cairo lotito

GUERRE PALLONARE - LOTITO QUERELA LA "GAZZETTA" DI CAIRO PER UNA PAGINATA IN CUI, PARTENDO DAI DUBBI SU JUVE-INTER, SI DA' CONTO DI "PROCESSI E SCANDALI" DEI SUOI ANNI DA PRESIDENTE – OGGI LA “ROSEA” RINCARA LA DOSE: “UNO STRANO COMPLOTTO. LE ALLUSIONI DI LOTITO E I NUMERI DELLA LAZIO: È LA SOCIETÀ DI A CON PIÙ RIGORI A FAVORE E MENO CONTRO” – QUALCHE GIORNO FA LO SCOOP DEL "CORRIERE" DI URBANETTO SUGLI ALLENAMENTI “ILLEGALI” DELLA LAZIO - LO SCONTRO SULLA RIPRESA DEL CAMPIONATO...

Da ilnapolista.it

Claudio Lotito Foto Mezzelani GMT 14

Lotito querela la Gazzetta di Cairo. Claudio Lotito ha querelato la Gazzetta di Cairo per la paginata di oggi dedicata a lui. Paginata a firma Sebastiano Vernazza. Il titolone era “L’ultima di Lotito”. La notizia il deferimento alla Procura Figc dopo la frase su Juventus-Inter: «L’avete vista tutti» e poi un excursus degli anni da presidente della Lazio: “Iniziò con il discusso spalmadebiti della Lazio. Da Calciopoli in poi una sfilza di casi, polemiche, processi e scandali”.

 

GAZZETTA LOTITO

Lotito ha annunciato querela. Considera diffamatorio l’articolo della Gazzetta. Ecco il comunicato della Lazio:

 

 

lotito

“Il dott. Claudio Lotito ha preso atto dell’articolo pubblicato sulla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, a firma di Sebastiano Vernazza, finalizzato a diffamare e gettare discredito sulla sua persona. La libertà di informazione non consente di violare il diritto della persona alla sua immagine, e quando viene utilizzata solo come schermo per mettere in ridicolo o colpire qualcuno deve essere sanzionata. Il dott. Lotito ha dato quindi mandato ai suoi legali di reagire in tutte le sedi giudiziarie (civili e penali) per ottenere la tutela che la Costituzione assicura alla persona”.

 

 

URBANO CAIRO CON LA MASCHERINA

Pochi giorni fa abbiamo pubblicato l’articolo “Cairo mostra a Lotito (e al calcio italiano) a cosa serve il quarto potere”  in cui ricostruivamo lo scoop del Corriere sugli allenamenti “illegali” della Lazio. Cairo e Lotito sono su sponde opposte: il primo è contrario alla ripresa del campionato, il secondo è il capostipite dei favorevoli. Ovviamente c’è anche altro.

 

 

 

GAZZETTA 2

UNO STRANO COMPLOTTO

Edoardo Lusena per la Gazzetta dello Sport

 

Fanno discutere le allusioni del presidente della Lazio Claudio Lotito sulla partita Juventus-Inter. La frase rilasciata a la Repubblica un mese fa faceva emergere tutti i suoi dubbi sulla regolarità della sfida: «Oggi io sono a un punto dalla Juventus , e solo per Juve-Inter che vabbè, l' avete vista tutti...».

 

La Procura federale sta valutando gli estremi per un deferimento. ma l' idea di un complotto anti Lazio volto a frenare la corsa scudetto del club biancoceleste serpeggia da mesi. Prima dello stop al campionato, il portavoce della Lazio Arturo Diaconale scriveva su Facebook: «La paura è che il campionato in corso faccia la fine di quello interrotto dallo scoppio della Grande Guerra nel 1915 e che come allora l' interruzione divenne l' occasione per negare alla Lazio il riconoscimento di uno scudetto conquistato sul campo. (...) Non sarà facile imbrogliare il presidente Lotito».

 

cairo gazzetta

E poi ancora, sul dibattito legato alla ripartenza: «Il legittimo interesse della Lazio a finire regolarmente il campionato - aveva scritto, precisando però di parlare a titolo personale - nasce dalla speranza di vincere lo scudetto sul campo. Questo interesse ha la stessa legittimità di quello di chi vorrebbe annullare il campionato per avere lo scudetto d' ufficio e dedicarsi solo alla Champions o per evitare una rovinosa retrocessione». Timori, accuse, polemiche che stridono con la splendida cavalcata della Lazio seconda in classifica grazie a una grande stagione finora filata tutta liscia: come dimostrano non solo il gioco e le belle vittorie, ma anche alcuni numeri ed episodi di certo non sfavorevoli.

lotito

Se ad esempio si prendono in esame i calci di rigore la Lazio è la società ad averne avuti di più a favore: ben 14, cinque in più delle squadre seconde in questa particolare classifica: Genoa, Lecce e Roma con 9. La Juve è ferma a 8, sei in meno dei biancocelesti. Il primato della Lazio è anche nei rigori subiti: solo 3, come l' Inter.

 

La Juve ne ha subiti 8, quasi il triplo.

cairo monti

Ma non ci sono solo le statistiche sui rigori a descrivere una stagione finora quasi perfetta per la Lazio. Tornano alla mente partite con alcune valutazioni che hanno fatto arrabbiare non poco gli avversari dei biancocelesti e che, se prese diversamente, avrebbero cambiato l' attuale classifica. Eccone alcune: all' ottava giornata, il 19 ottobre, Lazio-Atalanta finì 3-3 dopo un clamoroso recupero della squadra di Inzaghi che nel primo tempo era sotto di tre reti, un punto acciuffato anche grazie a due rigori concessi dall' arbitro Rocchi per due falli su Immobile che fecero infuriare il tecnico della Dea Gasperini che parlò di «rigori ridicoli».

GAZZETTA 4

 

Gasp definì «furbate» le cadute di Immobile, la prima avvenuta con qualche istante di ritardo rispetto al tocco di Palomino e la seconda trovata con mestiere prendendo il tempo a De Roon.

 

urbano cairo foto mezzelani gmt2lotito rod stewart

In Lazio-Juve, il 7 dicembre, tennero banco gli sbagli dell' arbitro Fabbri, tra i più gravi sull' 1-1 un rosso diretto non dato a Luiz Felipe per un' entrata a martello sulla caviglia di Matuidi. Pochi minuti il rosso lo prende Cuadrado per fallo da ultimo uomo: la Lazio vincerà 3-1. Il 16 dicembre a Cagliari è il giorno del maxirecupero di 7 minuti e 30" dell' arbitro Maresca: la Lazio, sotto di un gol, pareggia al 94' e rimonta 2-1 all' ultimo istante disponibile. Giulini definisce «assurdità» un recupero così lungo e ancora oggi sui social i tifosi avversari in vena di sfottò si chiedono se sia terminata Cagliari-Lazio... Alla 21ª giornata c' è il derby Roma-Lazio. Come all' andata finirà 1-1: al 49' sul risultato di pareggio Kluivert va giù in area, dopo un contatto con Patric. Calvarese indica il dischetto, cambierà idea poi al Var giudicando il fallo come commesso dal romanista e lasciando molti dubbi.

 

Lotito sogni d'oro all'assemblea della Lega Calcio

È il 9 febbraio, 23ª giornata, la Lazio vince 1-0 a Parma. Al Tardini l' arbitro Di Bello è decisamente in giornata no - sarà poi fermato per un turno dal designatore Rizzoli - e nega due rigori al Parma, il primo al 55' con Marusic che in area trattiene e tira giù Bruno Alves, l' altro al 91' con una netta trattenuta di Acerbi su Cornelius. Questa volta a infuriarsi è D' Aversa: «Immagini chiarissime, se non si va al Var per casi simili non si è corretti. Così passiamo per stupidi».

cairo belotticlaudio lotito foto di baccoclaudio lotito foto mezzelani gmturbano cairo foto mezzelani gmt3urbano cairo foto mezzelani gmt4urbano cairo foto mezzelani gmt5

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)