matteo bassetti coronavirus assembramenti

“PER QUATTRO CINQUE SETTIMANE DOBBIAMO GIOCARE IN DIFESA” – PERSINO MATTEO BASETTI NON È PIÙ APERTURISTA COME PRIMA E PARTE CON SUPERCAZZOLA DELLA METAFORA CALCISTICA: “NON BISOGNA SCOPRIRCI E GIOCARE CON LE TRE PUNTE. MEGLIO CINQUE CENTROCAMPISTI, QUATTRO DIFENSORI E UN ATTACCANTE CHE GIOCA DI RIMESSA. OGGI BISOGNA ESSERE ESTREMAMENTE CAUTI” – E SUL CAMBIO DI COLORE A RIDOSSO NEL WEEKEND: “SBAGLIATO, BISOGNA CAPIRE LE RAGIONI DEGLI IMPRENDITORI E…”

Mauro Evangelisti per "Il Messaggero"

 

BASSETTI STREET ART

«Per quattro-cinque settimane dobbiamo giocare coperti, in difesa. Sono le fasi decisive in questa partita contro la pandemia. Però sarebbe anche necessario comprendere le esigenze di imprenditori come titolari di bar e ristoranti, è sbagliato indicare i nuovi colori delle regioni proprio a ridosso dei fine settimana».

 

Il professor Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, tra gli esperti non è certamente mai stato un difensivista, un cultore del catenaccio, in alcune fasi dell'epidemia magari ha anche peccato in ottimismo. Ora, però, nei giorni in cui si vede all'orizzonte l'avanzata delle varianti che coincide con la necessità di accelerare la campagna di vaccinazione, è tra coloro che chiedono prudenza.

pescara

 

Professore, chi lavora nella ristorazione osserva: perché ogni volta si cambiano in peggio i colori delle Regioni nei fine settimana? I ristoratori fanno i rifornimenti proprio in vista del week-end, se la decisione arriva al venerdì la merce va perduta. Non si potrebbe quanto meno pensare a una tempistica differente?

MATTEO BASSETTI

«Sì, anticipare di qualche giorno tutto il meccanismo per non farlo coincidere con il fine settimana potrebbe essere una scelta oculata. Il report, che normalmente si fa al venerdì, potrebbe essere previsto per il martedì o il mercoledì. In un momento così difficile per alcuni operatori economici, potrebbe essere una cosa intelligente. Speriamo che le cose intelligenti vengano recepite, non sempre se ne sono viste. La gestione della pandemia deve essere più condivisa. Non possiamo pensare che noi del mondo sanitario viviamo separati dal resto del mondo. Quando facciamo certe affermazioni come medici, scienziati e opinion leader dobbiamo essere attenti, un messaggio sbagliato fa grandi danni».

 

Cosa vuole dire?

«Dobbiamo evitare ciò che si sta creando: una contrapposizione tra il mondo sanitario rigorista e quello delle imprese che sarebbe completamente disinteressato all'andamento dell'epidemia. Non è così: gli imprenditori sono consci di ciò che sta succedendo. Ma spostare a inizio settimana la decisione sui colori delle Regioni, e dunque su eventuali chiusure, è anche un modo per mostrare una maggiore vicinanza tra mondo sanitario e mondo dell'impresa».

 

covid

Altro nodo: le decisioni sono prese, a causa degli inevitabili tempi di elaborazione, su dati non recenti.

«Anche su questo bisognerebbe lavorare: bisognerebbe essere più rapidi, i dati su cui si esprime la cabina di regia risalgono a contagi di dieci giorni prima. Ma le cose mutano velocemente. In alcuni casi l'intervento rischia di essere tardivo, in altro può rivelarsi punitivo verso regioni che magari hanno già superato la fase critica. Secondo me se c'è un'area specifica, anche localizzata, bisogna intervenire subito, tempestivamente».

 

Cosa pensa dell'attuale situazione epidemiologica?

matteo bassetti a coffee break

«Io non sono né pessimista né ottimista. Penso che bisogna essere molto attenti nelle prossime cinque settimane. Ci diranno con chiarezza come si svilupperà l'andamento del contagio. Oggi bisogna essere estremamente cauti. Le faccio un esempio: comprendo il malessere degli operatori economici della mia Regione, la Liguria, ma mi aggrada molto il colore che abbiamo, l'arancione, perché risponde alla cautela che serve in questi giorni. Non voglio dire che avremo per forza una moltiplicazione dei casi né, come dice il professor Galli, che il mio reparto rischia un'esplosione dei ricoveri, perché non è così. Gli ospedali, piano piano, stanno in realtà vedendo una lieve diminuzione dei ricoveri. Però, certo, dobbiamo fare attenzione».

covid 1

 

Dobbiamo giocare in difesa.

«Non bisogna scoprirci e giocare con le tre punte. Meglio cinque centrocampisti, quattro difensori e un attaccante che gioca di rimessa. E dobbiamo partire davvero a raffica con le vaccinazioni. Dobbiamo renderci pronti a fare almeno 300-350mila vaccinazioni da fine marzo. Oggi ne facciamo 40mila. Ad aprile, se arriveremo a quelle cifre, potremo iniziare a parlare di ripartenza. L'importante è passare indenni febbraio e marzo, dopo potremo cominciare a girare pagina. Difendiamoci ora e vacciniamo velocemente come stanno facendo gli americani»

coronaviruscoronavirus

Matteo BassettiMatteo BassettibassettiMatteo Bassetti

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."