
ED E' FINITA CON MALAGO' COL FEZ: "FACCIO IL TIFO PER GIORGIA MELONI E SPERO CHE VINCA LA SUA SCOMMESSA A MEDIO-LUNGO TERMINE. IO SONO UN PATRIOTA'' - DOPO 12 ANNI E 3 MANDATI, GRAZIE AL GIANNILETTA POWER, L'INGLORIOSO ULTIMO GIORNO DA PRESIDENTE DEL CONI LO PASSA ALLISCIANDO IL GOVERNO CHE L'HA SBATTUTO FUORI A CALCI IN CULO (REMEMBER IL DUPLEX GIORGETTI-ABODI?) - I CONSUETI ATTACCHI A BINAGHI E BARELLI E IL PIAGNISTEO: "CREDEVO IN UNA DEROGA CHE MI CONSENTISSE DI ARRIVARE A MILANO-CORTINA, POI MI SONO MESSO IL CUORE IN PACE - LE ELEZIONI DI DOMANI? VINCERÀ BUONFIGLIO" - VIDEO
Paolo Brusorio per la Stampa - Estratti
giovanni malago foto mezzelani gmt019
«Certo che mi commuoverò quando spegnerò la luce del mio ufficio per l'ultima volta». Sul Coni targato Giovanni Malagò il sole tramonta dopo dodici anni e tre mandati, quartum non datur e si sapeva da tempo, ma nemmeno una deroga per arrivare fino ai Giochi, opzione su il presidente per un po' ha contato.
«Poi un giorno di nemmeno troppo tempo fa ho capito che era finita, mi sono messo il cuore in pace e ho vissuto molto meglio». E allora, alla vigilia del conclave che eleggerà il successore, perfino per Malagò è arrivato il tempo di tirare una riga. Che cosa lascia a chi prenderà il suo posto? «Meglio che parli in termini oggettivi. E quindi: lascio un prestigio altissimo sia nazionale sia internazionale dello sport italiano, il che visti tempi non è banale. E ancora: risultati sportivi mai ottenuti prima, i conti in ordine, un consenso che a guardare le imminenti elezioni mi sembra difficile da ottenere e un'offerta di eventi sportivi incredibili, uno su tutti i Giochi 2026».
Si aspetta l'onore delle armi da parte dei suoi avversari? E, poi, le interessa?
«Sono due persone su ottanta che per quattro anni non si sono mai viste al Coni e sono mesi invece che stanno pancia a terra per queste elezioni, c'è qualcosa che non quadra. Troppo facile entrare in gioco oggi».
I due sono Angelo Binaghi e Paolo Barelli, dirigono rispettivamente federtennis e federnuoto, e, giusto per stare agli eufemismi, non hanno mai gradito la modalità Malagò. Quindi onore delle armi o no?
«Guardi, non ci andrei a cena o in vacanza, ma per difendere lo sport sono pronto a entrare nel pacchetto di mischia al loro fianco».
angelo binaghi e giovanni malago foto mezzelani gmt027
(…) Decisioni: la più sofferta in dodici anni?
«Dare le dimissioni da presidente dal Circolo Aniene, lì c'è la mia storia e quella della mia famiglia. Non c'era incompatibilità, ma ho preferito farlo per trasparenza».
Quella di cui va più orgoglioso?
«Quando, praticamente sotto un treno dopo la ritirata di Roma dalla candidatura ai Giochi 2024 cui noi lavoravamo da un anno cercai prima di recuperare il recuperabile organizzando una sessione del Cio a Milano dove avrei fatto conoscere ai membri internazionali i vanti dell'Italia come la Scala e la Ferrari, e dopo mi venne la folle idea, visto lo slot disponibile, di provare a correre per il 2026. Era il 2017».
Quella che non ripeterebbe?
«Fidarmi all'inizio di certe persone che con i fatti mi hanno dimostrato quanto fosse diverso il mio concetto di fiducia. I nomi? Non sarebbe elegante farli».
L'assalto della politica allo sport è ancora un pericolo concreto?
«Dipende dalle persone. Ho molto apprezzato come il governo sia rimasto fuori dalla campagna elettorale, pur se qualcuno ne aveva prima pronosticato l'intervento e poi pure millantato».
Messaggio cifrato ai suoi avversari o al governo?
«Credo che debba essere sempre lo sport ad eleggere i propri rappresentanti, il che non significa non poter andare a braccetto con la politica. Dipende sempre da che uso e consumo se ne fa, ho visto da parte di qualcuno una straripante attività in quel senso».
GIOVANNI MALAGO - GIORGIA MELONI - THOMAS BACH
Dopo sei Olimpiadi qual è il podio di Malagò?
«Impresa impossibile, ma non nego che l'oro del volley femminile a Parigi mi abbia molto emozionato. Nella mia gestione non avevamo mai conquistato un oro a squadre e per le ragazze era la prima volta nella storia. Straordinario».
Federica Pellegrini è l'atleta simbolo del suo corso?
«Sì. Siamo professionalmente diventati grandi insieme».
La vedremo mai alla presidenza del Coni?
giovanni malago ed elena vaccarella foto mezzelani gmt023
«La conosco bene e quindi dico no. Per attitudine e mentalità, e per come sta cambiando il Coni, non riuscirebbe a convivere con un massacro che chiamarlo burocrazia non rende l'idea. Piuttosto la vedrei a guidare una federazione».
Donne ed ex nuotatrici: a guidare il Cio c'è Kirsty Coventry, che il presidente uscente Bach ha allevato e cresciuto. Perché lei non ha fatto lo stesso?
«Primo, il Cio è un ente privato con tempi elettorali che favoriscono il lavoro per la continuità. E poi, perché credevo in una deroga che mi consentisse di arrivare a Milano-Cortina».
Otto governi e sette premier. Per dire: i suoi primi Giochi, a Sochi, cominciano con Enrico Letta e finiscono con Matteo Renzi. Gli ultimi a Parigi con Giorgia Meloni. Premier sempre giovani, ma nel frattempo l'Italia è cambiata: come?
«È molto più arrabbiata, meno tollerante e con minor fiducia nel futuro. Diversamente da me».
giovanni malago gianni letta (1)
Perché è ottimista?
«Premesso che il nostro sport va molto meglio del Paese, faccio il tifo per Giorgia Meloni e spero che vinca la sua scommessa a medio-lungo termine. Io sono un patriota».
Definizione scivolosa di questi tempi?
«Non me ne frega nulla. E poi patriota non significa nazionalista».
A proposito di Italia: che effetto le fanno i giocatori che snobbano o rifiutano la nazionale di calcio?
«Mi fa stare molto male».
giovanni malago giorgia meloni vittorio feltri foto di bacco
(...)
Chimenti, ex presidente della Federgolf, è scomparso lo scorso ottobre a 85 anni. Sarebbe stato il suo successore?
«Probabilmente sì. Avrebbe azzerato la concorrenza».
Presidente, che voto si dà?
«Lasciamo perdere, non sta a me».
Aggiriamo l'ostacolo. Quarta di copertina di una ipotetica biografia, Giovanni Malagò è stato un presidente che…
«Che ha amato come nessun altro lo sport italiano e il Cio».
gennaro sangiuliano giovanni malago giorgia meloni vittorio feltri foto di bacco
L'incontro più emozionante?
«Quello con Ennio Morricone. Mi ha regalato un concerto dal vivo e sono onorato che la figlia mi abbia chiesto di entrare nella fondazione dedicata a Ennio. Il giorno che me ne vado, dalla vita non dal Coni, voglio farlo con la musica di Morricone in sottofondo».
Consigli al suo successore?
«Agisca diversamente da me, garantisca la trasparenza, non abbia paura di sbagliare e sia disponibile con tutti. La mia porta è sempre stata aperta».
Sì, ma chi vince domani?
«Luciano Buonfiglio».
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giovanni malago luciano buonfiglio e stefano mei foto mezzelani gmt043
stefano mei e giovanni malago foto mezzelani gmt048
malago barelli pancalli sanzo foto mezzelani gmt012
katerpillar malago buonfiglio foto mezzelani gmt
luciano buonfiglio giovanni malagò
malagò barelli
elena vaccarella giovanni malago foto mezzelani gmt080
giovanni malago ed elena vaccarella foto mezzelani gmt023
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