“IL NONNO LO CHIAMAVA MOTORETTA, PERCHÉ NON STAVA MAI FERMO” – PARLA LA MAMMA DI MARCELL JACOBS, VIVIANA MASINI: “FINALMENTE PUÒ GODERSI LA VITA DOPO TUTTI I SACRIFICI. È NATO QUANDO IO AVEVO 18 ANNI E IL PAPÀ 20, CI SIAMO DOVUTI TRASFERIRE IN AMERICA, POI IL PADRE È STATO MANDATO IN COREA QUANDO AVEVA UN ANNO, GLI HO DOVUTO FARE DA PADRE E MADRE, HA AVUTO ANCHE PROBLEMI FISICI DA PICCOLO…” – L’ALLENAMENTO DURANTE IL LOCKDOWN NEL GIARDINO DI CASA – VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

Claudia Guasco per "il Messaggero"

 

viviana masini viviana masini mamma di marcell jacobs viviana masini viviana masini mamma di marcell jacobs

Il figlio del vento viene da un paese, Desenzano del Garda, dove le brezze sono la specialità locale. È nato a El Paso, negli Stati Uniti, da papà americano eppure il suo inglese è così e così, «a scuola strappava un sei», racconta la mamma.

 

Ciò che ha fatto a Tokyo è il risultato di abnegazione, duro lavoro e anche di una sorta di pacificazione con se stesso e le proprie origini. Bisogna regolare i conti con il passato per guardare al futuro con mente sgombra.

 

marcell jacobs vince i 100m a tokyo2020 marcell jacobs vince i 100m a tokyo2020

E finalmente eccolo qui Jacobs, che si fa chiamare Marcell ma il suo primo nome è Lamont, come il padre militare con cui non ha mai avuto contatti fino a 13 anni «perché non avevamo niente da dirci» e adesso lo incoraggia con un messaggio prima delle batterie. La madre Viviana Masini gli ha parlato tra la semifinale e la finale. Le ha detto: «Non ti preoccupare mamma, so cosa devo fare. Vado».

 

DETERMINATO

viviana masini nicole daza la mamma e la compagna di marcell jacobs viviana masini nicole daza la mamma e la compagna di marcell jacobs

In quel momento lei ha capito che mettere le bottiglie in frigo per il brindisi era un gesto previdente, non una sfida alla sorte. Che ha comunque contrastato accendendo preziosi incensi dono del figlio. «Il giorno prima sembrava teso, bloccato, pareva di ghiaccio. Alla vigilia della gara decisiva, invece, era molto più rilassato, con quell'aria di sfida un po' da presa in giro, sta' a vedere che scherzetto ti combino. Quando l'hanno inquadrato ai blocchi di partenza era molto concentrato e determinato, le sensazioni erano positive».

 

E Marcell è corso a prendersi l'oro. All'Hotel Florence di Manerba gestito da Viviava è festa grande, ci sono il fratello, i nipoti, gli amici, il Franciacorta e la torta al cioccolato. È l'ora del successo e del riscatto.

 

«Quella di Marcell è stata un vita di grande sacrificio. È nato quando io avevo 18 anni e il papà 20, ci siamo dovuti trasferire in America, poi il padre è stato mandato in Corea quando Marcell aveva un anno, gli ho dovuto fare da padre e madre, ha avuto anche problemi fisici da piccolo. Finalmente può godersi la vita dopo tutti i sacrifici, ha davvero conquistato il mondo. Vedo il nuovo Usain Bolt».

marcell jacobs gianmarco tamberi marcell jacobs gianmarco tamberi

 

Il clic è arrivato nell'ultimo anno, riflette la mamma. Prima la testa e il cuore, poi i risultati in pista. «Doveva fare un mese di ritiro a Tenerife e abbiamo deciso di andare tutti. Io, i fratelli, la compagna Nicole e i bambini. Avere con sé la famiglia gli ha dato tantissimo, è tornato con una grande carica. Sono cambiati i suoi progetti, è stato un crescendo. Gli europei, il record italiano, la medaglia a Tokyo».

 

marcell jacobs vince i 100m a tokyo2020 2 marcell jacobs vince i 100m a tokyo2020 2

Periodi belli, altri meno ma come dicono qui nel bresciano «mola mia», non mollare. Ad aprile 2020, durante il lockdown più cupo, non ha perso un giorno di allenamento, correndo sui novanta metri di rettilineo di tartan che un atleta master, il commercialista Alberto Papa, si è costruito nel giardino di casa dietro l'angolo dell'albergo di Viviana Masini.

 

E ancora, riavvolgendo il gomitolo del tempo, gli infortuni «sempre risolti con tenacia», riflette la mamma, i record con il salto in lungo, i debutti sportivi a dieci anni con il calcio e il basket e poi l'avvicinamento all'atletica sulla pista di Desenzano con il tecnico Gianni Lombardi, storico organizzatore del meeting Multistars.

 

marcell jacobs gianmarco tamberi tokyo 2020 marcell jacobs gianmarco tamberi tokyo 2020

«Su questo tracciato ha fatto i primi scatti della sua vita», dice un po' commosso il sindaco Guido Malinverno. «Marcell è una persona umilissima e dolcissima. Non è mai cambiato nonostante i risultati importanti che ha ottenuto. Questa medaglia d'oro è un premio alla sua tenacia».

 

A ROMA

Il pregio di Marcell? «La bontà», assicura la madre. Il suo difetto? «Sempre la bontà, tante volte non riesce a dire di no». Il primo impatto può essere faticoso, «quando lo conosci sembra una persona chiusa, poi si lascia andare ed è un amico sincero e disponibile. Era così anche da piccolo, sempre dalla parte dei più deboli. Ora è un papà premuroso con i suoi tre figli, pur di vederli viaggia di notte».

 

STEFANO MEI MARCELL JACOBS GIANMARCO TAMBERI GIOVANNI MALAGO STEFANO MEI MARCELL JACOBS GIANMARCO TAMBERI GIOVANNI MALAGO

Da tre anni, trascorre parte dell'anno a Roma, nel quartiere Fleming, a un passo dall'Acqua Acetosa. Il suo impatto con la Capitale è stato difficile, oggi la adora, tanto da essersi tatuato il Colosseo. Ieri Nicole ha annunciato che il 17 settembre si sposeranno. Insomma, c'è ancora tanto da fare. Il nonno lo chiamava Motoretta, perché non stava mai fermo. E da allora di strada ne ha fatta tanta.

 

MARCELL JACOBS VINCE - L'INGLESE HUGHES SQUALIFICATO MARCELL JACOBS VINCE - L'INGLESE HUGHES SQUALIFICATO MARCELL JACOBS MARCELL JACOBS marcell jacobs marcell jacobs viviana masini mamma di marcell jacobs 2 viviana masini mamma di marcell jacobs 2 MARCELL JACOBS GIANMARCO TAMBERI GIOVANNI MALAGO MARCELL JACOBS GIANMARCO TAMBERI GIOVANNI MALAGO MEME SULLA VITTORIA DI MARCELL JACOBS MEME SULLA VITTORIA DI MARCELL JACOBS marcell jacobs al fotofinish marcell jacobs al fotofinish

 

marcell jacobs oro olimpico marcell jacobs oro olimpico marcell jacobs vince i 100m a tokyo2020 1 marcell jacobs vince i 100m a tokyo2020 1

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…