UCCI UCCI, CI SONO ANCHE 80 MILIONI SEQUESTRATI ALL’ESTERO NEL DOSSIER GUCCI - DIETRO L'INCHIESTA PER UNA FRODE FISCALE DI QUASI UN MILIARDO E 300 MILIONI C’E’ UNA GOLA PROFONDA: L'EX MANAGER CARMINE ROTONDARO, CHE SPUNTA IN DIVERSE INCHIESTE ATTIGUE ALLA POLITICA - DOPO L'AD BIZZARRI SPUNTA UN SECONDO INDAGATO: IL PREDECESSORE, PATRIZIO DI MARCO

-

Condividi questo articolo


GUCCI GUCCI

Gianluca Paolucci e Emilio Randacio per “la Stampa”

 

Dietro l' inchiesta per frode fiscale che ha portato la settimana scorsa i finanzieri nella sede milanese di via Mecenate della Gucci, controllata dal gruppo francese Kering, c' è una gola profonda, un ex manager che, curiosamente spunta in diverse inchieste, anche attigue alla politica: Carmine Rotondaro, che con la Kering, ovvero Gucci, ha un rapporto per lo meno conflittuale.

 

E mentre spunta un altro indagato, ovvero l' ex ad Patrizio Di Marco che va ad aggiungersi all' attuale amministratore Marco Bizzarri, si precisano i contorni dell' indagine che riguarda la presunta evasione di quasi 1 miliardo e 300 milioni di euro a partire dal 2010 contestata al gruppo per aver fatto figurare l' operatività di Gucci a Lugano, mentre vi sarebbe l' evidenza dell' attività milanese almeno di alcuni manager indicati invece nell' organico svizzero.

 

Dunque è Rotondaro a portare la Gdf sulle tracce di Gucci, dopo essere finito per caso nelle attenzioni delle Fiamme Gialle con il sospetto di insider trading su Italcementi, all' epoca dell' annuncio della fusione con Heidelberg nel 2015.

CASO GUCCI 1 CASO GUCCI 1

 

Avvocato, 43 anni, nato a Cosenza e residente a Montecarlo, Rotondaro muove un sacco di soldi, fin troppi anche per un manager di un gruppo internazionale come Kering.

 

Dopo un primo sequestro di 7 milioni di euro e immobili in varie località italiane, vengono alla luce una serie di società offshore che fatturano a società del gruppo Kering. Partono le rogatorie in sette Paesi: Olanda, Svizzera, Monaco, Gran Bretagna, Spagna, Singapore e Hong Kong. Alla fine vengono sequestrati o bloccati 80 milioni di euro. Hong Kong e Singapore segnalano procedimenti in corso anche nei due Paesi.

bizzarri bizzarri

 

Per Kering, Rotondaro si occupa di pianificazione fiscale. È anche il responsabile dello sviluppo immobiliare del gruppo.

Che in Italia significa outlet. È in questa seconda veste che il suo nome spunta in un' altra inchiesta: quella della procura di Firenze dov' è indagato l' imprenditore fiorentino, Luigi Dagostino.

 

Un nome noto a Firenze, dove con la compagna Ilaria Niccolai ha comprato lo storico caffè Rivoire di piazza della Signoria, e il teatro Comunale. È anche stato socio di Tiziano Renzi (estraneo all' inchiesta) nella Party srl. Nel gennaio scorso, la procura di Firenze compie una serie di perquisizioni ipotizzando un giro di fatture false. Oltre a Dagostino, l' inchiesta coinvolge anche Andrea Bacci, imprenditore edile, renziano della prima ora e finanziatore della fondazione Big Bang.

 

patrizio di marco frida giannini james franco christina voros gmt069 patrizio di marco frida giannini james franco christina voros gmt069

La sua Coam, ora in liquidazione, aveva lavorato alla realizzazione di alcune parti dell' outlet di Reggello e avrebbe dovuto realizzare un altro The Mall anche a Sanremo, dove di nuovo compare l' ingombrante presenza di Renzi padre. Indagato a Firenze anche Remi Leonforte, altro manager del gruppo Kering a capo della Armea Immobiliare, la società che avrebbe dovuto realizzare l' outlet di Sanremo. La Armea ha sede a Firenze, ma è controllata dal Lussemburgo tramite la Medel Investments, messa in liquidazione volontaria il 6 luglio 2017: liquidatore è Carmine Rotondaro. Che però l' estate scorsa era già stato denunciato da Kering per appropriazione indebita a Milano e nel gennaio precedente aveva subito il sequestro dei primi 7 milioni di euro.

frida giannini patrizio di marco foto carbone gmt073 frida giannini patrizio di marco foto carbone gmt073

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - DOVE VA IL PD, SENZA LA BANANA DELLA LEADERSHIP? IL FALLIMENTO DI ELLY SCHLEIN È SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI. GENTILONI È UNA “SAPONETTA” SCIVOLATA DA RUTELLI A RENZI, PRIVO DI PERSONALITÀ E DI CARISMA. QUALITÀ ASSENTI ANCHE NEL DNA DI FRANCESCHINI, ORLANDO E GUERINI, PER NON PARLARE DI BONACCINI, CHE HA LO STESSO APPEAL DI UNA POMPA DI BENZINA - ECCO PERCHÉ, IN TALE SCENARIO DI NANI E BALLERINI, SOSTENUTO DAI MAGHI DELL’ULIVO BAZOLI E PRODI, BEPPE SALA POTREBBE FARCELA A RAGGRUPPARE LA SINISTRA E IL CENTRO E GUIDARE LE ANIME DIVERSE E CONTRADDITTORIE DEL PD. NELLO STESSO TEMPO TROVARE, ESSENDO UN TIPINO PRAGMATICO, UN EQUILIBRIO CON L’EGO ESPANSO DI GIUSEPPE CONTE E SQUADERNARE COSÌ UNA VERA OPPOSIZIONE AL GOVERNO MELONI IN CUI SCHLEIN HA FALLITO

DAGOREPORT: IL DELITTO PAGA SEMPRE (PURE IN VATICANO) - IL DUO BERGOGLIO-PAROLIN AVEVA DEPOSTO MONSIGNOR ALBERTO PERLASCA DA RESPONSABILE DELL'UFFICIO ECONOMICO DELLA SEGRETERIA DI STATO, ALL’INDOMANI DELLO SCANDALO DELLA COMPRAVENDITA DEL PALAZZO LONDINESE. ACQUA (SANTA) PASSATA: IL TESTIMONE CHIAVE DEL PROCESSO BECCIU, IN OTTIMI RAPPORTI CON FRANCESCA CHAOUQUI E GENOVEFFA CIFERRI, E’ STATO RINOMINATO PROMOTORE DI GIUSTIZIA AGGIUNTO AL SUPREMO TRIBUNALE DELLA SEGNATURA APOSTOLICA, CHE FUNGE ANCHE DA TRIBUNALE AMMINISTRATIVO PER TUTTA LA CHIESA - DOPO IL CARDINALE BECCIU, CHISSÀ A CHI TOCCHERÀ...