
IL "CONDOR" GALLIANI TORNA AL SUO "NIDO"? - L'EX AD DEL MILAN POTREBBE TORNARE TRA I ROSSONERI (DOVE FINALMENTE CI SAREBBE QUALCUNO CHE CAPISCE DI PALLONE) - IL SUO RUOLO SARÀ QUELLO DI SUPER-CONSULENTE, VISTA L'ESPERIENZA TRENTENNALE E I 29 TROFEI VINTI CON BERLUSCONI - ORA GALLIANI E' AD DEL MONZA, RETROCESSO IN SERIE B: LA FAMIGLIA BERLUSCONI, HA INTENZIONE DI VENDERE AL FONDO AMERICANO BECKETT LAYNE VENTURES - L'INCONTRO TRA GALLIANI E CARDINALE SULLO YACHT DI BRIATORE...
Estratto dell'articolo di Monica Colombo per il “Corriere della Sera”
FOTO GALLIANI BARBARA BERLUSCONI
A otto anni dal closing con i cinesi rappresentati dal misterioso Yonghong Li, il ritorno di Adriano Galliani al Milan è più di una suggestione, meno di una granitica certezza. Un’ipotesi clamorosa suggerita da Ibrahimovic a Gerry Cardinale e destinata a diventare realtà a una sola condizione: il 9 settembre il fondo americano Beckett Layne Ventures, che il 1 luglio ha siglato con Fininvest il signing per il passaggio dell’80% delle quote del Monza, dovrà completare l’acquisizione versando i 21 milioni necessari per il closing.
BERLUSCONI MIHAJLOVIC GALLIANI
Considerando la prudenza che circola in Brianza, dove già si è rimasti scottati in passato dall’interesse di investitori che, alla pubblicità non hanno fatto seguire i bonifici, il lieto fine non è scontato. Se invece accadesse, da quel momento, Galliani sarebbe un uomo libero. Del resto se, fino a poche settimane fa, il suo futuro per un anno ancora sembrava legato a doppio filo a quello del club ora retrocesso in B, nel corso dell’ultimo mese lo scenario è mutato.
Fininvest, inizialmente propensa a lasciare nel board del Monza un proprio rappresentante a tutela del 20% di quote fino alla cessione del pacchetto azionario completo previsto per il luglio del 2026, ha poi cambiato idea. Poco male. Galliani, l’amministratore delegato dei 29 trofei in 31 anni dell’epopea berlusconiana al Milan, non è uomo che cerca lo scivolo per la pensione anticipata. Le prime voci di un suo ricongiungimento con il Diavolo risalgono a metà luglio, quando era negli States per assistere alla finale del Mondiale per club.
L’idea pazza dell’estate diventa qualcosa di più concreto nel week end successivo quando il manager viene ospitato sullo yacht di Flavio Briatore in Costa Azzurra: a bordo della stessa barca c’è Cardinale, il numero uno di RedBird, determinato a iniziare un nuovo ciclo con il Milan, dopo il fallimentare ottavo posto dello scorso anno. [...]
Zlatan che chiama Galliani “capo”, per quanto risulti mediaticamente poco presente nelle vicende del club, ha avuto un ruolo fondamentale nell’operazione nostalgia suggerendo a Cardinale l’ingaggio dell’attuale ad del Monza. Lo storico braccio destro non entrerebbe nell’organigramma del club e non andrebbe a sostituire l’inamovibile presidente Paolo Scaroni. Quest’ultimo infatti non solo si occupa del dossier stadio, di vitale importanza per il Milan e la sua proprietà, ma nel febbraio del 2024 è stato nominato presidente di RedBird International.
Dunque con quali compiti si occuperebbe del Milan? Sarebbe una sorta di super consulente, con una sfera di competenza amplissima. Spazierebbe dai rapporti con le istituzioni — ha propiziato l’elezione di Simonelli alla Lega di A, esce a cena con Gravina nelle sere delle trasferte romane per la politica), alle relazioni diplomatiche con i grandi club (di recente è stato invitato da Florentino Perez a tenere un discorso agli studenti dell’Escuela Universitaria del Real Madrid — , per finire ai colloqui con i super agenti. [...]
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