PRIMA FEDERER, POI NADAL: SIAMO ALLA FINE DI UN’EPOCA? – SE IL CAMPIONE SVIZZERO DEVE OPERARSI PER LA TERZA VOLTA AL GINOCCHIO, RAFA NADAL E' COSTRETTO A CHIUDERE LA STAGIONE IN ANTICIPO: “SOFFRO PER IL MIO PIEDE E HO BISOGNO DI PRENDERMI DEL TEMPO. DAL 2005 MI PORTO AVANTI QUESTO PROBLEMA” – IL TENNISTA SPAGNOLO RISCHIA ADDIRITTURA DI USCIRE DALLA TOP 10 NEL RANKING ATP - VIDEO

-

Condividi questo articolo


RPiero Valesio per “il Messaggero”

 

L'ANNUNCIO DELL'INFORTUNIO DI NADAL L'ANNUNCIO DELL'INFORTUNIO DI NADAL

Ci siamo giocati anche Nadal. Fino alla fine dell'anno, almeno. Poi qualcosa sarà. Certo non può sfuggire, nemmeno ai più superficiali fra gli osservatori, la concomitanza degli eventi: prima Roger Federer annuncia al mondo che si opererà per la terza volta al ginocchio rimandando la sua riapparizione sui campi da gioco a chissà quando. 

 

Poi colui che più di tutti è stato antagonista di Roger, Rafa, annuncia con un dolente post sui social che la sua stagione è finita qui, dopo una rapida apparizione a Washington. E che, se tutto andrà bene, lo rivedremo in campo nell'anno venturo. Più o meno anche quando il grande svizzero riproverà a deliziare il popolo dei suoi adepti con qualche magia del suo personalissimo fin de siècle. 

 

FEDERER NADAL DJOKOVIC FEDERER NADAL DJOKOVIC

ORIZZONTI

Non che il sospetto sulle reali condizioni fisiche di Rafa (stagione sulla terra simil-via crucis, rinuncia a Wimbledon e alle Olimpiadi) non fosse affiorato già nelle ultime settimane. 

NADAL OLIMPIADI NADAL OLIMPIADI

 

Ma le seguenti parole scritte da un combattente assoluto come lui qualche lacrimuccia la possono anche suscitare: «Sinceramente da un anno soffro molto più di quanto dovrei per il mio piede (è affetto dalla sindrome di Muller-Weiss che altera la struttura dell'arto, ndr) e ho bisogno di prendermi del tempo. In questo ultimo anno non ho avuto la possibilità di allenarmi e prepararmi nel modo che mi è solito. Dal 2005 mi porto avanti questo problema ma ora è arrivato il momento di trovare una soluzione che mi permetta di competere nei prossimi anni». 

FEDERER NADAL DJOKOVIC FEDERER NADAL DJOKOVIC

 

FUORI DALLA TOP TEN 

Certo, rispetto a Roger c'è uno sguardo sui prossimi anni che lo svizzero non può permettersi, visti i suoi 40 anni compiuti da un paio di settimane. Ma non è che l'ottimismo possa avere molto spazio. 

 

Anche perché con questa decisione, concomitante al fatto che da ora in poi si torna al calcolo consueto dei punti abbandonando la salvaguardia dei medesimi adottata in era Covid, anche Rafa certamente finirà vicino alla decima posizione del ranking Atp rischiando addirittura di uscirne. Un fatto che anche solo qualche mese fa era azzardato prevedere. 

 

rafa nadal 2 rafa nadal 2

NUOVA STAGIONE 

La realtà è che dobbiamo farcene serenamente una ragione: la loro epoca, quella dei Fab Four (calcolando anche Murray) è ai titoli di coda. Perché anche Djokovic, le cui articolazioni stanno certamente meglio di quelle di Rafa&Roger, non è che se la passi benissimo, anche se tra dieci giorni scenderà in campo a New York per tentare la conquista del Grande Slam. Le recenti sfuriate nervose e il crollo anche psichico di Tokyo ci dicono che è la testa di Nole a soffrire. 

 

A sopportare sempre meno le sollecitazioni furibonde di cui il fisico ha bisogno per continuare a essere il dominatore del tennis mondiale. Vale la pena però soffermarsi sul serenamente. Il tennis ha già in sé i germi del suo futuro e il bello è che alcuni di questi germi parlano italiano. Un'epoca come quella di Nadal&Federer sarà irripetibile, soprattutto per la complementarietà dei suoi attori. Ma ne sta arrivando un'altra. Evviva. 

rafa nadal 3 rafa nadal 3 fognini nadal fognini nadal NADAL TSITSIPAS NADAL TSITSIPAS NADAL NADAL rafael nadal 1 rafael nadal 1 rafa nadal 7 rafa nadal 7 rafa nadal 1 rafa nadal 1

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…