zhang jack ma ceferin

L’INTER, ALIBABA E I QUARANTA SOLDONI – IL CLUB NERAZZURRO È IN PEGNO A JACK MA, IL FONDATORE DI ALIBABA DI CUI SI SONO PERSE LE TRACCE DA DUE MESI. LA STORIA, CHE INIZIA A DICEMBRE QUANDO IL PROPRIETARIO DELL’INTER DA’ IN GARANZIA I GIOIELLI DI FAMIGLIA (MA NON IL COLOSSO COMMERCIALE SUNING.COM) A UNA SOCIETÀ DEL GRUPPO ALIBABA, SPIEGA L’ORIGINE DELL’AUSTERITY IMPOSTA DAGLI ZHANG AL CLUB MILANESE E LA NASCITA DELLE VOCI, SMENTITE, DI VENDITA - DETTAGLIO DA NON TRASCURARE: JACK MA E' CADUTO IN DISGRAZIA PRESSO I VERTICI DEL PARTITO COMUNISTA CINESE

Mario Gerevini per corriere.it

 

L’Inter è in pegno a Jack Ma, il fondatore di Alibaba di cui si sono perse le tracce da due mesi. La sintesi estrema è questa. Ma la storia è più articolata e forse spiega l’origine dell’austerity imposta dagli Zhang al club milanese e la nascita delle voci, smentite, di vendita.

zhang jack ma ceferin

 

Comincia il 4 dicembre scorso quando, secondo il database dell’Agenzia di informazioni creditizie di Pechino citato da alcuni media locali, l’imprenditore cinese Jindong Zhang, 57 anni, proprietario dell’Inter, e il figlio Kangyang (Steven), 29 anni, presidente del club, danno in garanzia i gioielli di famiglia (ma non il colosso commerciale Suning.com) a una società del gruppo Alibaba.

 

 

La cassaforte in garanzia

Quel giorno i due Zhang più la loro società Nanjing Runxian sono seduti da una parte del tavolo mentre dall’altra ci sono i rappresentanti della Taobao (China) Software co, l’ eBay cinese. I primi mettono sul piatto il 100% del capitale della cassaforte di famiglia Suning Holdings Group (SHG): 51mila azioni Jindong Zhang, 39mila il figlio e 10mila azioni Runxian, per un valore nominale complessivo di 1 miliardo di yuan pari a circa 130 milioni di euro. Quale sia la contropartita (liquidità?) è tuttora un mistero.

 

zhang jack ma

Ma il valore di mercato degli asset familiari è presumibilmente di gran lunga più elevato del nominale. Il patron del gruppo mette sul piatto, in aggiunta al resto, anche le sue 65mila azioni di Suning Real Estate. SHG, dove è concentrato questo portafoglio di famiglia, Inter compresa (il pegno riguarda perciò la quota di controllo a monte del club nerazzurro), fa parte di un’articolazione societaria parallela e sostanzialmente separata rispetto a Suning.com, la società quotata con 35 miliardi di euro di ricavi e oltre 8mila negozi di materiale elettrico in gestione.

 

 

 

I nerazzurri e Taobao

Taobao-Alibaba è diventata dunque trasversale: da una parte è un socio importante (19,9%) del gruppo quotato e dall’altra si prende in garanzia le azioni della cassaforte di famiglia SHG che è titolare anche di un 3,98% dello stesso gruppo quotato. Sembra qualcosa di più di un normale accordo commerciale. Sotto il controllo di SHG ci sono tra l’altro grandi proprietà immobiliari, attività nei servizi finanziari e nello sport, con i diritti tv del calcio europeo per la Cina, con lo Jiangsu che nel 2020 ha vinto il suo primo campionato cinese di calcio battendo in finale il Guangzhou Evergrande di Fabio Cannavaro.

zhang jack ma

 

E poi l’Inter di cui SHG possiede indirettamente il 68% (il 31% è a Cayman, proprietà del fondo LionRock). Tutto ciò passa da una parte all’altra del tavolo il 4 dicembre con il risultato che il capitale della holding di famiglia, e dunque il controllo dell’ «FC Internazionale Milano spa», è ora parcheggiato presso Taobao che ne ha il possesso (ma non la proprietà) per tutelare, evidentemente, un credito o un suo diritto contrattuale.

 

«Un normale accordo d’affari»

Bisogna ricordare che cinque anni fa è stata proprio la Taobao (China) Software a rilevare il 19,99% di Suning.com per 4,6 miliardi di dollari e non è escluso che la ratio del pegno attuale sia da ricercare proprio nell’accordo («Share subscription agreement») firmato tra le parti il 9 agosto 2015.

 

Dunque non è nota, come si diceva, quale sia stata la contropartita dei titoli dati in pegno e nemmeno si conosce il contenuto dell’accordo Zhang-Taobao. Per esempio: chi ha il diritto di voto? Che tempi ha il contratto? «Il pegno azionario - dicono dal gruppo di Nanchino - è un normale accordo d’affari che non ha alcun impatto sullo sviluppo commerciale e sulla consueta attività di Suning.com». Infatti coinvolge soprattutto le attività della holding di famiglia sulle quali però i portavoce del gruppo non dicono nulla.

 

 

Il messaggio sui bond

Zhang-9

Si può supporre che la famiglia abbia deciso di fare cassa per far fronte alle esigenze di liquidità del gruppo commerciale: sul mercato erano circolate voci di pressione sulle scadenze obbligazionarie. La società le ha rintuzzate poco prima di Natale utilizzando fondi propri per riacquistare 2 miliardi di yuan in obbligazioni. Un messaggio di forza e solidità finanziaria. Il titolo però non si schioda dai minimi degli ultimi 6 anni e il mercato resta guardingo.

jack ma

 

Inoltre ci sarebbe il nodo del rientro assai faticoso dall’investimento-salvagente che il gruppo di Zhang (2,56 miliardi) ha offerto insieme ad altri big al gruppo Evergrande, il colosso cinese del real estate in grave crisi di liquidità. Insomma è una fase molto delicata per gli affari di mister Zhang: a Natale in un discorso interno di Suning ha detto che nei prossimi anni bisognerà concentrare le energie sul principale business retail.

 

Zhang & Ma

Fase delicata anche perché l’imprenditore, da anni membro dell’Assemblea del Popolo, il parlamento nazionale sotto stretto controllo del Partito, ha come partner strategico Jack Ma, che invece è caduto in disgrazia con Pechino. Ai vertici del Partito comunista non sono andate giù le aspre critiche che Ma aveva pronunciato a un evento del 24 ottobre a Shanghai, in cui tra l’altro aveva affermato che «la Cina non ha un rischio finanziario sistemico semplicemente perché non ha un sistema, e questo è il rischio».

jack ma rockstar durante le celebrazioni per il ventennale di alibaba

 

La stretta di Pechino sul suo impero ha già fatto naufragare la mega Ipo (37 miliardi di dollari) di Ant Group, la fintech di Alibaba. Sono due mesi che il miliardario cinese è sparito dalla scena, introvabile, un caso di cui parlano i media di tutto il mondo. Nel frattempo all’Inter è arrivato forte e chiaro dagli Zhang il messaggio di estremo controllo dei costi. Anche la società nerazzurra avrà presto i suoi bond (375 milioni scadenza 2022) da rifinanziare.

jack ma 4xi jinping jack ma zhangZHANG IN LACRIMEzhang jrZHANG CONTE

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...