua tesi) – ovviamente disdice l’aereo per Torino. Ricordiamo che alcuni dipendenti del Napoli erano già a Capodichino per la partenza.

 

JUVENTUS NAPOLI - ASL DI TORINO

La domenica il Napoli scrive nuovamente alla Asl per ulteriore scrupolo. E lo fa anche rischiando di ottenere parere negativo e quindi mettendosi nelle condizioni di dover ri-organizzare il viaggio. Se così fosse avvenuto, il Napoli avrebbe noleggiato un altro aereo e sarebbe partito. Ma per il Napoli, così come per la Asl e così come per la Regione Campania, il no della Asl era valido già il sabato. È soltanto il giudice sportivo Mastrandrea che – legittimamente dal suo punto di vista – non ritiene quella comunicazione valida.

 

È pazzesco che in questa vicenda nessuno ricordi – il giudice sportivo non lo fa mai – i 22 positivi del Genoa e il rischio che il Napoli (giocando) avrebbe potuto provocare un cluster. Il mondo reale, quello terrorizzato dal coronavirus, non entra mai nell’universo calcistico.

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin benjamin netanyahu volodymyr zelensky

DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN ALASKA, DI FARSI PRENDERE DI NUOVO PER CULO IN MONDOVISIONE DA PUTIN - L’INCONTRO DI BUDAPEST NON POTEVA ASSOLUTAMENTE FINIRE CON UN NUOVO FALLIMENTO, MA DI FRONTE AL NIET DI MOSCA A OGNI COMPROMESSO, HA DOVUTO RINUNCIARE – ORA CI SONO DUE STRATEGIE: O RIEMPIE KIEV DI TOMAHAWK, MISSILI IN GRADO DI COLPIRE IN PROFONDITÀ LA RUSSIA, OPPURE SCEGLIE LA STRADA MORBIDA CHE VERRÀ LANCIATA DOMANI DAL CONSIGLIO EUROPEO (L’INVIO A KIEV DI 25 BATTERIE DI MISSILI PATRIOT) – L’INNER CIRCLE “MAGA” LO PRESSA: “L’UCRAINA? LASCIA CHE SE NE OCCUPI L’UE” –  IN USA MONTA L’ONDATA DI SDEGNO PER LA SALA DA BALLO ALLA CASA BIANCA - LA STRIGLIATA A NETANYAHU DEL TRIO VANCE-WITKOFF-KUSHNER… - VIDEO

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! -SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO, ETC.), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE!), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO

matteo salvini alberto stefani luca zaia

DAGOREPORT - LUCA ZAIA MINACCIAVA DI DIVENTARE UN SERIO “PROBLEMA” PER MATTEO SALVINI E FORSE LO SARÀ: NON POTENDO IL “DOGE”, PER ORDINE DI SALVINI IN COMBUTTA CON MELONI, GUIDARE UNA LISTA A SUO NOME, UNA VOLTA SBATTUTO A CAPOLISTA IL SUO ENTUSIASMO POTREBBE SCEMARE E LA LEGA IN VENETO CORRE IL RISCHIO DI UN SORPASSO DI FRATELLI D'ITALIA - EVENTUALITA' CHE METTEREBBE DI NUOVO IN DISCUSSIONE LA LEADERSHIP DEL "CAPITONE" - I RAS LOCALI HANNO CRITICATO PER ANNI SALVINI, SENZA MAI AVERE IL CORAGGIO DI SFIDUCIARLO. QUESTA VOLTA, TRA UN VANNACCI CHE SI PRENDE I PIENI POTERI NEL PARTITO E I MALUMORI PER LA "CESSIONE" DELLA LOMBARDIA A FDI, UN FLOP IN VENETO POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO - SE SALVINI NON RIDE IN VENETO, ELLY SCHLEIN POTREBBE PIANGERE IN CAMPANIA: IL GRILLONZO ROBERTO FICO NON ENTUSIASMA E FA INCAZZARE DE LUCA CON LE SUE LEZIONCINE ETICHE SUI CANDIDATI. TANT'E' CHE TRA I FEDELISSIMI DI DON VICIENZO È PARTITO IL FUGGI FUGGI VERSO LE SIRENE DELLA DESTRA DI POTERE...

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…