FINALMENTE UN’OPERAZIONE INDUSTRIALE MADE IN ITALY: LA BOFFI RILEVA IL 100% DELLA DE PADOVA CREANDO UN COLOSSO ITALIANO NELL’ARREDAMENTO - LA FAMIGLIA DE PADOVA NON PRENDE SOLDI MA IL 7,5% DELLA NUOVA SOCIETÀ

La De Padova era bisognosa di spalle più forti per ritrovare la crescita, soprattutto all’estero dove potrà contare sul network dei 20 negozi di Boffi che in 80 anni ha puntato su Usa ed Europa - De Padova, 7 milioni di ricavi e uno showroom a Milano, si unirà al traino di Boffi e dei suoi 66 milioni di fatturato...

Condividi questo articolo


Roberto Gavazzi Roberto Gavazzi

Daniela Polizzi per il “Corriere della Sera”

 

È stato un corteggiamento durato tre anni e ieri si è concluso con uno dei matrimoni di maggior fama nell’industria del design. Da una parte Roberto Gavazzi, l’imprenditore della Boffi, icona dei sistemi per bagni e cucine. Dall’altra Luca De Padova, erede di Maddalena e Fernando De Padova che cinquant’anni fa iniziano la propria attività importando mobili e oggetti scandinavi che venivano venduti nello showroom di Milano.

 

Luca De Padova Luca De Padova

Ieri gli imprenditori lombardi hanno annunciato di aver raggiunto un accordo per l’integrazione delle due società. Boffi rileverà il 100% della De Padova dalla famiglia che a sua volta diventerà socia al 7,5% della stessa Boffi. Nessun versamento di denaro, solo uno scambio azionario che porterà alla nascita di una realtà di matrice italiana nel design, con forti radici familiari. «Volevamo estendere l’attività all’arredamento — spiega Gavazzi, ad di Boffi che assumerà lo stesso ruolo in De Padova — ma volevamo farlo con l’acquisizione di un marchio di pregio».

De Padova arredamento De Padova arredamento

 

L’occasione l’ha fornita l’azienda milanese che da qualche anno esplorava l’apertura del capitale a fondi di private equity o a gruppi internazionali del mestiere che avrebbero portato il marchio sotto le insegne di una proprietà straniera. Obiettivo, rilanciare un’attività diventata storica grazie ad architetti come Achille Castiglioni, Vico Magistretti e Dieter Rams.

 

Ma bisognosa di spalle più forti per ritrovare la crescita, soprattutto all’estero dove potrà contare sul network dei 20 negozi di Boffi che in 80 anni ha puntato su Usa ed Europa. De Padova, 7 milioni di ricavi e uno showroom a Milano, si unirà al traino di Boffi e dei suoi 66 milioni di fatturato. Obiettivo: «Arrivare a 100 milioni in quattro anni — spiega Gavazzi — mantenendo i due marchi separati». Luca De Padova conserverà la carica di presidente e diventerà vicepresidente di Boffi. Assieme svilupperanno una piattaforma integrata di arredo e design.

Boffi cucine Boffi cucine

 

Boffi cucine Boffi cucine

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VANNACCI, MA LI MORTACCI! - È BUFERA NELLA LEGA PER LE CONTINUE MINCHIATE DEL GENERALE AL CONTRARIO, CHE LA DISPERAZIONE DI SALVINI HA CANDIDATO ALLE EUROPEE. OGGI L’INCURSORE PARACADUTATO È ARRIVATO A PROPORRE LE CLASSI SEPARATI PER I DISABILI (FREGANDOSENE CHE IL MINISTRO DELLA DISABILITÀ È LEGHISTA). UNA PROPOSTA TALMENTE ALLUCINANTE DA FAR SBIANCARE PURE CEI E FDI. MA IL PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE: I LEGHISTI SONO INFATTI CONVINTI CHE UNA VOLTA ELETTO… - ANCHE QUEL SEMOLINO DI GIANCARLO GIORGETTI PRENDE POSIZIONE: "VANNACCI NON È DELLA LEGA. NON CONDIVIDO LE SUE AFFERMAZIONI"

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...