roma lazio

CAPITALE NEL PALLONE – UN DOCUMENTO DEL PREFETTO DI ROMA DEL 1927 APRE LO SCONTRO NELLE RADIO TRA GIALLOROSSI E LAZIALI - GLI AQUILOTTI ESULTANO: "SIETE NATI IN SERIE B" – I ROMANISTI RISPONDONO: "SIETE SFIGATI E FATE GLI ANTIQUARI PER SOPRAVVIVERE" – INTANTO L’OLIMPICO RESTA DESERTO

Luigi Salomone per Il Tempo

 

LOTITO PALLOTTALOTITO PALLOTTA

La notizia fara discutere. I romanisti si infurieranno, i laziali sorrideranno. Storia vecchia, libri ingialliti ma la realta e in un documento del 31 maggio 1927 scoperto dal «Centro Studi Nove Gennaio Millenovecento». La relazione del Prefetto di Roma certifica la retrocessione di Fortitudo e Alba, costole della futura Roma e la supremazia della Lazio in citta. Giallorossi nati in serie B e poi ripescati solo grazie all’allargamento della Prima Divisione.

 

Il documento portato alla luce dal «Centro Studi Nove Gennaio Millenovecento» fotografa il calcio della capitale a pochi mesi dalla fondazione della Roma nel 1927, precisamente il 31 maggio. Si tratta di una relazione del Prefetto della Provincia di Roma, su richiesta del Governatore della città che riassume la situazione delle squadre proprio nel periodo in cui il generale Vaccaro, gerarca fascista considerato un eroe dai laziali, impedì la fusione con i nascenti giallorossi (ieri il club biancoceleste ha celebrato sul sito l’anniversario della sua nascita nel 1892).

 

Il prezioso carteggio fa parte della corrispondenza intercorsa tra il Comune e la Lazio, in relazione all’interesse di quest’ultima a rilevare l'adiacente campo di gioco del Roman alla Rondinella, al fine di poter finalmente costruire un impianto più grande e confortevole, in grado di ospitare anche le partite internazionali (insomma già a quei tempi c’era un problema stadi a Roma proprio come ora).

 

lotito pallotta foto mezzelani gmt lotito pallotta foto mezzelani gmt

Il Prefetto, nella sua disamina, esordisce lamentando in primo luogo la presenza nella capitale di «troppe società di Calcio». Continua sottolineando la circostanza che la Fortitudo Pro Roma e l’Alba, «a seguito degli insuccessi ottenuti durante l’anno calcistico, sono state retrocesse alla Prima Divisione», mentre «la Società Sportiva Lazio, presentatasi al girone del Torneo di Prima Divisione Nazionale, con una squadra modesta, ma disciplinata e animata da vera passione sportiva, seguita con interesse e simpatia dalla cittadinanza, ha ottenuto di poter rappresentare i colori della Capitale nelle competizioni della maggiore Divisione Nazionale». In sostanza la Roma nacque in serie B (la data è ancora incerta) o meglio le squadre che si fusero erano state retrocesse e poi ripescate.

 

TOTTITOTTI

Al termine del campionato 1926-1927, il club appena sorto avrebbe dovuto partecipare al Torneo di Prima Divisione ( Serie B). Tuttavia, a seguito della inaspettata fusione della Sampierdarenese e dell’Andrea Doria di Genova in un’unica società, La Dominante, si liberò un posto in Divisione Nazionale. Dopo varie discussioni sulle soluzioni da adottare, nella riunione del 24-25 agosto, i gerarchi Ferretti, Arpinati e Foschi decisero di ampliare la Divisione Nazionale da 20 a 22 squadre, ammettendo la Cremonese, il Napoli e la Roma che non avrebbero dovuto partecipare: un ripescaggio vero e proprio, un episodio oscuro che le carte ingiallite hanno restituito alla storia.

Derby Roma Lazio by Mezzelani GMT Derby Roma Lazio by Mezzelani GMT

Inoltre il Prefetto spiega che «fra le squadre di questa città v’è inoltre il Foot Ball Club di Roma (Roman, colori giallorossi, ndr) che in effetti ha raccolto sempre modestissimi risultati ottenuti senza mai destare il minimo interesse nel pubblico cittadino. Chi si è presentato al campo a tifare ha assistito solamente a mischie inconcludenti e spesso violente di atleti, alternate a schiamazzi ed invettive di spettatori, tal che spesso le Autorità di Pubblica Sicurezza hanno dovuto intensificare i servizi di vigilanza per impedire maggiori violenze».

 

Il Prefetto pone l’accento sul fatto che l’unica compagine meritevole di considerazione da parte della Pubblica Amministrazione è - sotto ogni profilo - la Lazio, la quale è l’unica a godere del seguito della cittadinanza e merita di rappresentare Roma nell’ambito del panorama calcistico nazionale. La circostanza che la Lazio venga considerata la più importante società calcistica romana, consente di apprezzare ancor di più la ferma resistenza opposta dai dirigenti laziali - ed in primis da Giorgio Vaccaro - ad una fusione che avrebbe visto scomparire nome, simbolo e colori della società biancoceleste in favore di altre squadre a lei inferiori sotto ogni punto di vista.

 

Per concludere, va ricordata la ricerca effettuata da Piero Strabioni, secondo il quale, al termine della stagione 1926-1927 e dunque nell’imminenza della fusione, il predominio della Lazio nei confronti delle altre squadre della capitale risulta schiacciante: su 143 derby cittadini disputati, i biancocelesti possono annoverare ben 114 vittorie, 13 pareggi e appena 16 sconfitte.

 

Derby Roma Lazio by Mezzelani GMT Derby Roma Lazio by Mezzelani GMT

Strabioni evidenzia altresì come, al momento della fusione, nella capitale siano già presenti almeno ventotto squadre di calcio, e precisamente: S.S. Lazio 1900; Forza e Coraggio 1901; Società Ginnastica Universitaria Romana 1901; Veloce 1901; Esperia 1902; Libertas 1902; Virtus 1903; Fulgur 1903; Lampo 1903; Roman 1903; Atalanta 1905; Audace 1905; Cristoforo Colombo 1906; Virentes 1906; Spes 1906; Robur 1907; Voluntas 1907; Ausonia 1907; Enotria 1907; Ardor 1907; Alba 1907; Fortitudo 1908; Juventus Romana 1910; Unione Sportiva Romana 1911; Pro Roma 1912; Esquilia 1919; Tiberis 1919. Vittoria 1920, Romulea 1921. Nel 1927 la fusione, nasce la Roma che viene ripescata, la Lazio si chiama fuori, il resto è storia attuale, un derby infinito.

 

*******

 

Erika Menghi per Il Tempo

 

Le carte ingiallite del 1927 che pongono come «luogo» di nascita dell’A.S. Roma la serie B hanno riacceso la storica diatriba tra chi, laziali o romanisti, siano i veri padroni della citta. Al motto di «nati prima» i biancocelesti hanno da sempre sostenuto la loro causa, da ieri, grazie al carteggio scoperto dal Centro Studi Nove Gennaio Millenovecento e pubblicato da Il Tempo, possono aggiungere il vanto di essere «nati sopra», ossia in serie A, dove la neonata societa giallorossa era riuscita ad entrare solo tramite ripescaggio.

Derby Roma Lazio by Mezzelani GMT Derby Roma Lazio by Mezzelani GMT

 

C’e un grosso ma: sembra che non tutti siano stati spiazzati dalla notizia, perche degli archivisti di fede romanista hanno raccolto materiale utile per sfoderare una difesa degna del miglior avvocato. «La Roma - spiegano - nacque non per gli effetti di una retrocessione, ma per evitare la retrocessione di un intero movimento calcistico. Fu una mossa di successo perché l’anno successivo vinse la Coppa Coni e nel 1931 sfiorò lo scudetto.

 

La conferma di questa conseguita competitività è la conquista del titolo di Campione d’Italia nel 1941-42 quale prima squadra centro-meridionale». Insomma, non solo la Roma non nacque in serie B, ma fu necessaria per rendere più combattiva la serie A, allora in mano ai club del nord. La società formata con l’unione dell’Alba, la Fortitudo e il Roman diede un nuovo slancio al movimento del centro-sud, mentre la tanto conclamata Lazio «volle rimanere ancorata al suo piccolo cabotaggio e, una volta rientrata nel girone A, incontrò grandissime difficoltà, chiudendo il torneo al penultimo posto in classifica.

 

Derby Roma Lazio by Mezzelani GMT Derby Roma Lazio by Mezzelani GMT

L’intuizione di Foschi, vale a dire fondare una squadra che potesse competere ad armi pari con gli altri club del nord, era perciò giusta. I laziali - continua la tesi degli archivisti giallorossi - hanno scoperto il problema del calcio centromeridionale nel 1927, ma già a febbraio di quell’anno si scatenò una campagna di stampa guidata dal quotidiano «L'Impero» sulla questione romana . La nascita della Roma il 7 giugno 1927 non fu una pezza sul problema, ma la soluzione. Nel 1912 c’erano 41 squadre romane affiliate alla Figc (27.060 calciatori), nessuna era in grado di competere col nord. Tra febbraio e marzo del 1927 sia Lando Ferretti che Arpinati confermarono che la situazione era insostenibile .

 

Occorreva, come disse Ferretti, «rivedere con criteri di organicità l’intelaiatura sportiva della nazione». C’è di più, ossia il caso del 1929: la Federazione decise di riformare il campionato, ammettendo 32 squadre (16 per girone), si sarebbero qualificate alla prima serie A a girone unico le prime 8 di ogni gruppo, ma il pari merito di Lazio e Napoli scombussolò i piani iniziali. Le due squadre fecero uno spareggio, finito 2-2, e si sarebbe dovuta giocare un’altra gara, ma la FIGC - su decisione del federale Vaccaro - scelse di allargare il campionato a 18 squadre, riammettendo appunto la Lazio, il Napoli e la Triestina.

Derby Roma Lazio by Mezzelani GMT Derby Roma Lazio by Mezzelani GMT

 

Nelle carte della «difesa» c’è un altro spunto interessante, che riguarda il campo di gioco della Rondinella, assegnato alla Lazio in quanto ritenuta la più importante squadra della capitale, mentre la Roma - in attesa di Campo Testaccio - disponeva del Motovelodromo Appio: «Il rapporto del Prefetto non fa altro che confermare lo stato di ostilità contro cui la Roma nel nascere dovette confrontarsi. Ma certo una società così ambiziosa non aveva interesse verso una struttura come quella della Rondinella, fatiscente a detta degli atleti stessi».

 

*******

 

Federico Nisii (conduttore romanista di Teleradiostereo) per Il Tempo

 

DERBY LAZIO ROMA CURVE VUOTEDERBY LAZIO ROMA CURVE VUOTE

Caro direttore, quando ieri mattina ho letto Il Tempo credevo di essere vittima di un’allucinazione. Invece era tutto vero e allora ho pensato. Devo mettere per iscritto le riflessioni che in un romanista acceso puo ispirare l'ennesima perla generata dalla fervida mente dei nostri malridotti dirimpettai.

 

Confesso di aver esitato. Ma davvero - mi chiedevo - e il caso di contribuire a un dibattito campanilistico basato sul nulla? Sulla effettiva dimensione storica di questo nulla lascio la palla a chi ha competenza per approfondire e rispondere a regola d'arte. Io invece sono piu attratto dalla piega sociologica che questa patetica vicenda assume, se la si studia in un quadro piu ampio di Fenomenologia della Sfiga, iniziato il 9 gennaio 1900 e tuttora in corso: con modalita di partecipazione e coinvolgimento emotivo diversi, in linea con i tempi che cambiano e con i protagonisti che si susseguono in questo campionario di mestizie, sportive e non.

 

BASTA ITURBE LAZIO ROMABASTA ITURBE LAZIO ROMA

Un tempo, bisogna ammetterlo, il corollario di sconfitte, retrocessioni, scandali e illeciti dipanatosi negli anni conferiva al mondo laziale un'aura quasi mistica di dolorosa dignita; e un po' tutti fra loro, forse per dare un senso a un'esistenza inutile e razionalmente non giustificabile, vi si crogiolavano compiaciuti.

 

Anzi, per i piu illustri e longevi fra i loro comunicatori il ricorso alla lacrima facile e diventato un emblema di riconoscibilita, un inconscio tentativo di esorcizzare la piu fedele compagna delle loro vite travagliate: la Sfiga. Poi pero, caduto dal cielo a mo' di meteorite, regalo celeste tanto inaspettato quanto definitivo nella sua grandiosita, si e materializzato Lui, il Titano, la creatura mitologica sognata per anni dai romanisti, l'eroe che ha sapientemente trasformato la dignitosa consapevolezza della propria poverta calcistica in un definitivo annientamento, senza sogni ne speranze.

 

Gia in quel pomeriggio di luglio 2004 era stato profetico: «Vi ho preso al funerale e vi portero al coma irreversibile», ovvero la prefigurazione di una inutile tranquillita, o di tranquilla inutilita, fate voi. L'unico sussulto possibile di fronte a questa prospettiva da ologrammi era la vocazione antiquaria: il «semonatiprima», «oscuddettoderquattordici», e ora «seteripescati». E non credo sia finita qui: il ridicolo, a differenza della Sfiga, non conosce limiti

roma lazio 7croma lazio 7c

 

******

 

Guido De Angelis (voce laziale di Radio Sei) per Il Tempo

 

Caro direttore, grazie di tutto. Avete restituito alla storia la verita oltre ad aver avuto il coraggio di pubblicare su «Il Tempo» il documento del prefetto della Capitale che certifica un altro record della Roma, oltre ai tremiladuecentotrenta di Totti. «E voi siete nati in B», ho canticchiato per molte ore questo simpatico motivetto nel corso di questa bella giornata per noi laziali. C’e poco da fare lupacchiotti, mi dispiace: noi abbiamo portato il calcio a Roma, voi la serie B e da ieri non piu dal 1951, anche da prima. Gia perche il documento del Prefetto di Roma non vi offre molti appigli e, purtroppo per voi, e custodito gelosamente dal «Centro Studi Nove Gennaio Millenovecento».

 

Se poi si vuole discutere il Prefetto dell’epoca, allora vale tutto. E un po’ come quando alla fine di un derby perso ci si aggrappa alla sfortuna, al palo, all’arbitro, a Osvaldo e Pjanic in panchina, ad Andreazzoli, etc. Insomma come piace a noi dire da queste parti «ci si attacca al fumo della pipa». Anche perche quando vi dicevamo di "aver portato il calcio a Roma" voi, puntualmente, rispondevate che avevamo vissuto 11 anni in B. Dopo questa grande scoperta non avrete nemmeno piu l'alibi per cantarci questo «ritornello».

 

ROMA LAZIO CURVE VUOTEROMA LAZIO CURVE VUOTE

Per noi, ora, diventa ancora di piu motivo di orgoglio di essere la prima squadra della capitale, la prima che ha portato il calcio a Roma. Per noi la tradizione e la storia valgono piu di qualsiasi vittoria in campo! In definitiva la storia del calcio romano deve dire grazie alla Lazio... Quei 9 ragazzi che diedero vita al nostro club nel lontanissimo 9 gennaio 1900,fecero da apripista a tante squadre tra cui anche la stessa Roma che venne fondata quasi 30 anni dopo.

 

La «Primogenita» vi ha fatto scoprire il pallone!! La Lazio e un ideale fatto di lealta sportiva, solidarieta e fratellanza, che nel 1921 spinse lo stato italiano a nominare il club Ente Morale.

 

Ed ora inchinatevi alla nostra storia ultra centenaria. Passate la vita a inseguire la nostra diversita, il nostro essere scozzesi in terra inglese: noi siamo orgoglio e distinzione, nati nel cuore della Capitale in piazza della Liberta. Voi non si sa. «La Lazio non proviene da, la Lazio e», amava dire il generale Vaccaro che impedi la fusione perche come recitava uno striscione: «Noi vincemmo quando scegliemmo di non essere voi».

ROMA LAZIOROMA LAZIO

 

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…