allegri bonucci

ALLEGRI AL BIVIO – PER IL RINNOVO CON LA JUVE IL TECNICO CHIEDE 8 MILIONI E 3 ACQUISTI DA CHAMPIONS, IL PSG LO TENTA: PER MAX PRONTA UN’OFFERTA DA 10 MILIONI – BONUCCI AI SALUTI? SU INSTAGRAM IL DIFENSORE E’ SIBILLINO: RESTA L’ORGOGLIO DI AVER FATTO PARTE DI QUESTO GRUPPO –  RAGGIUNGERA’ CONTE AL CHELSEA?

allegri marottaallegri marotta

Alessandra Bocci per La Gazzetta dello Sport

 

Il viso sembra ancora più magro, tirato, ma è una stanchezza lucida quella che accompagna Massimiliano Allegri dentro la grande delusione. La partita con il Real Madrid non è stata un' occasione sbagliata, perché il Real è più forte e Allegri lascia il Millennium Stadium con la certezza di essere arrivato, con la sua squadra, al limite massimo.

 

Passa davanti ai giornalisti prima di salire sul pullman e si lascia andare a un rimprovero collettivo: per lui, avere catalogato la Juve come favorita contro gli spagnoli è un' assurdità, «una cosa folle». Non è arrabbiato, Allegri, casomai svuotato. Ma lucido e vago soltanto sul suo futuro. «E' da vedere». E via nel buio di una notte destinata ad analisi e dubbi da fugare.

 

JUVE REALJUVE REAL

DUBBI Difficile prendere sonno dopo una partita così. Allegri è un tipo realista, ma come tutti aveva accarezzato il pensiero di vincere, anche se appunto era consapevole del differente peso tecnico dei rivali. E questa è una delle cose che lo fanno pensare al futuro. «Resterò alla Juve e ci riproverò l' anno prossimo», ha detto davanti alle telecamere. Ma in tv le parole si raffreddano, non esiste il grigio, restano più impressi il bianco o il nero ed è meglio evitare di mostrarsi amletici troppo a lungo. Però Allegri è un uomo ambizioso e vuole essere attrezzato per fare l' ultimo salto, prima che la Champions sfuggente diventi un' ossessione per tutti.

 

A Torino sta bene, la Juve è un club che garantisce stabilità e i suoi collaboratori sono certi che alla fine l' allenatore livornese si lascerà convincere, rimarrà e abbandonerà il progetto di un anno sabbatico che nelle notti di cattivi pensieri va sempre bene. Però c' è da sedersi a un tavolo e discutere, come Allegri ha sempre dichiarato di dover fare a Champions conclusa. Il momento è arrivato, l' ultimo atto non è stato felice come la Juve sperava, ma restano da fare i conti per le prossime stagioni. Soldi dell' ingaggio, mercato, organizzazione degli obiettivi fra voglia di Champions e ristrutturazione di una squadra che ha bisogno sì di giovani per il lungo periodo, ma anche di elementi di peso se vuole davvero dare l' assalto alla coppa a breve termine. Bisognerà prendere una decisione: entro mercoledì il decisivo appuntamento con Marotta. Andare o restare? E soprattutto, restare come?

 

ALLEGRI FAMILYALLEGRI FAMILY

TEMPO Allegri adesso guadagna cinque milioni e mezzo. Il Psg gli fa la corte e gliene offre dieci. Dopo tre scudetti, coppe in Italia e due finali in Europa chiederà un ingaggio top: punta a una cifra intorno agli otto milioni più premi. Questo non è l' unico nodo da sciogliere, perché restare alla Juve è una ottima soluzione, però comporta anche dei rischi e pure su questo il tecnico sta ragionando. La squadra ha raggiunto ancora una volta un livello altissimo di risultati, ha fatto il pieno in Italia e ha sperato a lungo nel Triplete, consumandosi quasi nell' attesa di Cardiff: il rischio di una ripartenza lenta a questo punto è altissimo e non sempre le rincorse possono riuscire. La Juve era ripartita male dopo la finale persa a Berlino, poi aveva finito il campionato in gloria. Ma gli anni passano per i senatori, gli scudetti sono aumentati, la possibilità che la fame diminuisca con sei scudetti consecutivi in bacheca è altissimo. Neppure il settimo scudetto forse basterebbe a un ambiente ormai famelicamente orientato alla conquista della Champions League. Questa Juve ha cambiato atteggiamento in Europa, ha cambiato pelle sul piano tattico, ma per vincere ha bisogno di due o tre giocatori importanti, pronti subito. E questo è un altro dei tasti che Allegri terrà premuto con Agnelli e Marotta.

juventus fc vs real madrid yjuventus fc vs real madrid y

 

 

PROGRESSI Soldi in più, per se stesso, ma anche per un mercato di livello europeo: ottima idea ingaggiare giovani di grande prospettiva come Schick o Keita, però non sono questi i giocatori che possono aiutare la Juve a compiere l' ultimo step. Il caso Dybala aiuta a capire: Dybala è un talento e Allegri per lui ha avuto parole indulgenti nonostante la pessima prova di Cardiff, perché sa che bisogna passare da serate così per diventare top player.

ALLEGRI JUVE SCUDETTOALLEGRI JUVE SCUDETTO

 

Ma se non è riuscito a dare lo slancio giusto all' attacco della Juve lui che ha tanta qualità e che aveva già una stagione di Juve alle spalle, come può riuscirci chi è ancora più giovane e con esperienza internazionale ancora minore? La sfida per la prossima stagione è doppia: proseguire sulla strada del rinnovamento per mantenere alte le motivazioni e le energie da spendere in Italia, e insieme rafforzare sul piano della tecnica e della personalità, perché senza giocatori da Europa non si vince la Champions League.

 

Fra l' altro, con il nuovo sistema di gioco la panchina è diventata corta: non ci sono alternative di qualità e la finale di Cardiff ha messo a nudo il problema in maniera evidente. La dirigenza juventina non si è ancora posta il problema del rinnovo di Allegri perché tutta l' attenzione era rivolta a Cardiff, ma cominciare la prossima stagione con l' allenatore in scadenza di contratto e un progetto forte per l' Europa è impensabile. Il momento di decidere è arrivato. Per tutti.

BONUCCIBONUCCI

 

 

 

LA BBC VACILLA

 

D.Pis. per il Giornale

 

Allegri non ha perso tempo e ha mandato due messaggi: «Io resto» e «La società sa di cosa c' è bisogno». Però il primo passo è capire chi si presenterà in ritiro.

 

Ad esempio per Bonucci c' è forte la tentazione della Premier e un passaggio nel messaggio su Instagram post-finale di Champions League qualche dubbio sul suo futuro lo lascia: «Resta l' orgoglio di aver fatto parte di questo gruppo». Al passato. E se il centrale azzurro dovesse davvero dire addio, per la difesa sarebbe il momento della rifondazione perché se ne andrebbe il più futuribile della BBC visto che Barzagli e Chiellini sono abbondantemente oltre i trenta.

ALLEGRIALLEGRI

 

Il riscatto di Benatia e Rugani sempre in rampa di lancio potrebbero non bastare. Ma con i 128 milioni incassati dall' arrivo in finale di Champions, le prime mosse bianconere sul mercato sono state concentrate sul reparto avanzato che, complice la rivoluzione tattica di Allegri e gli infortuni, è sempre stato in emergenza.

 

Schick è già stato annunciato in bianconero dal presidente della Samp Ferrero, Keita in scadenza con la Lazio nel 2018 è l' altro nome che va per la maggiore e con il quale c' è già un accordo. Ma rinforzare questa Juve non è semplice e bisogna puntare in alto per farlo. Douglas Costa del Bayern è l' ideale per il 4-2-3-1 di Allegri. La via italiana si chiama Bernardeschi che non vuole rinnovare con la Fiorentina. C' è poi il discorso centrocampo che a Cardiff ha mostrato il fianco: per il salto di qualità si possono fare solo nomi alla Verratti, mentre Iniesta sarebbe il big in uscita dai top club che prova ad aggiungere esperienza e qualità per l' Europa. Per dare sostanza, invece, si pensa a Fabinho del Monaco.

ALLEGRIALLEGRI

 

Anche Dani Alves deve decidere se tentare un' altra volta di far vincere la Champions a Buffon oppure scegliere una meta più o meno esotica per firmare il suo ultimo faraonico contratto. Comunque per le corsie della difesa De Sciglio resta un candidato forte anche se il Milan preferirebbe non darlo alla Signora.

 

E tra i pali è arrivato il momento di pensare al dopo Buffon che nel 2018 potrebbe dire davvero basta. Con Neto che non sembra intenzionato a un altro anno da secondo ecco salire le quotazioni di Szczesny, nell' ultima stagione in prestito alla Roma dall' Arsenal, se si volesse un portiere già pronto. L' alternativa è un giovane al quale Gigi farebbe da chioccia: Alex Meret. Dalla difesa all' attacco serve più di qualcosa, è la verità per la Juve della batosta con il Real.DPis.

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