abrignani contagi covid vaccino

MA INSOMMA, I VACCINATI SONO CONTAGIOSI O NO? – L’IMMUNOLOGO ABRIGNANI: “IL CICLO COMPLETO PROTEGGE AL 90% DAL RISCHIO DI CONTAGIARSI E QUINDI TRASMETTERE L'INFEZIONE” – “BISOGNA VACCINARE I MINORI IL PRIMA POSSIBILE: SECONDO UN'ANALISI DEI CDC, UN MILIONE DI DOSI DI VACCINO PFIZER POSSONO, NELLA FASCIA 12-29 ANNI, EVITARE 23.500 CASI DI COVID, CIRCA 1.500 RICOVERI, 211 INGRESSI IN TERAPIA INTENSIVA E 12 DECESSI. IL TUTTO A FRONTE DI UN RISCHIO DI 43-52 CASI DI MIOCARDITE…”

Laura Cuppini per il "Corriere della Sera"

sergio abrignani

 

Professor Abrignani, chi è vaccinato contro il Covid può comunque infettarsi e trasmettere l'infezione?

«Premesso che il rischio zero in medicina non esiste e che sta circolando una variante estremamente contagiosa, la Delta, la vaccinazione riduce in modo impressionante sia il rischio di ospedalizzazione e morte, che il numero di contagi. Dunque anche le possibilità di trasmettere il virus: se non sono positivo, non posso infettare altre persone».

 

Sergio Abrignani è professore ordinario di Patologia generale all'Università Statale di Milano e direttore dell'Istituto nazionale di genetica molecolare «Romeo ed Enrica Invernizzi», oltre che membro del Comitato tecnico-scientifico per l'emergenza.

Vaccini

 

Di che percentuali stiamo parlando?

«Nelle fasi più pesanti della pandemia, sia in Italia che in Gran Bretagna c'era un morto ogni 50 infettati, ora - a 6 mesi e mezzo dall'inizio della campagna vaccinale e con una variante super diffusiva divenuta predominante - in Gran Bretagna si stima circa un morto ogni 500 infettati. Il ciclo completo di vaccino Pfizer (due dosi) protegge all'88% da malattia grave e morte e tra il 65 e il 90%, secondo gli ultimi dati inglesi, dal rischio di contagiarsi e quindi trasmettere l'infezione. Pensiamo a un ambiente chiuso con uno o più positivi: se i presenti sono tutti vaccinati se ne infettano nel peggiore dei casi 65 su 100, se non sono vaccinati la percentuale può salire al 100 per cento. La variante Delta ha un R0 stimato di 5-8 (i soggetti che può contagiare un positivo), il ceppo di Wuhan aveva un R0 di 2,5 e la variante Alfa è a 4-5».

 

I no vax sostengono che nei giovani gli effetti collaterali dei vaccini possono superare i benefici. È così?

vaccini adolescenti 2

«No, è fondamentale che gli under 40 si vaccinino, per vari motivi: proteggere sé stessi, i propri cari (soprattutto se fragili) ed evitare che il virus continui a circolare. Nell'ultimo mese l'età media dei nuovi contagi è 27 anni e il 24,8% dei casi ha riguardato la fascia 0-18 anni. Lasciare un'intera fetta di popolazione non vaccinata può portare allo sviluppo di nuove varianti».

vaccini adolescenti 5

 

Quanto incide la fascia under 18 nel superamento della pandemia?

«In Italia i ragazzi tra i 12 e i 17 anni - oggi vaccinabili con Pfizer - sono circa 3 milioni. Un bacino molto vasto per l'infezione. Inoltre i rischi legati a Covid nei bambini non sono pari a zero: in questo anno e mezzo i morti tra 0 e 19 anni sono stati 28, secondo dati dell'Iss. Con i vaccini possiamo evitare che se ne aggiungano altri.

 

I minori con fragilità sono per fortuna pochi (pensiamo per esempio ai pazienti oncologici), ma non dimentichiamo che in Italia circa un bambino su dieci è obeso (9,4%) e l'obesità rappresenta uno dei fattori di rischio per le forme gravi di Covid. Non solo. In molte famiglie ci sono persone che, seppur vaccinate, non sono protette. Basti pensare ai tanti pazienti in chemioterapia o che assumono farmaci immunosoppressori. Vaccinare un figlio o un nipote significa ridurre drasticamente le probabilità che un padre o un nonno fragili finiscano in ospedale per Covid con altissimi rischi di morte».

 

vaccini adolescenti 4

Anche per i bambini i benefici della vaccinazione superano i rischi?

«Certamente. Da Israele sono arrivati dati su casi di miocarditi nei giovani vaccinati, poi confermati dai Centers for disease control and prevention (Cdc) statunitensi. Si è visto che c'è un legame con il vaccino Pfizer, ma si tratta di eventi lievi che si risolvono in pochi giorni.

 

Nessun ragazzo è morto a causa del vaccino Covid mentre, come vediamo per esempio in Indonesia, il virus uccide anche in quelle fasce di età. Secondo un'analisi dei Cdc, un milione di dosi di vaccino Pfizer possono, nella fascia 12-29 anni, evitare 23.500 casi di Covid, circa 1.500 ricoveri, 211 ingressi in terapia intensiva e 12 decessi. Il tutto a fronte di un rischio di 43-52 casi di miocardite. Che la bilancia penda dalla parte del vaccino è evidente».

Vaccinazioni Inghilterra

 

Perché alcuni Paesi, come la Gran Bretagna, consigliano la vaccinazione solo ai minori fragili?

«In Gran Bretagna è stato autorizzato l'uso del vaccino Pfizer negli adolescenti ed è fortemente consigliato per i minori a rischio. Questo può dipendere dal fatto che nel Paese è stato vaccinato con doppia dose più del 70% della popolazione. Se aggiungiamo i guariti (circa il 10%), si comprende come sia stata già raggiunta un'immunità diffusa che consente di tenere sotto controllo contagi, ricoveri e decessi. La Gran Bretagna ha iniziato la campagna vaccinale prima di noi. In Italia dobbiamo procedere a pieno ritmo proteggendo tutte le fasce di età per evitare che la situazione torni a peggiorare».

 

Il vaccino è l'arma vincente per sconfiggere il virus?

Il CALO DEI CONTAGI TRA GLI OVER 80

«Sì, non possiamo confidare nella stagionalità o nell'esaurimento naturale dell'infezione. Pensiamo alla polio: la malattia è stata debellata in quasi tutto il mondo grazie al vaccino. A livello globale abbiamo superato i 3 miliardi e mezzo di dosi somministrate contro Covid. Gli eventi avversi sono stati limitati, pensiamo alle trombosi rare collegate ai vaccini a vettore virale per le quali le Agenzie regolatorie hanno cambiato la destinazione per fasce di età. Quelli a mRna hanno mostrato un'efficacia e una sicurezza di altissimo livello e si sta studiando un loro possibile utilizzo anche nei bambini under 12».

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...