
“MAURO ICARDI HA UCCISO UN PICCIONE CON UNA FIONDA E POI SE L’È MANGIATO DAVANTI A ME” – IL CALCIATORE SPAGNOLO SERGI GOMEZ RIVELA CHE, AI TEMPI DELLE GIOVANILI DEL BARCELLONA, UNA VOLTA "MAURITO" FABBRICÒ UNA FIONDA PER CACCIARE UN POVERO PENNUTO (ALLA MENSA DELLA "MASIA" SI MAGNA MALE?): “UN GIORNO MI DISSE: SERGI, VIENI CON ME AL PARCO QUI ACCANTO. AVEVA COSTRUITO UNA FIONDA FATTA IN CASA. ANDAMMO AL PARCO E LUI INDICÒ UN PINO MOLTO ALTO E DISSE: ‘VEDI LASSÙ?’, POI PRESE UNA PIETRA E…” - VIDEO
Estratto dell’articolo di Maurizio De Santis per www.fanpage.it
Mauro Icardi ha cacciato un piccione armato di fionda poi lo ha cucinato e "mangiato davanti a me". L'episodio in questione risale a un po' di tempo fa, quando all'attaccante era solo un ragazzo che, giunto alla Masia (il settore giovanile del Barcellona), era ancora alla ricerca della propria strada. […]
Sergi Gomez, ex calciatore dell'Espanyol, ha raccontato tutti i dettagli di quella storia avvenuta anni fa e di cui fu indirettamente protagonista per aver assistito all'abilità dell'argentino che riuscì a centrare il volatile […]"Siamo stati compagni di squadra per tre o quattro stagioni – ha svelato l'ex difensore durante il podcast, Post United -. Durante una di quelle abbiamo vissuto anche nello stesso appartamento. Un giorno mi disse: Sergi, vieni con me al parco qui accanto".
[…] Ma Gomez capì subito che quel pezzo di legno a forma di Y tra le mani ("intagliato il giorno prima"), e corredato di un elastico ben legato e teso, gli sarebbe servito per scopi tutt'altro che pacifici. Non credeva, però, che con quel meccanismo rudimentale si sarebbe procacciato il cibo.
"Aveva costruito una fionda fatta in casa. Andammo al parco e lui indicò un pino molto alto e disse: Vedi lassù?. Io vedevo solo le pigne ma lui mi disse di guardare meglio e più in alto… c'era un piccione che si vedeva appena".
Icardi stava facendo sul serio. Non era un gioco da ragazzaccio che si diverte a tormentare gli animali. "Ha afferrato una pietra, ha teso l'elastico e ha scagliato il sasso centrando il piccione. L'ho visto precipitare da un'altezza di 20 o 30 metri". Non è finita così… il bottino di caccia venne anche successivamente pulito e reso commestibile dall'argentino che mostrò altrettanto ingegno e perizia nel cucinarlo.
"Una volta rientrati alla Masia Mauri gli strappò tutte le piume, lo cucinò e poi lo mangiò davanti a me. In quel momento mi passò per la testa solo una cosa: se questo sono gli inizi (della coabitazione con la punta oggi al Galatasaray) non oso pensare a cosa potrebbe accadere in seguito". […]