TRANQUILLI: IL BIG MAC POTRETE ANCORA MANGIARLO - MCDONALD'S PERDE UN CONTENZIOSO ALL'UFFICIO BREVETTI EUROPEO E NON AVRÀ PIÙ L'ESCLUSIVA SUL MARCHIO BIG MAC - TUTTO PARTE DA UNA CATENA IRLANDESE DI HAMBURGER CHE SI CHIAMA ''SUPERMAC'S'' E DA ANNI DUELLA CON IL GIGANTE AMERICANO. SUI SITI SI LEGGE CHE IL BIG MAC SPARIRÀ DAI FAST FOOD, MA È UNA MEZZA BUFALA

-

Condividi questo articolo


Francesco Prisco per www.ilsole24ore.com

porno bigmac 3 porno bigmac 3

 

Fosse stato vivo Ray Kroc - il mitico fondatore o meglio: The Founder, come il film che gli è stato dedicato tre anni fa - chissà se sarebbe andata così. Ma le cause si vincono e si perdono: McDonald’s, gigante americano dei fast food, ha perso il contenzioso all’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo) contro la catena irlandese Supermac’s intorno all’esclusiva europea del nome «Big Mac», probabilmente il più celebre panino della casa, inventato dal franchiser italoamericano Jim Delligatti. Incidente che crea grande disappunto alla grande «M», pronta a impugnare la decisione in secondo grado.

 

Il nodo dell’Eutm

L’Euipo, in una decisione datata 11 gennaio, sostiene che McDonald’s non è riuscita a dimostrare l’«uso effettivo» del marchio in questione in tutta l’Ue per un periodo continuato di cinque anni. Secondo l’ente che ha sede ad Alicante, in Spagna, le prove fornite dalla multinazionale «sono insufficienti a provare l’uso effettivo dell’European Union Trademark» (Eutm). McDonald’s ha sostenuto di avere ampiamente utilizzato i diritti sul marchio «Big Mac» in Germania, Francia e Regno Unito, pratica che dovrebbe riconoscergli l’esclusiva su tutto il Vecchio Continente.

 

porno bigmac 2 porno bigmac 2

L’esposto nell’anno del 50ennale

Il contenzioso trae origine da un esposto presentato da Supermac’s nel 2007, proprio quando il «Big Mac» festeggiava il proprio 50esimo anniversario. La catena irlandese fondata da Pat McDonagh nel 1978 era più volte arrivata ai ferri corti con McDonald’s, ritenendola responsabile della mancata espansione del proprio business. Da quanto si apprende, il colosso americano a questo punto ricorrerà alla Corte di giustizia dell’Unione europea in Lussemburgo.

 

pulp fiction pulp fiction

La conservazione dell’esclusiva sul marchio di denominazione del panino di sesamo contenente due hamburger di manzo, special sauce, lattuga, formaggio, sottaceti e cipolle è un punto d’onore in casa McDonald’s. La prima «registrazione» sul mercato europeo risale al 1998. Da allora la grande «M» ha incassato due rinnovi, senza che nessuno si mettesse di traverso. Diversamente da quanto è accaduto stavolta.

 

Servono testimoni? Citofonare Tarantino

supermac supermac

C’è da credere che il vecchio Ronald si difenderà con le unghie e con i denti. La multinazionale, nel corso della sua storia, si è sempre mostrata molto aggressiva quando si trattava di tutelare i propri brand. Nel ’93, per esempio, impedì a un dentista di New York di chiamare la propria clinica «McDental». Nel 2016 i suoi avvocati sbarrarono la strada a una società di Singapore che pretendeva di lanciare i «MacCoffee». Quando si parla di «Big Mac», poi, andiamo a toccare qualcosa di sacro per McDonald’s e non solo, un vero e proprio simbolo del capitalismo Usa.

 

Vi ricordate per esempio Pulp Fiction? I sicari interpretati da Samuel L. Jackson e John Travolta discettano sulle innumerevoli differenze culturali tra Stati Uniti e Francia. Il primo chiede: «Come lo chiamano il Big Mac» a Parigi? «Beh», risponde il secondo, «il Big Mac è il Big Mac. Lo chiamano Le Big Mac». Chissà che McDonald’s a questo punto non convochi Quentin Tarantino al banco dei testimoni.

cassiera mcdonald's cassiera mcdonald's MCDONALD'S MCDONALD'S PATATINE FRITTE MCDONALD S PATATINE FRITTE MCDONALD S

 

mcdonalds next a hong kong 10 mcdonalds next a hong kong 10 mcdonalds next a hong kong 11 mcdonalds next a hong kong 11

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…

DAGOREPORT – GIUSEPPE CONTE VUOLE LA DIREZIONE DEL TG3 PER IL “SUO” GIUSEPPE CARBONI. IL DG RAI ROSSI NICCHIA, E PEPPINIELLO MINACCIA VENDETTA IN VIGILANZA: VI FAREMO VEDERE I SORCI VERDI – NEL PARTITO MONTA LA PROTESTA CONTRO LA SATRAPIA DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO, CHE HA INFARCITO LE LISTE PER LE EUROPEE DI AMICHETTI - LA PRECISAZIONE DEL M5S: "RETROSCENA TOTALMENTE PRIVO DI FONDAMENTO. IN UN MOMENTO IN CUI IL SERVIZIO PUBBLICO SALE AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER EPISODI DI CENSURA INACCETTABILI, IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPEGNATO NELLA PROMOZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA RAI..."