cafonal opera grandi coreografi

CAFONALINO BALLERINO - AL TEATRO DELL'OPERA DI ROMA VANNO IN SCENA I GRANDI COREOGRAFI, DA BALANCHINE A NUREYEV, E SUL PALCO C'È ELEONORA ABBAGNATO, LA SUA PRIMA VOLTA DALLA NOMINA A DIRETTRICE DEL BALLO - IN SALA RUDY GARCIA, CHE SI GODE VACANZE ROMANE CON FRANCESCA BRIENZA

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

 

Guerrino Mattei per www.avantionline.it

spettacolo in programmazionespettacolo in programmazione

 

Il Teatro Costanzi di Roma il 26 febbraio scorso ha aperto il sipario su Grandi Coreografi. Il programma è composto di quattro titoli: Serenade di George Balanchine, Closer di Benjamin Millepied, The Vertiginous Thrill of Exactitude di William Forsythe, Raymonda III Atto di Rudolf Nureyev.

 

renato balestra daniela traldirenato balestra daniela traldi

Sotto la bacchetta del direttore David Garforth l’evento va  interpretato come un omaggio ai mostri sacri Balanchine e Nureyev, ai rivoluzionari del balletto Forsythe e Millepied. E’ una nuova pagina da ascrivere al  repertorio del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma e si avvale dell’esperienza di importanti maestri ripetitori: Ben Huys per il repertorio di Balanchine, Sébastien Marcovici per quello di Millepied, Amy Raymond e Stefanie Arndt per quello di  Forsythe, Patricia Ruanne e Frédéric Jahn per quello di Nureyev.

renato balestrarenato balestra

 

nicoletta odescalchinicoletta odescalchi

Indubbiamente Serenade (1934), balletto romantico con musiche di Cajkovskij, è la prima creazione americana di Balanchine (1904-1983): ancora oggi è il balletto più rappresentato in tutto il mondo. Affascina per la serie di danze e gesti, per i movimenti fluidi e flessibili. Le pose che ne scaturiscono ricordano la scultura neoclassica di Canova Amore e Psiche, che senza riunirsi in una vera trama, toccano diversi temi: vista e cecità, amore e fato, morte e sottomissione. I costumi di Barbara Karinska impreziosiscono il lavoro, dando  agli interpreti aristocrazia e luminosità ad ogni gesto e volteggio eseguito.

 

luisa todini stefano russoluisa todini stefano russo

Eleonora Abbagnato balla al Costanzi per la prima volta dalla nomina di Direttrice del Ballo dello stesso. Per questo speciale debutto si esibisce, e anche in questo caso per la prima volta, nella coreografia Closer di Millepied (direttore del balletto dell’Opéra de Paris), affiancata da Florian Magnenet, primo ballerino all’ Opéra.

 

Closer (2006), arioso duetto tra un uomo e una donna, dall’impianto classico e dalla forte sensibilità moderna nasce dalla visionarietà di Millepied (Bordeaux, 1977)  e dallo stretto rapporto con la partitura musicale creata da Philip Glass. Nell’ambito del programma rappresenta un cameo moderno e sensuale che le “duine” minimaliste del compositore statunitense (Baltimora 1937) rendono ancora più morboso e sensuale: l’étoile Abbagnato miscela perfettamente vulnerabilità e forza, indispensabili per questa performance.

il marchese aldo maria pezzana del grilloil marchese aldo maria pezzana del grillo

 

Exactitude è una grandissima sfida da diversi punti di vista: fisicamente, tecnicamente, musicalmente, artisticamente: un processo infinito, carico di elementi da scoprire. Pur basandosi sulla tecnica del balletto classico, Vertiginous porta il danzatore nel secolo successivo: “Danzarlo è un grande viaggio, divertente; affrontare la sfida è scoprire luoghi dove non si è mai stati prima”.

francesca brienza e rudy garciafrancesca brienza e rudy garcia

 

La musica è di Franz Schubert; l’ideazione scenica e le luci dello stesso Forsythe; i costumi di Stephen Galloway.

 

In un tripudio di filamenti d’oro, intessuti su costumi preziosissimi,  chiude la serata Raymonda III Atto di Nureyev. Questo è il primo grande balletto che il celebre artista russo (1938-1993) mette in scena dal suo arrivo in Europa (1961). Dalla prima versione (1964) all’ultima per l’Opéra di Parigi (1983), il balletto rimane sostanzialmente fedele a quella di Maurius  Petipa,

francesca brienza  rudy garciafrancesca brienza rudy garcia

 

Dal percorso di trasmissione del repertorio maturato qui a Roma, Patricia Ruanne e Frédéric Jahn dichiarano: “È stata un’esperienza interessante e gratificante insegnare lo splendido III Atto di Raymonda  ai ballerini del Teatro dell’Opera di Roma. Questa è la loro prima esperienza e siamo contenti di come lo abbiano accolto e interpretato”.

federico balzarettifederico balzaretticristiana del mellecristiana del melleamanti dell opera da shanghaiamanti dell opera da shanghaialberto arbasinoalberto arbasinoluisa todini stefano russo carlo fuortesluisa todini stefano russo carlo fuortesluisa todini e stefano russoluisa todini e stefano russostefano e daniela traldistefano e daniela traldielena bonelli adriano cerasi con la nipote adrianaelena bonelli adriano cerasi con la nipote adrianafrancesca brienza con rudy garciafrancesca brienza con rudy garciafederico balzaretti con la figliafederico balzaretti con la figlia

 

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...