marcell jacobs

MARCELL JACOBS È L’UNICO A CAMBIARE LA SUA VITA IN 9”80: LA GARA GLI PORTERÀ UNA VALANGA DI SOLDI, TRA I 2,5 E I 3 MILIONI DI DOLLARI A STAGIONE. IL SUO MANAGER MARCELLO MAGNANI GIÀ PENSA A UN RIALZO NEGLI INGAGGI NEI VARI MEETING, ARRIVANDO A 150MILA DOLLARI PER UNA GARA. SENZA CONTARE GLI SPONSOR CHE SARANNO COSTRETTI A SGANCIARE SOLDONI: “PER CONTRATTO NIKE, LA PRIMA USCITA SARÀ A EUGENE IL 21 AGOSTO. DOPO LO SPLENDIDO ORO OLIMPICO CI HANNO RICONOSCIUTO UN EXTRA FUORI ACCORDO DI POCO MENO DI 100MILA DOLLARI" – IL CAMPIONE OLIMPICO SUL FUTURO: “HO PAURA DI QUELLO CHE MI ASPETTA” –BOLT LO INCORONA: “STRAORDINARIO. OGGI L’EREDE È LUI…” - VIDEO

 

Da "www.fanpage.it"

 

marcell jacobs

La medaglia d'oro di Marcell Jacobs alle Olimpiadi cambierà completamente la vita del 26enne di Desenzano del Garda. La gloria sportiva e la fama imperitura si tradurranno anche in un arricchimento non solo dello spirito. Il trionfo di dimensione planetaria nei 100 metri a Tokyo – nella specialità regina dell'atletica – è del resto una gemma rarissima che spetta a pochissimi nella storia e va capitalizzata al meglio. Le cifre svelate dal manager di Jacobs danno il senso dell'avvenuta svolta economica.

 

In primis si parte dagli ingaggi per i vari meeting, con valori sempre espressi in dollari, che è la valuta cui ci si riferisce nell'atletica leggera: "Per Jacobs si può arrivare a un ingaggio di 150mila dollari (127mila euro al cambio, ndr) per una gara sui 100 nelle riunioni del circuito Diamond League. Questo vale per i meeting che hanno un budget-atleti di almeno due milioni", quindi i prossimi meeting di Eugene, Losanna, Parigi, Bruxelles, Zurigo. Le cifre tuttavia sono rivedibili al rialzo ulteriore, visto che ogni cosa ha un prezzo per gli organizzatori: "Se gli sconfitti a Tokyo vorranno la rivincita, allora dovranno rimettere mano al portafogli, l'ingaggio è sempre in proporzione al cast".

 

MARCELL JACOBS ESEOSA DESALU LORENZO PATTA FILIPPO TORTU - 4X100 ORO A TOKYO 2020

Marcello Magnani è il manager di Jacobs e spiega chiaramente al Corriere dello Sport come tutto sia cambiato in un attimo per il velocista azzurro: "Per contratto Nike, la prima uscita sarà a Eugene il 21 agosto. Dopo lo splendido oro olimpico ci hanno riconosciuto un extra fuori accordo di poco meno di 100mila dollari". Ed anche il contratto con lo sponsor tecnico del baffo, che segue il ragazzo nato ad El Paso, sarà probabilmente rivisto al rialzo dall'attuale milione di dollari (850mila euro circa).

 

Marcell Jacobs

Ovviamente non si parla solo di ingaggi per i meeting, ma anche di tutto quello che ruota intorno all'immagine dell'atleta: "Difficile quantificare precisamente il valore totale. Perché sono tante le componenti e non si può pianificare tutto in 24 ore. Non abbiamo fretta, ci vorranno almeno una decina di giorni per metabolizzare questo trionfo e poi esaminare al meglio tutte le possibili opzioni. Comunque siamo tra i 2,5 e i 3 milioni di dollari a stagione, se riusciremo ad intervenire su alcuni impegni che Marcell aveva già sottoscritto".

MARCELL JACOBS INSEGUE UN'AUTO

 

Che Jacobs sia passato in un'altra dimensione, lo spiega chiaramente cosa è successo nelle ore successive al trionfo di Tokyo: "Mi hanno chiamato già in tanti, dalle case produttrici di occhiali sportivi a industrie alimentari come il parmigiano. E c'è stato un interessamento anche da parte della Ferrari. Ma come detto, non c'è fretta. Prima dobbiamo pianificare il futuro di Marcell e in questo processo andrà coinvolto, oltre al diretto interessato naturalmente, anche il suo gruppo sportivo delle Fiamme Oro, con il quale c'è già molta collaborazione". Una nuova vita aspetta Jacobs: non è facile essere una leggenda in movimento.

i numeri di marcell jacobs

 

Jacobs: «Due ori alle Olimpiadi e ora tutti si aspettano che mantenga lo standard: pronto ad accettare la sfida»

Gaia Piccardi per “www.corriere.it”

 

«E adesso ho paura di quello che mi aspetta. In Italia, fuori dalla bolla dell’Olimpiade, quando lunedì sera atterrerò a Roma. Ho paura di scoprire come cambierà la mia vita, ma sono pronto».

(...)

Per non compromettere la rincorsa a Parigi 2024, che per i tempi sincopati dello sport è dietro l’angolo, bisognerà gestirsi con intelligenza, non farsi tirare troppo per la maglietta, continuare a rispettare la regola-Mennea evocata dal d.t. Antonio La Torre («Mangia, riposa, allenati, stai in famiglia»), con qualche accortezza: «Non temo che il successo cambi Marcell: la sua serenità è reale, non di facciata — spiega il d.t. —, però Paolo Camossi, il suo coach, dovrà essere bravo a mettere dei punti fermi nell’allenamento. Tra tre anni, a Parigi, i rivali nei 100 saranno più o meno gli stessi di Tokyo. Marcell può farci di nuovo divertire. Ma va gestito come Federica Pellegrini, che ha sempre delegato tutto al suo management pensando solo ad allenarsi».

marcell jacobs 1

 

Il cronometro incalza, i giovani crescono e hanno fretta. «A quasi 27 anni, Jacobs è nel pieno della sua maturità di atleta, valorizzata dal fatto di essere tre volte papà — dice Filippo Di Mulo, responsabile della velocità in Nazionale —. Lo conosco dal 2017, all’epoca bazzicava lungo e sprint infortunandosi spesso, l’abbiamo convinto ad abbracciare solo il gesto della corsa, che è più rotondo, ed ora è stabilmente sotto i 9”90». Nel futuro correrà anche i 200? «Difficile. Significherebbe cambiare modalità di allenarsi, il lavoro andrebbe rivisto in funzione della resistenza. Per me è un centometrista puro. Muscolato ma reattivo, con un’azione di corsa alla Asafa Powell, frequenze elevatissime. Gli americani che si stupiscono dei suoi progressi, studino i suoi risultati: nel 2018 faceva già 10”04, un tempo di tutto rispetto».

 

marcell jacobs 2

La patata bollente ora passa a coach Camossi: «Mi riempio di domande, magari assurde: come si allena un campione olimpico? Poi mi rendo conto che è lo stesso Marcell che curo da sei anni, ma di certo le cose cambieranno: inviti, popolarità, gente al campo. Spero che la vittoria ci aiuti: servono più attrezzature, un verricello ad elastico per gli sprint, la possibilità di usare di più la gabbia aerodinamica. Ma, di base, sarà importante fare la stessa vita».

Sperando che il primo mal di gola autunnale di Ronaldo non spazzi via i meravigliosi ricordi di un’estate olimpica.

 

Jacobs, Usain Bolt lo incorona: «Straordinario, uno sprinter di gran classe»

bolt

Gaia Piccardi per “www.corriere.it”

 

A nessun re piace essere spodestato. A volte, i monarchi assoluti capaci di conquistare otto medaglie d’oro in tre Olimpiadi, tollerano male anche l’idea di un erede, benché nel frattempo siano andati in pensione. È il caso di Usain Bolt, il più grande di ogni tempo, che ha accettato di rispondere alle nostre domande.

 

Il Corriere della Sera ha creato uno speciale con atleti e atlete, calendario, medaglie, storie e risultati in tempo reale: guarda lo speciale Olimpiadi

 

Bolt come valuta la finale dei 100 metri qui a Tokyo?

«Ho assistito a una gara apertissima, nella quale non sarei stato in grado di scegliere un vero favorito. Uno sprint di qualità: alla fine tutti e tre i medagliati sul podio hanno fatto il loro personale stagionale».

MARCELL JACOBS PREMIATO

 

Marcell Jacobs ha fatto di più: oro olimpico ritoccando il record italiano.

«Un risultato straordinario per lui: i 100 metri sono la gara più prestigiosa di tutta l’Olimpiade, dare il meglio di sé nella corsa più importante della stagione è certamente un segno di classe. Congratulazioni a lui e all’Italia, che si è presa pure l’oro della staffetta, wow!».

 

Dica la verità: prima di Tokyo aveva mai sentito nominare Marcell Jacobs?

«Ammetto di no. Non ricordo nemmeno di averlo mai incontrato»

bolt

 

Marcell racconta di un fugace incontro nella sala d’attesa del dottor Mueller-Wohlfahrt, medico del Bayern, a Monaco di Baviera.

«Mmmm… Chiedo scusa ma non mi ricordo proprio».

 

È dispiaciuto che il suo amico Andre De Grasse si sia dovuto accontentare del bronzo?

«Andre non ha corso male i 100 però ha fatto ancora meglio nei 200, dove ha vinto l’oro. Nei grandi appuntamenti si esalta».

 

marcell jacobs 25

Qual è il più grande talento di Jacobs come sprinter, dal suo punto di vista?

«Vedo che è fisicamente forte e l’aver saputo migliorare il suo personale in batteria, semifinale e finale indica che è un vero combattente, mentalmente solidissimo».

 

9”80 è un crono di lusso. Come ci si può migliorare così in fretta?

«La pista di Tokyo è velocissima, guardi anche i record nei 400 ostacoli».

 

Quanto margine di crescita ha l’azzurro?

«Non lo conosco abbastanza per poter dire di quanto potrà scendere ancora sui 100 nel futuro».

 

Il miglior consiglio che Bolt possa dare a Jacobs?

«Goditi il momento, festeggia il giusto, continua a lavorare come stai facendo».

 

Gli suggerirebbe di allenarsi all’estero?

«No, no, per carità: non si cambia mai una formula vincente».

usain bolt

 

Bolt e le scarpe «magiche» dell’atletica (ma non per tutti): Usain teme di perdere i suoi record Jacobs è solo il sesto sprinter europeo della storia a vincere l’oro olimpico nei 100: questo rende il suo successo ancora più speciale?

«A me non è mai importato nulla della provenienza dei miei avversari. La cosa meravigliosa dell’atletica è che chiunque, sul pianeta, se ha talento può correre veloce. Jacobs l’ha fatto, oggi l’erede è lui».

marcell jacobs 24marcell jacobs 4boltmarcell jacobs 18marcell jacobs 6

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)