1- ALTRO CHE SPIRITELLI E ZUCCHE, CON LA SCUSA DEI TRAVESTIMENTI, LA GIOVENTÙ TIRA FUORI LA PROPRIA PARTE OSCURA, CHE PER UNA NOTTE DIVENTA SOCIALMENTE ACCETTATA 2- A MADRID 3 MORTI, 2 FERITI GRAVI SCHIACCIATI DA MIGLIAIA DI RAGAZZI PER HALLOWEEN 3- A ROMA UNO STUDENTE AMERICANO HA AGGREDITO CON 25 COLTELLATE DUE COETANEI 3- 13 FERITI A FIRENZE PER IL CROLLO DI UNA BALCONATA A UN PARTY SUPER AFFOLLATO 4- PIÙ CHE UNA NOTTE DI HALLOWEEN È STATA UNA BATTAGLIA DA FILM HORROR CHE AL TENERO BUSSARE DI PORTA IN PORTA CON L’INNOCENTE RICATTO “DOLCETTO O SCHERZETTO?” 5- L’ANTROPOLOGO: MEGLIO CHE TORNINO A VESTIRSI DA PULCINELLA E DA BIANCANEVE, “PERCHÉ I MORTI TORNANO MINACCIOSI DOVE LA SOCIETÀ DEI VIVI È IN GUERRA CON SE STESSA”

Foto di un Halloween Party in America - da Village Voice

1-LA FOLLA IN FUGA SCHIACCIA E UCCIDE TRE RAGAZZE
Gian Antonio Orighi per "La Stampa" - Un petardo o un bengala lanciati nell'accesso principale della pista da ballo ha trasformato ieri notte la più gettonata festa di Halloween della capitale spagnola in una tragedia: 3 morti, 2 feriti gravi, tutte ragazze iberiche tra i 17 ed i 20 anni, schiacciate dalle migliaia di ragazzi accorsi al centro polivalente pubblico e coperto Madrid Arena (la stragrande maggioranza non si è accorto di nulla). Lo choc è enorme nella metropoli, mentre infuriano le polemiche sulle uscite di sicurezza e sul numero reale dei presenti, per alcuni testimoni almeno il doppio di 9.650 paganti.

2- HALLOWEEN, 13 FERITI A FESTA FIRENZE: PROCURA INDAGA PER CROLLO COLPOSO A CARICO DI IGNOTI
(Adnkronos) - La procura di Firenze ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di crollo colposo, al momento a carico di ignoti, per il ferimento di 13 ragazzi avvenuto nella notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre ad una festa di Halloween nel castello di Castel di Poggio a Vincigliata, sulle colline di Fiesole. I ragazzi sono precipitati da un'altezza di circa 4 metri a causa del crollo di una balaustra. Tre di loro hanno riportato traumi e fratture, uno in particolare ha subito un piccolo intervento neurochirurgico. Si rafforza l'ipotesi del sovraffollamento tra le cause del crollo.

3- HALLOWEEN: A ROMA UNO STUDENTE USA HA AGGREDITO CON UN COLTELLO I DUE COETANEI CHE ERANO CON LUI: IL PIU' GRAVE, COLPITO DA ALMENO 25 COLTELLATE
Repubblica.it - Durante una festiccola tra amici a Roma per celebrare la notte Halloween, in un appartamento di via Cardello vicino al Colosseo, un giovane statunitense che studia nella Capitale ha aggredito con un coltello i due coetanei che erano con lui: il piu' grave, colpito da almeno 25 coltellate, ha un polmone perforato e si trova all'ospedale San Giovanni in gravissime condizioni. La seconda vittima e' ferita solo lievemente; l'aggressore e' stato arrestato per tentato omicidio dagli agenti di Polizia, accorsi sul posto dopo una segnalazione al 113, che stanno cercando di risalire ai motivi dell'aggressione .

4- HORROR IN SALSA ITALIANA RISSE DA STADIO E BATTAGLIE
Gianluca Nicoletti per "La Stampa"

Più che una notte di Halloween è stata una battaglia. Ora tutti i santi del Paradiso avrebbero pieno diritto di dirci: «Allora ce la riprendiamo la nostra festa?» Il bollettino di guerra della notte della grande zucca, nella sua rilettura mediterranea, sembra ispirato più a un film horror di John Carpenter che al tenero bussare di porta in porta con l'innocente ricatto "dolcetto o scherzetto?".

Siamo stati proprio bravi, abbiamo trasformato un'occasione di spensieratezza in una rissa da stadio; spiace ammetterlo, ma segna la vittoria indiscutibile di tutti i più acerrimi nemici delle zucche sogghignanti. E' giusto così, se le cose devono prendere questa piega ha ragione padre Amorth, che a lungo tuonò contro quella che pensavamo una festa per i nostri bimbi, mettendoci in guardia sul fatto che avremmo rischiato di partecipare a un baccanale satanico.

Con lui tutti quelli che, a ogni vigilia di Halloween, hanno tirato fuori la storia della festa consumistica, della depravazione nascosta sotto il mantello di ogni strega, del vilipendio alla tradizione, dell'essere schiavi delle mode yankee... Magari diffondono il loro zelo catartico via Facebook, che è notoriamente stato inventato a Voghera, o sorseggiando Coca Cola, classica tisana di ogni nonna italiana doc.

Bisogna ammetterlo, anche se ci fa male, che c'ha visto lungo Vito Siciliano, sindaco di Binetto, vicino a Bari. Ieri l'altro aveva firmato un'ordinanza anti Halloween e almeno nel suo comune a nessuno zombie, lupo mannaro o vampiro è stato permesso di circolare per strada. Abbiamo tutti sorriso, anche preso un po' in giro il prete di Santa Maria La Nova in provincia di Salerno, che da due anni obbliga i suoi parrocchiani più zelanti a travestirsi come il loro personale santo protettore. Per dare l'esempio lui, che si chiama Marcello, si veste da Papa, seguito da San Giovanni decollato e Santa Lucia con le pupille nel piattino.

Anche nell'iconografia dei santi ci si può sbizzarrire in travestimenti splatter, l'importante per il buon parroco era non cedere alla pericolosa promiscuità sessuale, quella che a suo parere trasuda da ogni festa in costume stregonesco. Magari gli eccessi fossero stati nel contravvenire al precetto della moderazione delle pulsioni carnali. Sarebbe alla fine stata una colpa veniale, una piccola uscita dalla retta via, una modesta botta di vita consumata tra le bollicine di un prosecchino galeotto tra ragionieri con la mano artigliata di Freddy Krueger e casalinghe addobbate, sopra e sotto, da satanasse in bollore.

Invece ha prevalso il peggior istinto da teppistelli viziati, quello che riemerge in ogni cronaca dai luoghi eccelsi delle movide cittadine. Ancora una volta hanno vinto su tutti i figli di papà divorati da overdose di cachemire, gli arrabbiati delle periferie, gli antagonisti, i nipotini della lupa e tutte le brave persone che si sono lasciate fagocitare ogni grammo di cervello dai loro mascheramenti, come fossero stati posseduti dagli spietati fanta evisceratori, di cui avevano assunto le fattezze.

Un apocalittico Halloween che cade nell'anno della fine del mondo, ma se mai ce ne fosse un altro, dalle nostre parti è meglio che tornino a vestirsi da Pulcinella e Balanzone, se siamo incapaci di giocare con i morti viventi, meglio accontentarsi di farlo con i nostri immortali luoghi comuni.

4- ALTRO CHE SPIRITELLI E ZUCCHE, CON LA SCUSA DEI TRAVESTIMENTI, L'UMANITÀ TIRA FUORI LA PROPRIA PARTE OSCURA
Marino Niola per "la Repubblica"

Sembra proprio che la notte dei morti viventi abbia smesso di essere quel format festivo innocuo, fatto di streghette e scheletrini, zucche intagliate e look da vampiri, per diventare un rave party all'insegna di una violenza che contagia un paese dopo l'altro. Anche quelli tradizionalmente più lontani dalle tenebrose atmosfere celtiche, dalle fantasie cimiteriali che abitano profondamente le culture anglosassoni.

Un gioco folle alla Quentin Tarantino, senza ragione e senza proporzione. Almeno in apparenza. Perché in realtà, proprio come in una Pulp fiction, quell'onda di furore che travolge ogni senso e buon senso, ha una ragione profonda. Che sta in quel campo elettrico a intensità variabile fatto di tensioni sociali, personali, occasionali che nasce fuori dalla festa, ma la usa come detonatore. L'occasione fa l'uomo violento insomma. Col favore non trascurabile del mascheramento e dell'anonimato, dello stato alterato di coscienza consentito dalla festa che si fa cassa di risonanza del malessere individuale e collettivo.

Una serie di condizioni che in altri tempi erano caratteristica pressoché esclusiva del carnevale. O di altri cerimoniali di sfogo sociale come le cosiddette feste dei folli. Che, lo dice la parola stessa, facevano affiorare la violenza repressa nella vita quotidiana mettendo letteralmente sottosopra le città.

Oggi l'antico spirito del carnevale, fatto di licenza e violenza, si è trasferito nella festa che una volta celebrava proprio il ritorno dei morti. E che la società dello spettacolo ha trasformato nella camera oscura dell'immaginario di massa. Cinema, videogiochi e musica heavy metal hanno fatto dell'altro mondo la location dei sogni e degli incubi del cittadino globale.

Al punto da scaricare sull'iPhone applicazioni per intagliare zucche digitali, vestire scheletri come se fossero bambole, creare mostri personalizzati, scrivere messaggi a lettere di sangue. Simboli della parte oscura del nostro corpo sociale che affiora minacciosamente nella cornice ludica. Perforandola, oltrepassandola. Proprio come succedeva nei carnevali del passato. Dove la deregulation dei comportamenti si agitava su uno sfondo di disagio sociale e politico.

Povertà, disuguaglianza, fame, disoccupazione mettevano un carico da novanta sulla bilancia della festa. E facevano saltare il piatto. Debordando in maniera distruttiva dal contenitore festoso per trasformarsi in rivolta, in sedizione, in ribellione. L'esempio più conosciuto è quello del carnevale di Romans, cittadina francese resa celebre dal magistrale best seller dello storico Emmanuel Le Roy Ladurie.

La festa non riuscì a contenere il peso delle tensioni sociali e si concluse in un bagno di sangue. E ad accendere la miccia che trasformò il gioco in massacro furono gli artigiani che sfilarono contro i poteri costituiti mascherati da teschi e vestiti con sudari e abiti da funerale. Letteralmente da morti viventi. Un sanguinoso psicodramma durato dieci drammatici giorni nel 1580 durante i quali i rivoltosi recitarono e danzarono il loro dies irae.

Oggi, soprattutto in Europa, di quei crudeli carnevali resta solo l'involucro. Mentre la loro carica violenta ha traslocato. E ha messo la maschera globalizzata di Halloween. Trasformando i simboli horror in cronaca nera. Perché i morti tornano minacciosi dove la società dei vivi è in guerra con se stessa.

 

ZOMBIE CRAWL ZOMBIE CRAWL ZOMBIE CRAWL ZOMBIE CRAWL ZOMBIE CRAWL ZOMBIE CRAWL ZOMBIE CRAWL ZOMBIE CRAWL ZOMBIE CRAWL ZOMBIE CRAWL ZOMBIE CRAWL ZOMBIE CRAWL

Ultimi Dagoreport

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

DAGOREPORT - L’ANSIA ATTANAGLIA LA ‘’MILANO DEL BALLO DEL MATTONE’’. ‘’QUI SALTA TUTTO!’’, BALBETTANO PIÙ SPAVENTATI DI UN CONIGLIO - SE IL GIP DELLA PROCURA DECIDESSE DI ACCOGLIERE LE PROPOSTE DEI PM, A QUEL PUNTO, ESPLODEREBBE UNA SANTA BARBARA A MISURA DUOMO. E POTREBBE RIPETERSI CIÒ CHE SUCCESSO ALL’EPOCA DI TANGENTOPOLI: A TANTI DEI 74 INDAGATI, LA PAURA DI FINIRE IN GABBIA A SAN VITTORE APRIREBBE DI COLPO LE VALVOLE DELLA MEMORIA - DA PARTE SUA, IL SINDACO BEPPE SALA, INDAGATO, INTASCATA LA SOLIDARIETÀ DA DESTRA E SINISTRA, HA RIPRESO A MACINARE ARROGANZA, E HA SPARATO TESTARDO E SPAVALDO: “LE DIMISSIONI NON AVREBBERO FATTO COMODO A NESSUNO…” – QUALCHE ANIMA PIA GLI RICORDI CHE L’USO SBARAZZINO DELL’URBANISTICA MENEGHINA È AVVENUTO SOTTO IL SUO NASONE... 

urbano cairo sigfrido ranucci la7 fiorenza sarzanini

DAGOREPORT - SIETE PRONTI? VIA! È PARTITA LA GRANDE CAMPAGNA ACQUISTI (A SINISTRA!) DI URBANO CAIRO - IL COLPACCIO SU CUI LAVORA URBANETTO: PORTARE A LA7 SIGFRIDO RANUCCI E L’INTERA SQUADRA DI “REPORT”, A CUI TELE-MELONI STA RENDENDO LA VITA IMPOSSIBILE - IL PROGETTO È GIÀ PRONTO: PRIMA SERATA DI LUNEDI', SECONDE SERATE CON "REPORT-LAB", COINVOLGENDO SITO, SOCIAL E L'EDITRICE SOLFERINO - MA NON FINISCE QUI: CAIRO VUOLE RIPOSIZIONARE IL “CORRIERE DELLA SERA”: ESSERE LA GAZZETTA DI FAZZOLARI NON PORTA ALL'EDICOLA NUOVI LETTORI, CHE PREFERISCONO L'ORIGINALE: "IL GIORNALE", "LIBERO", "LA VERITA'": MEGLIO RITORNARE AL CENTRO-SINISTRA. IN ARRIVO GIOVANI GIORNALISTI BEN DISTANTI DAL MELONISMO...

mara venier gabriele corsi

PERCHÉ GABRIELE CORSI HA MOLLATO “DOMENICA IN”? LA SUA PRESENZA AL FIANCO DI MARA VENIER ERA STATA FRETTOLOSAMENTE ANNUNCIATA DA ANGELO MELLONE, DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI RAI. E INVECE, SOLO DUE GIORNI FA, CORSI HA ANNUNCIATO DI ESSERSI TIRATO INDIETRO - COSA È SUCCESSO? LA RAI AVEVA TENTATO DI COMMISSARIARE LA "ZIA MARA", PIAZZANDOLE ACCANTO I "BADANTI" NEK E CORSI. MA L'ARZILLA 74ENNE, FORTE DI BUONI ASCOLTI, HA FATTO TERRA BRUCIATA AI SUOI DUE "VALLETTI", USANDO L’ARMA DA FINE DEL MONDO: “SE IO MOLLO AD AGOSTO CHI CI METTETE?". E COSÌ, UNA VOLTA VISTO IL SUO SPAZIO RIDOTTO A QUALCHE MINUTO DI UN QUIZ, IL CONDUTTORE SI È CHIAMATO FUORI (NEK ERA GIÀ SCAPPATO A "THE VOICE") - LA VENIER HA TENTATO DI DISSIPARE I DUBBI SULLE SUE “COLPE” POSTANDO UNA STORIA IN CUI SI INSINUAVA CHE CORSI AVESSE MOLLATO PER I SOLDI (POCHI). MA A SMENTIRE LA SUA VERSIONE È STATO IL MANAGEMENT DEL CONDUTTORE…

antonio spadaro papa leone xiv robert prevost

FLASH! – SPADARO DI FUOCO! IL GESUITA, ORFANO DI BERGOGLIO, , OGGI SU ''LA STAMPA”, SPACCIA COME SUA ''INTERVISTA INEDITA'' UNA VECCHIA CONVERSAZIONE PUBBLICA CHE L'ALLORA CARDINALE ROBERT FRANCIS PREVOST TENNE A NEW LENOX, IN ILLINOIS, IL 7 AGOSTO 2024 - IL GESUITA HA PRESO IL TESTO SBOBINATO E L’HA INFRAMEZZATO CON DOMANDE SUE: UN CAPOLAVORO DI AUTO-PROMOZIONE DEGNO DI UN VERO INFLUENCER... - LA PRECISAZIONE DELLA CASA EDITRICE EDB: "SOLLEVIAMO DA OGNI RESPONSABILITA' PADRE SPADARO CIRCA OGNI FRAINTENDIMENTO TRA LA STAMPA E LA CASA EDITRICE" - VIDEO

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)