2018rivistao

CAFONALINO - FESTA ALL’OPEN COLONNA PER IL PRIMO MESE DI UNA RIVISTA CHE NON VUOLE FARE LA FINE DEL TACCHINO: SI CHIAMA ‘O’ E CI SCRIVONO VITTORIO MACIOCE, MARIA GIOVANNA MAGLIE, MARIO GIORDANO, MARINO BARTOLETTI, ANTONELLO COLONNA, GIANCARLO PERNA, CRISTINA MISSIROLI. ILLUSTRAZIONI CHIC DI ANDREA ASTE. ANDREA MANCIA, IL DIRETTORE, VIENE DA ‘THE RIGHT NATION’. EDITORI CIOCIARI PER STORIE GLOBALI

 

Foto di Andrea Sellari

 

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

 

vittorio macioce

Festa all’Open Colonna  per il primo mese di una rivista che non vuole fare la fine del tacchino. Si chiama O’, ma Oprah Winfrey, la show woman americana che tutti vorrebbero presidente contro Trump, non c'entra niente, nonostante l'omonimia col titolo della sua rivista.

 

 Potrebbe essere O’, come quello splendido spettacolo messinscena del Cirque du Soleil tutto realizzato sull'acqua. Eau, e lo leggi O.

 

 In fin dei conti l'editoriale si chiama “Come l'acqua per i 5 stelle “, e il sommario recita che “in Italia democrazia e rivoluzioni  sono scritte sull'acqua e i vincitori non sanno come governare, mentre gli sconfitti non lasciano il passo'.

marco ceccarelli mimmo fagiolo augusto dipani marco perfili andrea amata

 

 Se fosse più che una considerazione storica una indicazione premonitrice? Saper galleggiare, se non speditamente nuotare nelle difficoltà dell'editoria odierna, converrà agli assertivi progettisti e realizzatori del magazine O, mensile di cultura che ha nell l’ossatura Longanesi, lo sguardo temerariamente rivolto al New Yorker dei radical chic d'oltreoceano, le gambe saldamente piantate nella buona provincia italiana troppo spesso dimenticata, anche quando come la Ciociaria produce cultura, talenti e denaro.

 

il direttore di 'o andrea mancia

Sono orgogliosamente su carta pesante e di lusso, ma tanto l'online non sfugge se vuoi stare sul mercato e non essere solo testimonianza colta di nicchia, ci scommetto. Sono anche in prevalenza  vecchi ragazzi della Luiss orgogliosamente liberali.

 

Andrea Mancia, il direttore , viene dall'esperienza di The Right Nation, e chi non ricorda l'invenzione geniale e la sana presa per il culo del silenzio elettorale delle corse di cavalli, con Fan faron che continua a credere di vincere, ed è il blocco della gara.

 

giulio prosperetti maria giovanna maglie alessandra di legge carlo spallino cetonze e isabella stoppani

Editorialista ed ispiratore del progetto Vittorio Macioce, che di mestiere fa il caporedattore de “Il Giornale”, ma tiene molto  alla sua creatura da dilettante, il “Festival delle storie”, rassegna culturale orgogliosamente ciociara che vince il silenzio abituale  sulle cronache letterarie per forza di ospiti e qualità del programma, e coinvolge l'intera Valle del Comino. Tra i collaboratori nomi robusti come Mario Giordano, Marino Bartoletti, Antonello Colonna, Giancarlo Perna, Cristina Missiroli. Illustrazioni chic di Andrea Aste.

 

copertina di 'o

Ognuno in un tomo così denso, e con tanto tempo com'è un mese, legge prima quello che gli pare. Io mi sono buttata su Gay Talese, l’italo newyorkese del New journalism, sull' Austria Felix, su Montecassino e il software benedettino, su Roma stuprata dalla speculazione edilizia, questa volta le villette di inizio 900 abbattute per costruire palazzi di 8 o 10 piani con tanto di complicità della Regione Lazio e ruolo ambiguo della Chiesa. Per cominciare.

 

Dice, ma che c'entra il festone da Antonello Colonna, con Dj, chiacchiere e danze fino a notte, un sacco di bella gioventù calata dalla Ciociaria e trovata a Roma, mescolata ma neanche tanto ad alcuni seriosi magistrati, avvocati, politici e giornalisti, con una rivista di cacciatori di futuro? C'entra, se gli editori hanno meno di 30 anni, come Giulia Perfili, dall'azienda di famiglia che si occupa di energia approdata a lidi lontani per seguire la curiosità; se ad animare il cocktail di presenze c'è un personaggio bigger than life come Alessandra di Legge, di giorno giurista a Palazzo Chigi, di sera  pr e ballerina instancabile. In bocca al lupo

carlo spallino cetonze e il giudice costituzionale giulio prosperettiamici degli editoriil presidente della provincia di frosinone antonio pompeo e gli editoril'illustratore della rivista andrea aste con laura collinolielisabetta mirabellaospiti nella sala eventisabrina lantezzi elena tanase e luca sellarisergio brio alessandra di legge e luigia casertanoospiti sala eventi dall'altoil deputato francesca gerardi e paolo pollettamarco perfili e leonardo ambrosiluigi coni e marcel vulpislaura collinoli michele di lollo giulia perfili antonello colonna vittorio macioce (1)alessandra di legge l'imitatrice gabriella germani il caporedattore ufficio stampa rai dario fabiani e fabrzio casinelli direttore del radiocorriere tvgiulia perfili dario facci marco perfili (1)gio' brunetti djenzo e antonella altobelliennio de vellis alessandra di legge tiziana perfili marco perfili antonio scino (1)alessandra di legge sergio brio vittorio macioce enzo altobelli marcel vulpis

 

s.e. emilia zarrilli, prefetto di frosinone e marco perfiliospitiospiti in salamichele e alba mongilimassimo pizzuti mauro e loredana vicanoi fotoreporter alberto cellitti e andrea sellarigli editori di 'o marco e giulia perfili con la madre tiziana

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...