1. CON GAGOSIAN RIPARTE LA STAGIONE DELLE MOSTRE: IN PISTA IL GRANDE URS FISCHER 2. L’ARTISTA SVIZZERO MERITA QUALCOSA IN PIU’ (EUFEMISMO) DELL’ANEMICO MONDO CHE RUOTA INTORNO ALLE GALLERIE D’ARTE ROMANE: AVANTI LUIGI ABETE E AURELIO REGINA, A DESTRA MARIO D’URSO E IRA FUSTERBERG, AL CENTRO L’ARISTO COPPIA ALESSANDRA BORGHESE E GLORIA THURN-UND-TAXIS, TORREGGIANTE GIULIO NAPOLITANO 3. PER IL TRUCULENTO E TATUATISSIMO URS FISHER, LA GIORNATA ROMANA È INIZIATA PRESTO CON UN GIRO AI MUSEI VATICANI E UNA VISITA AL MERCATO TRIONFALE DOVE HA SCELTO I FIORI DA COMPORRE NEL PICCOLO VASO CHE COLORA LA SALA ESPOSITIVA

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

1. CON GAGOSIAN RIPARTE LA STAGIONE DELLE MOSTRE: IN PISTA IL GRANDE URS FISCHER
Roberta Petronio per "Il Messaggero"

La sala ovale di via Crispi tutta per Urs Fischer, artista svizzero di nascita e cittadino di New York, alla prima mostra nella Capitale. La grande installazione Horse/Bed, un grande cavallo di alluminio imprigionato in un letto d'ospedale, è il baricentro attorno al quale ieri sera hanno ruotato collezionisti, artisti, curiosi, addetti ai lavori.

La Gagosian Gallery ha attirato ancora una volta come il miele dall'ambasciatore di Finlandia Petri Tuomi-Nikula a Flavio Misciattelli, dall'artista Paolo Tamburella con la gallerista newyorchese Annina Nosei al giurista Giulio Napolitano. Nel parterre in continua evoluzione, accolti da Pepi Marchetti Franchi, ecco Annibale e Marida Berlingieri, Piervittorio e Lidia Leopardi, Sabrina Florio, Luigi Abete con Desirée Colapietro Petrini, Aurelio Regina con la moglie, Marilena Francese, Roberto E. Wirth, Marion Franchetti, Anna Coliva.

Il gallerista globetrotter Larry Gagosian, imprevedibile e carismatico, varca l'ingresso quando lo spazio è già nel pieno del vernissage. Per Urs Fisher, in città con la fidanzata Tara Subkoff, la giornata romana è iniziata presto con un giro ai Musei Vaticani e una visita al mercato Trionfale dove ha scelto i fiori da comporre nel piccolo vaso che colora la sala espositiva. Due ore di vernissage, e poi cena in un ristorante di piazza del Popolo chez Gagosian, come da tradizione.


2. LA MONUMENTALITÀ DI FISCHER
Martina Adami per www.insideart.eu

La prima personale romana dell'artista svizzero Urs Fischer è stata inaugurata il 18 settembre alla Gagosian gallery e rimarrà aperta al pubblico fino 26 ottobre. Come di consueto accade nelle mostre allestite nella rinomata e raffinata galleria, l'allestimento è essenziale, elegante e ponderato. In esposizione compaiono solo quattro imponenti pezzi tutti realizzati nel 2013: tre stampe su pannelli di alluminio e un scultura che appare frutto di un esperimento ludico.

Urs Fischer (1973, Zurigo) vive e lavora a New York. Le sue installazioni e sculture su larga scala ripropongono generi tradizionali della pittura (ritratti, paesaggi, nudi, e nature morte) insieme a un'abbondanza di materiali scultorei complessi, e spesso instabili. Al centro della sala ovale della Gagosian gallery si erge una monumentale scultura in alluminio e acciaio, frutto sia del confronto tra diversi materiali originali, sia di un lavoro che ha dovuto considerare le complessità tecniche della loro fusione, intersezione, inserimento e sospensione.

Horse/Bed è un "essere" ibrido, generato dalla combinazione di elementi dissimili per materia, peso e natura. Un cavallo in posizione eretta porta con naturalezza in groppa un letto di ospedale, come se si trattasse di un'imbracatura. La goffa scultura, ideata dall'artista in collaborazione con un ingegnere che sviluppa soluzioni innovative per carrozzerie in una società automobilistica tedesca, è stata realizzata combinando digitalmente una scansione 3D di un cavallo da lavoro tassidermizzato (mantenendo in questo modo l'aspetto e le dimensioni naturali del'animale), e un letto d'ospedale di alluminio lucido poi opacizzato (anch'esso di dimensioni reali).

Anche la serie Problem Paintings, della quale in mostra sono proposti tre esemplari, gioca sull'associazione di immagini proponendo un contrasto di sistemi rappresentativi con forti richiami ad un umorismo grottesco. I volti al centro della rappresentazione sono stati ingranditi su differenti scale e poi occlusi da immagini serigrafate.

Nel monumentale Problem painting, che accoglie il visitatore all'ingresso della galleria, il volto di una donna è coperto da un grande uovo bianco, mentre i due lavori simili e correlati, Real Problem, e Sloppy Problem, mostrano rispettivamente un volto maschile e uno femminile nascosti ognuno dietro ad una metà di uovo sodo, in sezione longitudinale, minuziosamente realizzato tramite una serigrafia a vernice acrilica, restituendo mirabilmente la consistenza compatta del tuorlo. Anche in questa occasione l'artista ha indagato e giocato sulle proporzioni, la percezione, e il rapporto tra arte e realtà, dimostrando ancora una volta le sue abilità nello sperimentare soluzioni formali e tecniche.

Le opere di Fischer fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private in tutto il mondo e tra le mostre si annoverano: Kir royal, Kunsthaus Zurich (2004); Not my house not my fire, Centre Pompidou, Parigi (2004); Marguerite de Ponty, New Museum, New York (2009-10); Oscar the Grouch, The Brant foundation, Greenwich, Connecticut (2010-11); Skinny Sunrise, Kunsthalle Wien, Vienna (2012); e Madame Fisscher, Palazzo Grassi, Venezia (2012); oltre ad aver partecipato alla Biennale di Venezia nel 2003, 2005 e nel 2007.

Fino al 26 ottobre 2013, Gagosian Gallery

via Francesco Crispi 16, Roma

 

 

Urs Fischer e LarryGagosian Opera esposta Ira Furstemberg e Mario Durso Gloria Von Thurn und Taxis e Alessandra Borghese Giulio Napolitano Fabrizio Caracciolo econ Elisa Gavotti e la mamma Aurelio Regina e moglie Anna Coliva e Ines Musumeci Greco Beatrice Bulgari Carla De Cherchi Clara Censon e Paolo Tamburelli Anselma Dell Olio

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…