marco pantani

ASCESA E CADUTA DEL “PIRATA” - VERO CHE PANTANI NON È MAI STATO TROVATO POSITIVO A UN CONTROLLO? VERO CHE ANCHE SENZA DOPING SAREBBE STATO IL PIÙ FORTE SCALATORE AL MONDO, FORSE DI SEMPRE? VERO CHE È STATO UCCISO MORALMENTE DA UN COMPLOTTO A MADONNA DI CAMPIGLIO NEL 1999 E POI SOPPRESSO FISICAMENTE (ALTRO CHE SUICIDIO) A RIMINI NEL 2004? - DUBBI E MISTERI SU UN “FENOMENO” A 50 ANNI DALLA NASCITA - VIDEO DELLE IMPRESE PIU' BELLE

 

Marco Bonarrigo per il “Corriere della Sera”

pantani

 

Sono quattro le questioni sulla tragica parabola esistenziale e sportiva di Marco Pantani cui ancora oggi - a 50 anni dalla nascita - si fatica a rispondere lucidamente, storditi dalle risse tra colpevolisti e innocentisti. Vero che Pantani non è mai stato trovato positivo a un controllo? Vero che anche senza doping sarebbe stato comunque il più forte scalatore al mondo, forse di sempre? Vero che il Pirata è stato ucciso moralmente da un complotto a Madonna di Campiglio nel 1999 e poi soppresso fisicamente (altro che suicidio) a Rimini nel 2004?

 

pantani

Vero, Marco non è mai risultato positivo a un controllo. Ma la sua prossimità col doping è incontestabile. Lo dicono i file ematici dell' Università di Ferrara (dominus Francesco Conconi) dove Pantani si recò regolarmente dal 1992 al 1996.

 

Registrati a suo nome o sotto pseudonimo (Panzani, Panti, Ponti, Padovani...) indicano un ematocrito (la parte solida del sangue) impazzito che oscillava dal 41 al 56% e coincidenza tra grandi risultati ottenuti e valori elevatissimi. All' ospedale delle Molinette, dopo l' incidente della Milano-Torino 1995, un folle 60,1% costrinse i medici a somministrargli litri di diluente per scongiurare una trombosi.

 

MARCO PANTANI VINCE IL TOUR DE FRANCE

Nel 2000 Pasquale Bellotti, responsabile scientifico Coni, cercando inutilmente di bloccarne la convocazione ai Giochi scrisse: «Il quadro ematologico di Pantani è estremamente preoccupante. Il regolamento attuale non ci consente di bloccarlo, ma 3 dei 5 parametri sono fortemente alterati e pongono a rischio la sua salute». Nel processo di Trento il giudice ritenne l' assunzione di epo del 1999 ampiamente dimostrata ma assolse l' atleta perché all' epoca il doping non era reato.

 

In un decennio (1990-2000) di doping folle e disperato, come distinguere asini taroccati da cavalli di razza? Che Marco Pantani fosse un fuoriclasse lo dimostrano sette fogli di carta millimetrata custoditi a Forlì da Giuseppe Roncucci.

marco pantani

 

Nel settembre 1989, quando l' atleta di certo non era «trattato», lo stimato tecnico romagnolo lo sottopose a test: «Lo feci pedalare su una cyclette speciale per misurarne la "cilindrata". Dicevano che era un talento, considerati età (19 anni) e peso piuma (56 chili), immaginavo arrivasse a 300 watt. Mollò a 410.Ripetemmo il test altre sei volte in due anni: stessi risultati. Un fenomeno assoluto».

 

marco pantani bagno

L' episodio chiave della carriera di Pantani fu l' espulsione dal Giro d' Italia 1999, il 5 giugno a Madonna di Campiglio, quando in un controllo il suo ematocrito (52,5%) superò la soglia del 50% stabilita per frenare il doping ematico.

 

marco pantani cadavere

Sull' ipotesi di un complotto (bookmaker, la mafia o chi per essa) per far fuori il Pirata si discute ancora. La Guardia di Finanza congelò le prove esibite al processo penale di Trento, sviluppato in maniera esemplare. Nessun perito smontò attendibilità del test e i suoi risultati. Il doping ematico era così diffuso che Pantani, come quasi tutti i corridori, viaggiava con una centrifuga per analizzarsi il sangue e non superare le soglie.

marco pantani

 

Scatenate da un' indagine di polizia superficiale, le tante incongruenze sul decesso di Marco Pantani - stanza D5 del Residence Le Rose di Rimini, 14 febbraio 2004 - generano ancora una ridda di ipotesi sulla sua morte. L' unica causa provata è però l' overdose di eroina, compatibile con le prove raccolte e la dipendenza ormai all' ultimo stadio di Marco. Nessuna ricostruzione alternativa (come l' ingestione forzata della polvere bianca) risulta plausibile e un movente attendibile per un omicidio non è mai stato trovato.

la stanza di marco pantani in hotella stanza di marco pantani in hotelpantani, 10 anni dalla morte del pirata 6

 

pantani, 10 anni dalla morte del pirata 7pantani, 10 anni dalla morte del pirata 8MARCO PANTANI MARCO PANTANI A MADONNA DI CAMPIGLIO CON I CARABINIERI DOPO LA SQUALIFICA AL GIRO DEL MARCO PANTANI AL TOUR DE FRANCE pantani, 10 anni dalla morte del pirata 1pantani, 10 anni dalla morte del pirata 15pantani, 10 anni dalla morte del pirata 10pantani, 10 anni dalla morte del pirata 12pantani, 10 anni dalla morte del pirata 16pantani, 10 anni dalla morte del pirata 2pantani, 10 anni dalla morte del pirata 9pantani, 10 anni dalla morte del pirata 3TONINA PANTANIPantani mollicatonina pantani 2tonina pantaniMarco PantaniChristine Jonsson PANTANI

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”