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L’EDITTO DI RE CARLO - ANCELOTTI: “RESTO FERMO UN ANNO E POI TORNO IN UN CLUB: NON E’ ANCORA IL MOMENTO PER LA NAZIONALE. LA CRISI DEL MILAN? MIHAJLOVIC DEVE FORMARE ANCORA IL GRUPPO. E POI CONTESTARE GALLIANI AL MILAN È COME CONTESTARE LA MADONNA…”

ANCELOTTIANCELOTTI

L’intervista di Alberto Costa a Carlo Ancelotti per il “Corriere della Sera”

 

Libero («Dopo l' operazione alla cervicale ora mi godo le vacanze: sto riscoprendo il piacere di sentirmi una persona normale»). Sereno («Ogni settimana mi diverto a scrivere per un sito cinese, Sina Sport: attualità, partite, campionati»). Nonno («Il 5 luglio è nato mio nipote Alessandro: non sono più un ragazzino, ho messo la testa a posto»).

 

All' improvviso Carlo Ancelotti riemerge dall' oblio («La mia ultima intervista esclusiva è stata quella di marzo a France Football») ma è pronto a rientrare nella penombra («Meno si parla e meno danni si fanno»). Ieri era a Londra per ritirare il premio alla carriera che gli ha consegnato l'Aspire Academy, non per incontrare Abramovich alle prese con uno Special One sempre meno speciale («Mourinho continuerà il suo lavoro, non credo che il Chelsea voglia cambiare. E comunque la mia idea resta quella di stare fermo un anno»). Libero, sereno, nonno e con una visione del calcio forse più easy «perché senza pressione si vive bene».

 

ancelotti berlusconi 4ancelotti berlusconi 4

Carlo Ancelotti, dove eravamo rimasti? Al Real Madrid che le ha detto: prego, si accomodi. Perché è successo?

«Perché non abbiamo vinto».

 

Non avete vinto che cosa?

«Il campionato o la Coppa dei Campioni. La filosofia del Real è questa».

 

Quindi lei è stato bocciato perché l' anno scorso ha conquistato soltanto il Mondiale per club e la Supercoppa di Spagna?

«Si, mi hanno bocciato per questo».

 

Ma la Decima, la Coppa dei Campioni vinta la stagione precedente, non avrebbe dovuto garantirle una sorta di immunità?

«La Decima mi ha garantito il posto per l'anno successivo».

 

ancelotti berlusconi 3ancelotti berlusconi 3

Dica la verità: con Florentino Perez, il presidente del Real, non ha funzionato.

«Con Florentino c'è sempre stato un rapporto di rispetto. Come con tutti i presidenti. Firmando per il Real sapevo che se non avessi vinto avrei dovuto mollare. Poteva durare un mese, un anno, tre o cinque anni. Il Real è così».

 

E dopo l'addio al Real è arrivato Galliani...Qual è la storia di quel corteggiamento?

«Quando ha saputo che non sarei rimasto a Madrid, Galliani è venuto a sondare il terreno.

Si è presentato con tutto il suo affetto nei miei confronti ma io gli ho detto subito: no grazie».

 

Però lui non ha mollato la presa.

«Abbiamo trascorso bei giorni. Galliani è piacevole e brillante. Ma dopo due anni di Real ero senza energie. Il Real è molto dispendioso».

 

allegri e ancelotti.allegri e ancelotti.

Per convincerla a tornare al Milan le ha offerto la luna?

«Quale luna? Di soldi non abbiamo nemmeno parlato. Comunque fosse stato un altro momento sarei tornato».

 

Così dal leggendario buonsenso di Ancelotti si è finiti alla grinta di Mihajlovic.

«Uno di carattere, con una buona esperienza in Italia».

 

Però lo scorso anno si è fatto rimontare 11 punti dal Genoa nelle ultime 10 giornate...

«Ma la Samp ha giocato comunque bene».

 

Lei avrebbe speso 45 milioni per Romagnoli e Bertolacci?

«Romagnoli lo volevano tutti, non solo il Milan. Così il prezzo è salito».

 

E Bertolacci?

ancelottiancelotti

«A essere sincero non lo conosco».

 

Mihajlovic sta facendo peggio di Inzaghi. Che cosa non funziona?

«A occhio e croce quello che manca, come diceva il vecchio e saggio presidente del Catania Massimino, è l' amalgama. Ma non bisogna perdere fiducia, bisogna insistere. Al Milan sta capitando quello che è successo alla Juve che dopo essere arrivata alla finale di Champions naviga in retrovia. Bisogna dare tempo agli allenatori».

 

Che cosa ci dice del fallimento di Seedorf e di Inzaghi, due dei suoi ragazzi? Il Milan ha bruciato entrambi.

«Il Pantera e Pippo non sono stati bruciati dal Milan ma dai risultati».

 

Ha saputo? Galliani è finito nel bel mezzo della contestazione.

«La gente ha la memoria corta. Contestare Galliani al Milan è come contestare la Madonna. Per me resta il dirigente più bravo in Italia».

cristiano ronaldo ancelotticristiano ronaldo ancelotti

 

Come si spiega la falsa partenza della Juve?

«Con il fatto che sono partiti tre giocatori importanti come Pirlo, Tevez e Vidal e che i nuovi si devono inserire».

 

L' addio di Pirlo quanto può avere inciso?

«È molto difficile sostituire uno come Andrea. Però l'età alla fine ti condanna e la Juve deve trovare un' alternativa. Penso che Allegri la cercherà tra Hernanes e Marchisio».

 

A Vancouver lei ha incontrato Pirlo: come lo ha trovato?

«È molto contento. Si trova bene a New York. Lo trattano con i guanti: pensi che lui, Lampard e David Villa viaggiano in business mentre tutti gli altri sono in economy» (ride divertito).

Carlo Ancelotti e Mariann Barrena McClay Carlo Ancelotti e Mariann Barrena McClay

 

Nella Juve va a mille il giovane Morata che lei, al Real, lasciò partire.

«Il ragazzo aveva mostrato qualità anche al Real. Solo che con Bale, Benzema e Ronaldo, aveva bisogno di giocare di più».

 

Tornerà a Madrid?

«Per me resta a Torino».

 

La Fiorentina in testa al campionato. È questa la vera sorpresa?

«Di sicuro. A Firenze sono stati bravi a puntare su Paulo Sousa per sostituire Montella.

L'anno scorso con il Real abbiamo affrontato il Basilea nel girone di qualificazione di Champions: devo dire che giocava molto bene».

 

Tra Inter, Roma e Napoli chi vede in pole?

«Credo che la Roma sia quella con più credenziali. L' Inter ha cambiato molto mentre il Napoli con il nuovo allenatore ha modificato lo stile di gioco. Comunque ora c' è incertezza. Fino all' anno scorso c' era la Juve e al 90 per cento sapevi in anticipo chi avrebbe vinto lo scudetto».

guardiola ancelotti guardiola ancelotti

 

Dove allenerà Carlo Ancelotti scaduto il suo anno sabbatico?

«Quello che so per certo è che allenerò una squadra di club».

 

Niente Nazionale?

ancelotti carloancelotti carlo

«Non è ancora il momento».

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