pep guardiola simone inzaghi inter manchester city

COME FERMARE LA CORAZZATA DI GUARDIOLA? - GUAI A PENSARE CHE IL CITY SIA SOLO HAALAND: TRA LE FILE DEI CITIZENS CI SONO MOLTI GIOCATORI IN GRADO DI FARE MALE - SIMONE INZAGHI HA RIVELATO: "DOVREMO ESSERE BRAVI A TOGLIERE LORO UN PO’ DI POSSESSO PALLA" - PAOLO DI CANIO: "L’INTER DEVE RIUSCIRE A PORTARE AVANTI UNA SITUAZIONE DI EQUILIBRIO: A QUEL PUNTO POTREBBE ENTRARE IN CAMPO LA PAURA DEL FALLIMENTO CHE..."

1. INTER, ASSALTO ALLA FORTEZZA

Estratto dell'articolo di Paolo Tomaselli per il Corriere della Sera

 

simone inzaghi guardiola

[…] sul campo bellissimo dell’Ataturk potrebbe essere prima di tutto una questione di spazio, oltre che di tempo e ritmo. Da una parte c’è il City, la squadra che recupera palla e ricomincia l’azione più distante dalla propria porta di tutta la Champions (47,8 metri). Dall’altra, c’è l’esatto opposto, ovvero l’Inter che aggredisce e riparte più bassa di chiunque altro: 38,4 metri. In questi 9,6 metri di differenza nel cuore del campo c’è il tesoro di questa Coppa, che l’Inter deve provare a conquistare.

 

simone inzaghi inter milan euroderby 3

[…] Haaland non segna da 4 partite, il digiuno più lungo, ma ha fatto 52 gol in 52 gare, 12 dei quali in Champions, 1 ogni 63’. Da aprile solo in due hanno partecipato a più azioni vincenti (gol o assist) del norvegese, fermo a 14 (10 più 4). E si chiamano Lautaro (11 più 4) e Lukaku (9 più 5). Il belga però non è mai partito titolare in 12 notti di Champions. E tutto lascia pensare che non lo farà nemmeno domani. «Dovremo essere bravi a togliere loro un po’ di possesso» ha detto Inzaghi.

SIMONE INZAGHI

 

Per farlo, potrebbe rilanciare Mkhytarian titolare dopo 20 giorni, a discapito di Brozovic, riportando Calhanoglu in regia. Un altro rischio, ma tutto si tiene nei piani del tecnico, che vuole un’Inter più mobile, con o senza pallone, per dare meno riferimenti e tenere la palla il tempo necessario per cercare il pertugio giusto: Calhanoglu e Dzeko assicurano più mobilità, tecnica e fantasia. Lukaku e Brozovic – titolari aggiunti – sono armi improprie dopo un’ora per spingere più in verticale. […]

simone inzaghi

 

La «guardiolata» di marzo è stata spostare il difensore centrale Stones in mediana, […] Con Stones però finora il City non ha mai perso: è sicuro con la palla tra i piedi, rapido e duro nel recuperarla. Nel 3-2-4-1 del City, accanto a lui c’è Rodri, il computer di bordo: fin qui ha effettuato 681 passaggi sotto pressione, più di lui solo Verratti, con una precisione del 91,3 %. Davanti a questi due fenomeni, a formare un quadrato magico ci sono due trequartisti micidiali come Gundogan e De Bruyne. Sull’ala destra c’è Bernardo Silva, sulla sinistra Grealish, l’uomo che da solo ha corso con la palla tra i piedi più chilometri (3,2) dei due interisti migliori, Barella e Bastoni (2,7 messi insieme).

simone inzaghi

 

È dagli esterni che arriva la maggior parte dei rifornimenti per Haaland. Ed è sugli esterni che l’Inter può far male, con i ripiegamenti difensivi e le fughe in avanti: in fin dei conti Dimarco ha 5 assist, uno in meno di De Bruyne. Per arrivarci bisogna conquistare palla con il pressing, che non è l’arte prediletta dall’Inter. La missione è non abbassarsi mai troppo, anche se il City non ama le difese a tre (ultimo k.o. col Tottenham di Conte). Inzaghi vuole una squadra corta, che tolga profondità allo squalo norvegese. Un’Inter equilibrata, coraggiosa e consapevole dei rischi senza essere passiva […]

 

2. L'ULTIMA INVENZIONE DELL' "ALCHIMISTA" GUARDIOLA: COSÌ IL MANCHESTER CITY INCANTA CON LA RISCOPERTA DEL "SISTEMA"

Estratto dell'articolo di Silvia Scotti per www.repubblica.it

 

pep guardiola 1

A volte per vedere il futuro bisogna guardare al passato. A cose di un secolo fa, e non è un modo di dire. Le idee visionarie di Guardiola rimandano a un calcio che non parlava ancora di moduli, figuriamoci di sistemi di gioco, […] “Perché l’unica regola che è sempre esistita è il fuorigioco”, spiega Paolo Di Canio che ha alle spalle un importante passato da calciatore in Premier League e che oggi la racconta con impareggiabile passione in tv su Sky[…]

 

pep guardiola 2

Guardiola, […], “è un genio alchimista  - lo esalta Di Canio - e sa manipolare i giocatori  ed è riuscito ad adattare il sistema alle sue idee. Il suo City oggi è l’eccellenza assoluta, lui ha migliorato tutta la squadra: è la sua dote più grande”. Eccellenza sì, anche per Stramaccioni: “Non so se il numero uno, ma un numero uno. Ha già cambiato il calcio, come fece Sacchi negli anni del Milan[…] Ai giocatori spiega i movimenti che devono fare anche durante un fallo laterale. E lo fa rosso in viso e con la vena di fuori. Ha portato nell’era moderna l’idea del possesso palla ossessivo, del fraseggio veloce, dell’entrare in porta con il pallone. Lui è un innovatore, a volte per imitarlo il suo calcio viene esasperato o copiato male. Perché per fare quel gioco devi avere calciatori di qualità”.

 

PEP GUARDIOLA E ERLING HAALAND

[…] con il Bayern Monaco prima, con il Manchester City ora, ha abbandonato il tiki-taka: “È vero che ha la fortuna di avere alle spalle un club che gli dà tutto, che non ha bisogno di farsi i conti. Ma lui è un genio, è un arrogante e  - consentitemi -  un paraculo. Usa la sua classe, l’eleganza, la diplomazia per piacere a tutti. A volte, quando fa complimenti a tutti, è anche stucchevole: dall’Atalanta a De Zerbi. È un finto umile. Ma quando ha scelto un giocatore come Haaland, il miglior centravanti al mondo, paradossalmente ha fatto un atto di umiltà. A lui bastavano le sue idee per vincere, non aveva bisogno del centravanti grosso, figuriamoci del più forte”.

pep guardiola

 

Con giocatori così non esistono alternative. Ma sulla carta non si vincono le coppe: “Se non vincerà la Champions avrà fallito – il giudizio lapidario di Di Canio -  Non sarà un semplice insuccesso. Sarà giudicato da questo. Ha una squadra devastante, una delle più forti della storia […], l’Inter non può neanche sognare la rosa del City”. Stramaccioni riflette anche sul periodo storico: “Sette anni. Guardiola ha potuto plasmare la sua squadra a sua immagine e somiglianza. Anni in cui ha vinto e perso, ma ha soprattutto superato sconfitte dolorose. Per sfortuna dell’Inter il City sembra all’apice di un percorso”.

 

pep guardiola

Sembra quasi una partita senza storia, ma la storia inizierà solo al fischio finale: “Si pensi alla semifinale con il Real - riflette Di Canio - Il City è abituato a giocare a una temperatura di 8-10 gradi. A Istanbul, con 30-32 grandi, umidità altissima, potrebbe essere meno devastante di quello che è in casa. L’Inter deve riuscire  a portare avanti una situazione di equilibrio: a quel punto potrebbero entrare in campo la paura del fallimento che assale chi si sente obbligato a vincere, l’individualismo dei campioni che vorranno fare da soli e la tensione nei muscoli, con le gambe che si svuotano. Se fosse una partita di campionato direi che il pronostico è 80-20 per il City, ma in una finale così dico 60-40”. Perché per sperare nel futuro, non bisogna sempre guardare al passato. E, in questo caso, neanche al presente.

 

 

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…