1. REGINE, PRINCIPI E DUCHI. MA PURE UNA SERIE DI BISTECCONE ALL’ASCOT-TADITO: BENVENUTI ALLA GARA DI CAVALLI PIÙ AMATA DAGLI INGLESI, CHE COMBATTONO IL GRIGIORE DELL’ALTA SOCIETÀ CON UNA CAFONALATA DI CAPPELLI INGUARDABILI QUINDI PERFETTI 2. OCCHIO PERÒ: DIETRO AI COLORI SGARGIANTI E ALLE PIUME SVOLAZZANTI SI NASCONDE UNA SERIE DI REGOLE FERREE, QUEST’ANNO INVIATE IN PDF A TUTTI GLI INVITATI 3. DALLA LUNGHEZZA DELLE GONNE ALLA LARGHEZZA DELLE SPALLINE, DAGLI INDUMENTI VIETATI AGLI ACCESSORI. C’È PURE UN VIDEO CHE SPIEGA COME E COSA INDOSSARE 4. UNA FAMOSA BALLERINA SI È PRESENTATA CON UN VESTITO FATTO DI SCHEDE DI SCOMMESSE ED È STATA ACCOMPAGNATA ALL’USCITA: TROPPO CORTO, SPALLINE INADEGUATE 5. LATITANTI KATE E WILLIAM, C’ERA TUTTA LA FAMIGLIA REALE. MA È LA CAVALLARA ELISABETTA LA PIÙ AGGUERRITA: VUOLE BISSARE IL SUCCESSO DELL’ANNO SCORSO

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  • VIDEO - ROYAL ASCOT: LE REGOLE DI ABBIGLIAMENTO

     

     

     

    1.ELISABETTA AD ASCOT, SPERA IN TRIONFO BIS - SUO CAVALLO HA VINTO GOLD CUP L'ANNO SCORSO

    regina elisabetta regina elisabetta

    ANSA - La regina Elisabetta inaugura il Royal Ascot, l'appuntamento ippico più prestigioso e 'glamour' d'Inghilterra, e spera quest'anno di fare il 'bis' dopo la vittoria di un suo cavallo alla scorsa edizione. Il suo Estimate aveva tagliato per primo il traguardo in una competizione valida per la Gold Cup, facendo così esultare la sovrana che aveva mostrato una gioia incontenibile. Nei giorni di gara si scommette su tutto: perfino sul colore che la regina sceglierà per il suo cappello.

     

    2.ROYAL ASCOT 2014: LA PARATA DEI CAPPELLI STRAVAGANTI

    http://www.stylosophy.it/

     

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    Ai Royal Ascot 2014 si dà il via anche alla consueta parata di cappelli stravaganti, oversize e coloratissimi, che animano con allegria la nuova edizione dell’evento ippico più seguito e importante al mondo. A sfilare sono innanzitutto i reali di corte, a cominciare dalla Regina Elisabetta, che per quest’anno ha scelto un total look celeste chiaro con cappellino coordinato, mentre suo marito, come il principe Carlo e, d’altronde, tutti gli uomini partecipanti ai Royal Ascot, ha scelto un classico ma elegantissimo cilindro nero. Ma cosa avranno messo in testa gli altri ospiti partecipanti alla grande gara ippica? Scopriamo insieme tutti i look più strani e stravaganti di questa edizione.

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    Gli Ascot sono noti per la colorata parata delle signore dell’alta società britannica, perché in questa occasione, molto più che in altre, sfoggiano i loro cappelli più bizzarri e particolari, creazioni che superano di gran lunga ogni aspettativa carnevalesca. Anche in questa nuova edizione della corsa dei cavalli più seguita nel mondo le donne partecipanti hanno sfoggiato delle vere e proprie sculture, opere d’arte che, ammettiamolo, davvero in poche sanno sfoggiare con ironia.

     

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    È proprio l’ironia, infatti, la chiave migliore per interpretare lo stile folkloristico dei Royal Ascot, ed è quella che contraddistingue il look di Anneka Tanaka-Svenska, questa volta con un cappello zig zag bianco fatto di piume e contornato di violetto con tanto di peonie rosa chiaro. Non delude le aspettative nemmeno Nahla Dankha, che ha scelto un look nero al quale ha abbinato un cappellino struttura, sempre black, ma con frecce che puntano al centro impreziosite da pompon rosso fuoco.

     

    Piuttosto sobrie, proprio come nella scorsa edizione dei Royal Ascot 2013, anche le principesse Beatrice ed Eugenie, che per l’occasione hanno scelto due cappellini senza troppi fronzoli e per niente strutturati. Di tutt’altro avviso Tracy Rose, che ha indossato un cappello a forma di fiore multicolor che, per qualche strano motivo, ci ricorda il paese delle meraviglie di Alice. Stravagante anche la scelta di chi ha indossato un maxi copricapo a forma di farfalla fatto completamente di piume azzurre sfumate ma certamente non è passata inosservata nemmeno Rachel Parsons, che sul suo cappello aveva tre pappagallini, ci auguriamo finti. Sempre a proposito di animali piumati, non possiamo non menzionare l’headpiece con criniera di code di pavone.

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    3.LE GUIDE PER IL DRESS CODE, NATE NEL 2013, INVIATE A TUTTI GLI INVITATI - LE REGOLE PER GLI UOMINI

    Simona Marchetti per www.gqitalia.it

     

    Se state pensando di fare un salto ad Ascot a metà giugno, per assistere non solo a una delle corse di cavalli più importante al mondo ma anche a un evento che più mondano non si può, occhio a quello che mettete in valigia, perché certe cadute di stile non saranno più tollerate.

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    E per evitare che qualcuno si attacchi alla classica scusa del "non lo sapevo", gli organizzatori hanno fatto stampare 100mila opuscoli con tutte le indicazioni per il nuovo dress code per uomo, donna, bambino e persino militare: regole da seguire alla lettera, pena l'esclusione dalla modaiola circostanza.

     

    I librettini (16 pagine in tutto) sono divisi fra "Grandstand" (Tribuna) e "Royal Enclosure" (dove vanno i membri della famiglia reale) e sono corredati da fotografie esplicative, che ritraggono modelli e modelle in outfit consentiti (cappelli compresi, da sempre vistosa prerogativa di Ascot), per dare l'idea di quello che da quest'anno è "In" e di cosa è invece assolutamente "Out".

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    Insomma, niente più maschietti in bermuda e coi mocassini senza calze, ma neanche in jeans e giacca sportiva: i signori in tribuna, come pure nel Royal Enclosure, dovranno essere la quintessenza dell'eleganza e presentarsi quindi in giacca, cravatta (proibiti i fazzoletti da collo) e panciotto, con il cilindro nero o grigio (ma niente personalizzazioni colorate tipo nastri o bande) e scarpe nere, con calza obbligatoria.

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    «È la prima volta che realizziamo una guida allo stile per Ascot - ha spiegato alla stampa il portavoce della manifestazione, Nick Smith - ma lo abbiamo fatto per chiarire il codice di abbigliamento che ci aspettiamo e per facilitarne la comprensione agli ospiti».

     

     

    4. REGOLE PER LE DONNE

    Dall’articolo di Lorenzo Berardi per www.lettera43.it

     

    RIPRISTINARE LA SOBRIETÀ. Un'occasione ideale per ripristinare una sobrietà di facciata ad Ascot, vietando le esagerazioni e gli eccessi sartoriali ostentati da chi desidera accelerare la propria rincorsa alla popolarità mediatica più che al prestigio sociale, vestigia fuori moda della vecchia Inghilterra. Il tutto all'insegna della rispettabilità e dell'etichetta.

    le regole per entrare al royal enclosure di ascot 1 le regole per entrare al royal enclosure di ascot 1

    Attenzione, però. Se il no a minigonne e miniabiti è valido per l'intera racecourse di Ascot,  il divieto di indossare fascinator lo sarà solamente all'interno del cosiddetto Royal enclosure (recinto reale), l'area più esclusiva e ambita del celebre ippodromo, quella da cui Elisabetta II e Filippo d'Edimburgo assisteranno alle corse e agli inchini a loro riservati.

     

    VESTITI SENZA OSTENTAZIONE. All'interno di questo settore, come recita il nuovo «codice d'abbigliamento nel recinto reale» pubblicato sul sito ufficiale di Ascot, «gonne e vestiti dovranno essere senza ostentazioni ed essere tagliati appena sopra il ginocchio oppure sotto di essi». Una regola che squalifica automaticamente minigonne, culotte e hot pants, tutti capi d'abbigliamento apparsi di recente nella cinque giorni mondana di Ascot.

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    Le signore sono inoltre avvertite che «i cappellini fascinator non saranno più ammessi, né lo saranno bande elastiche e cerchietti per i capelli dal diametro inferiore ai 10 centimetri».

     

    Un paragrafo che segna un parziale addio o arrivederci a un'altra delle peculiarità stilistiche della moderna Royal Ascot. «Il fascinator è uno degli accessori chic preferiti da Pippa Middleton» ha scritto il Daily Mirror, mentre persino il più autorevole Guardian ha evidenziato come il cappellino fuorilegge «sia stato spesso indossato dalla neo principessa Kate Middleton».

    carlo e camilla ascot carlo e camilla ascot

     

    Come precisato dal regolamento, nell'edizione 2012 i temibili fascinator potranno essere esibiti solamente da bambine e ragazzine fra i 10 e i 16 anni, alle quali si è deciso di risparmiare l'obbligo del cappellino vecchio stile.

     

    TORNARE ALL'ABITO FORMALE. Charles Barnett, presidente dell'ippodromo, ha assicurato alla stampa d'Oltremanica che «abbiamo lavorato a lungo assieme ad esperti di moda per definire in una maniera il più corretta possibile il concetto di abito formale. Non intendiamo essere elitari o vecchio stile in un mondo in cui c'è sempre meno necessità di vestirsi eleganti. Al contrario, vogliamo vedere abiti e vestiti innovativi e di stile durante Royal Ascot, a patto che rimangano nei parametri del vestire formale, come ci è stato richiesto da chi frequenta abitualmente le corse».

     

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    Come segnalato dall'Huffington Post, il parziale giro di vite sul codice d'abbigliamento di Royal Ascot 2012 deciso da Barnett è stato accolto con approvazione da Sarah Harris, direttore dei contenuti di moda di Vogue che lo ha definito «un miglioramento del regolamento che è stato riscritto in maniera tale da assicurare che uno dei più prestigiosi eventi mondani dell'anno resti parte fondante del calendario della moda». 

     

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    QUALCHE CONCESSIONE. E proprio sulle pagine di Vogue, si è sottolineato come nel resto delle tribune - note come Grandstand enclosure «sarà concesso alle signore di indossare i fascinator ma non abiti che lascino le spalle scoperte, semi-trasparenti o top scollati».

     

    Spazio dunque a qualche concessione al recente passato, a patto di non esibire cappellini, spacchi e scollature troppo audaci al cospetto di Elisabetta II e consorte all'interno del settore reale.

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