mister li fassone

DIAVOLO DI UN FAIR PLAY FINANZIARIO! OGGI L’UDIENZA A NYON, L’AD FASSONE PER 2 ORE CON IL COLLEGIO GIUDICANTE DELL’UEFA: IL MILAN RISCHIA L’ESCLUSIONE DALLE COPPE – ANSIA PER LA SENTENZA ATTESA NEL FINE-SETTIMANA - LA CARTA TAS – E MISTER LI E’ PRONTO A GIOCARE IL JOLLY DEL SOCIO DI MINORANZA

Alessandra Gozzini per la Gazzetta dello Sport

fassone

 

Si giocherà alle nove (del mattino) la più importante gara europea della stagione. Il Milan è atteso sul campo dell' Uefa, un palazzo con ampie vetrate in Route de Geneve 46, Nyon. Qui aspettano la squadra rossonera che già ieri sera si era stabilita a Ginevra: in prima fila l' a.d.Marco Fassone e Roberto Cappelli, responsabile del pool di legali incaricato di argomentare la difesa milanista. E ancora - fa sapere il club - il resto della delegazione sarà composto dalla Chief Financial Officer Valentina Montanari e dall' avvocato Andrea Aiello.

 

LE PARTI L' avversario, cioè l' accusa, gioca in casa: è l' Uefa stessa. Gli arbitri sono i cinque giudici della camera investigativa del CFBC, l' organo di controllo finanziario dei club.

 

La partita, o meglio l' audizione, potrà durare novanta minuti, o la metà, oppure comprendere anche i tempi supplementari: dipenderà dalla quantità di domande che i giudici vorranno rivolgere alle parti, dal dibattito che si svilupperà e dagli approfondimenti che verranno richiesti.

mister li fassone

 

Al primo intervento dell' Uefa seguirà l' esposizione della memoria difensiva della controparte affidata a Cappelli.

 

Terza fase: il confronto in aula. La posta in palio è altissima: è come se in una sola sfida il Milan si giocasse la possibilità di essere protagonista in altre trasferte internazionali. I rossoneri devono rimontare un doppio svantaggio e, anche per questo, continua a filtrare un netto pessimismo sul verdetto che verrà emesso tra giovedì e venerdì: il 15 dicembre scorso l' Uefa segnò il primo punto quando al club venne negata la possibilità di accedere al Voluntary agreement; in più, a maggio e in contropiede l' Uefa ha orientato la corte verso il no al Settlement, cioè al patteggiamento della pena.

In entrambi i casi l' avversario aveva sfruttato una debolezza difensiva rossonera: nei dispostivi delle due sentenze si faceva riferimento all' incertezza intorno alla figura di Mr.Li e al nodo rifinanziamento.

 

Il club aveva già tentato di reagire: se la società era finita sotto osservazione svizzera era perché la precedente proprietà, e non quella cinese che fa capo a Yonghong, aveva violato i paletti del Financial Fair Play. E sì, la nuova proprietà si era esposta con un ricchissimo mercato estivo ma aveva anche, contemporaneamente, aumentato il valore patrimoniale del gruppo.

 

fassone esce dallo studio legale gattai minoli agostinelli

TATTICA Oggi la squadra ha una tattica più sofisticata anche se rinuncia all' asso da calare. Le disposizioni sono state riviste e ritoccate durante una riunione fiume avvenuta ieri pomeriggio, mentre l' asso che non verrà calato è il nuovo socio. Il dossier difensivo è articolato in 25 pagine e punta l' attenzione sul club: se intorno a Mr. Li non si è dissolto l' alone di mistero, personale e patrimoniale, il Milan ha conti chiari e di immediata lettura.

 

Se Yonghong resta indecifrabile, la società ha invece numeri e bilanci trasparenti. E alla commissione giudicante si chiederà di valutare i prospetti rossoneri e non quelli di chi è al vertice. Inoltre, lasciando un attimo in stand-by l' operazione partnership, il Milan punterà ancora forte sul sostegno di Elliott. Il fondo americano, che con l' ingresso di un nuovo comproprietario è destinato a uscire di scena, è intanto il garante - in forma scritta e documentata - della continuità aziendale rossonera: gli americani si sono già detti (e hanno messo per iscritto) disposti a subentrare a Li qualora l' attuale proprietario non si sentisse più in grado di onorare l' investimento.

 

SCENARI Ma, come detto, non dovrebbe bastare: la sentenza, con l' esclusione dalle competizioni internazionali, sembra compromessa. Motivo per cui ieri sera si sono scatenati anche i social: il profilo Twitter dell' Uefa è stato taggato in una serie di post in cui i milanisti chiedevano #respect, rispetto. Se il verdetto non fosse soddisfacente il Milan opterebbe per l' appello al Tas: il ricorso verrebbe presentato entro 7-10 giorni dalla lettura delle motivazioni, con la nuova sentenza prevista per i primi di luglio. Non è dunque uno spareggio da dentro o fuori: è probabile un secondo tempo del match, sempre in trasferta ma a Losanna. Per questo, quello di oggi, sarà solo il fischio d' inizio.

 

gattuso mirabelli fassone

 

 

 

2. MR. LI E IL SOCIO DI MINORANZA IL JOLLY SAREBBE USATO A LOSANNA

Da gazzetta.it

 

Fatti, non parole. Ecco - semplicemente spiegato - il motivo per cui l' argomento nuovo socio non sarà oggetto di dibattito questa mattina a Nyon. Il Milan non ha fatto in tempo a produrre un agreement scritto di futura partecipazione nelle quote societarie, dunque eviterà anche il discorso davanti all' Adjudicatory Chamber. Niente fatti, ma molte parole: la trattativa con il nuovo partner procede spedita e - rispettando i tempi - potrebbe essere definita entro la fine del mese o già qualche giorno prima.

 

mister li

Le discussioni procedono serrate e i contatti hanno ormai prodotto un affare in via di definizione anche se non ancora una proposta vincolante. In un dossier difensivo devono però entrare fatti certi e documentati, eventualità che tempi e logistica hanno negato. Ecco perché il Milan è stato (per ora) costretto a rinunciare al suo asso nella manica. Nelle precedenti motivazioni della Camera Investigativa (sia quella che aveva negato il Voluntary, sia quella che si era opposta al Settlement) figurava l' incertezza intorno al proprietario del club, Mr. Li.

 

Un attestato di futura partnership con un comproprietario noto ed economicamente solido - come sarà l' imprenditore, ora coperto dal massimo riserbo, che entrerà nel club - avrebbe probabilmente sensibilizzato la corte. Anche perché il futuro investitore entrerà con quote di minoranza per poi rilevare la maggioranza entro un tempo prestabilito. E' una possibilità che il Milan si giocherà invece nel sempre più probabile appello al Tas di Losanna, da argomentare entro la fine del mese dunque in tempo utile perché anche il nuovo socio si sia formalmente presentato. Per questo step, dovesse effettivamente concretizzarsi, il Milan confida di avere così a disposizione una carta a sorpresa che possa infine inclinare la commissioni alla clemenza. Non solo: il nuovo socio immetterà liquidità decisiva per rifinanziamento e mercato.

fassone-li

 

TRATTATIVA Nessun passo indietro dunque da parte di chi è interessato a rilevare una porzione di quote. L' affare procede e in una decina di giorni il Milan potrebbe di nuovo cambiare volto. Se il club non diverrà americano con Elliott (creditore del prestito di 303 milioni di euro necessari nell' aprile 2017 all' acquisizione cinese del club) potrebbe farlo sotto la stessa bandiera con il partner che Mr. Li ha ormai individuato e con cui ha trattato, attraverso legali e advisor, nella recente trasferta milanese.

Ultimi Dagoreport

matteo salvini luca zaia giorgia meloni

DAGOREPORT – COSA SI SONO DETTI GIORGIA MELONI E LUCA ZAIA NELL'INCONTRO A PALAZZO CHIGI, TRE SETTIMANE FA? - TOLTA SUBITO DI MEZZO L'IDEA (DI SALVINI) DI UN POSTO DI MINISTRO, LA DUCETTA HA PROVATO A CONVINCERE IL “DOGE” A PRESENTARE UNA SUA LISTA ALLE REGIONALI IN VENETO MA APPOGGIANDO IL CANDIDATO DEL CENTRODESTRA (ANCORA DA INDIVIDUARE) - MA TRA UNA CHIACCHIERA E L'ALTRA, MELONI HA FATTO CAPIRE CHE CONSIDERA ZAIA IL MIGLIOR LEADER POSSIBILE DELLA LEGA, AL POSTO DI UN SALVINI OSTAGGIO DELLE MATTANE DI VANNACCI – UN CAMBIO DI VERTICE NEL CARROCCIO EVOCATO NELLA SPERANZA CHE IL GOVERNATORE ABBOCCHI ALL’AMO...

elly schlein giorgia meloni beppe sala ignazio la russa maurizio lupi marcello viola

DAGOREPORT - NESSUNO VUOLE LE DIMISSIONI DI BEPPE SALA: DA SINISTRA A DESTRA, NESSUN PARTITO HA PRONTO UN CANDIDATO E TRA POCHI MESI A MILANO COMINCIANO LE OLIMPIADI MILANO-CORTINA – MA SALA VUOLE MANIFESTARE ALL'OPINIONE PUBBLICA UNO SCATTO DI DIGNITÀ, UN GRIDO DI ONESTÀ, UNA REAZIONE D'ORGOGLIO CHE NON LO FACCIA SEMBRARE  ''LU CIUCCIO 'MIEZZO A LI SUONI'' - L’UNICO A CHIEDERE IL PASSO INDIETRO DEL SINDACO È IGNAZIO LA RUSSA, CHE INVECE UN CANDIDATO CE L’HA ECCOME: MAURIZIO LUPI. METTENDO SOTTO LA SUA ALA IL PARTITO DI LUPI, "NOI MODERATI", ‘GNAZIO SOGNA IL FILOTTO: CONQUISTARE SUBITO IL COMUNE DI MILANO E NEL 2028 LA REGIONE LOMBARDIA – MOLTO DELL’INCHIESTA SULL’URBANISTICA DIPENDERÀ DALLA DECISIONE DEL GIP, PREVISTA PER MERCOLEDI': SE IL GIUDICE NON ACCOGLIERÀ LE RICHIESTE DEI PM (CARCERE O DOMICILIARI PER GLI INDAGATI), LA BUFERA PERDERÀ FORZA. VICEVERSA…

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VACANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO ASSOLUTO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIM, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO + FILM

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER?