la cucina di bilanciamo giulia biondi

“I CORPI PERFETTI SUI SOCIAL? CI FANNO SENTIRE SFIGATI CON LA NOSTRA PANCETTA, MA NON SONO REALI” – LA NUTRIZIONISTA GIULIA BIONDI SI GODE LE OTTIME VENDITE DEL SUO LIBRO (“LA CUCINA DI BILANCIAMO”) E INFILZA LE INFLUENCER: “SE INSEGUIAMO UN MODELLO PERDIAMO NOI STESSI. SU INSTAGRAM CI SONO FILTRI E RITOCCHI. IL CIBO PROIBITO? FORSE LE BIBITE GASSATE. MA IL CORNETTO E I TORTELLINI CE LI POSSIAMO MANGIARE. È LA PORZIONE CHE FA LA DIFFERENZA. LE DIETE SETTE CHILI IN SETTE GIORNI? GRAZIE AL CAVOLO CHE DIMAGRISCI, NON MANGI E…”

Estratto dell’articolo di Viola Giannoli per "la Repubblica"

 

giulia biondi 1

C’è un tormentone per ogni stagione. Quelli di Giulia Biondi suonano così: «Le frappe a Carnevale ce le potemo magnà?», «L’uovo di Pasqua ce lo potemo magnà ? ». Spoiler: la risposta è sì, basta bilanciare. Biologa della nutrizione, docente, formatrice olimpica, guru social dell’educazione alimentare con 700mila follower, accento romano per alleggerire (ma la nascita è a Latina), Biondi ha appena sbancato la classifica dei libri più venduti in Italia con La cucina di Bilanciamo, ricettario didattico che nel mondo dell’enogastronomia sfida il calo di titoli (-4,3% nel 2024) e cavalca l’onda delle vendite (32,1 milioni di incassi, 3 in più del 2019). Battendo persino Bergoglio.

la cucina di bilanciamo giulia biondi

 

Che effetto fa vendere più del Papa?

«Un senso di beatitudine… Tornando seri: è un bel traguardo, una bella emozione: non capita a tutti e non tutti i giorni».

 

Se lo aspettava?

«No, perché il mio non è solo un libro di ricette: ai miei lettori non do piatti pronti ma compiti, spiegando la piramide alimentare, le quantità, le alternative senza glutine, lattosio o vegane, per educarli a mangiare in modo equilibrato. Forse questo li tranquillizza».

[…]

 

Il numero di chi ha disturbi alimentari è triplicato, è la seconda causa di morte tra i giovani. Colpa anche della cattiva educazione alimentare e dei modelli proposti dai social?

«C’entrano il terrorismo che si fa sull’alimentazione, la disinformazione, i video in cui si dice che “pane e marmellata è veleno”, che “il latte fa venire la cellulite”, che la “pasta è il demonio”. Follie di chi spaccia integratori e diete estreme per business. Sui social poi c’è un’ostentazione di corpi perfetti che ci fanno sentire sfigati con la nostra pancetta e la buccia d’arancia. Ma dobbiamo ricordarci che lì ci sono le luci, i filtri, i ritocchi. E che se inseguiamo un modello perdiamo noi stessi, che abbiamo un lavoro, una vita, una fame diversi dai riferimenti a cui non riusciamo a stare dietro. Quello è Instagram non la realtà».

giulia biondi 3

 

Il suo libro si chiama Bilanciamo, c’entra la bilancia?

«No, “bilanciamo” è un mood, uno stile di vita. La gente pensa che mangiar bene significhi stare a dieta, dimagrire di botto o arrivare a cent’anni. Io provo a insegnare come comporre un piatto tenendo in equilibrio i nutrienti, a riconoscere se si ha fame davvero o se si compensa un nodo emotivo, a mangiare tutto dando retta alla scienza, senza rinunce estreme».

 

Ci sarà pure un cibo proibito.

«Forse le bibite gassate. Ma il cornetto ce lo possiamo mangiare, e pure i tortellini. Il cibo non va demonizzato, basta non aggiungerci poi due etti di pasta e patatine fritte.

giulia biondi 2

Bisogna imparare a gestire i desideri, a rispettare i piatti delle feste sennò ci roviniamo pure quelle. Non viviamo mica di banane, avena e yogurt greco! Nella torta di mele ci va tutto l’uovo, non l’albume, è la porzione che fa la differenza».

 

E le diete paleolitiche, chetogeniche, i digiuni, sette chili in sette giorni?

«Grazie al cavolo che dimagrisci: non mangi. Alla gente piacciono le favole.

[…] Ci abbuffiamo di pane con avocado, olio e sale, ma se ci mangiavamo una pizza era meglio».

 

La fake news più diffusa?

«“Lo zenzero aumenta il metabolismo”. Sì, ma solo se lo lanci dal balcone il più lontano possibile e lo vai a riprendere per cento volte al giorno».

giulia biondi 7

 

Ricetta preferita?

«Cacio e pepe. Gustosa, facile, tradizionale, casalinga e incredibilmente bilanciata: ci sono carboidrati, grassi, proteine, basta accostarci un piatto di verdure ed è un pasto completo. […]».

[…]

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