thiago motta

MEZZOGIORNO E MEZZO DI FUOCO! I TIFOSI DEL BOLOGNA IRROMPONO NEGLI SPOGLIATOI. È L’ULTIMA VOLTA CHE VENIAMO QUI BONARIAMENTE, HANNO DETTO I SUPPORTER NON SODDISFATTI DALL’INIZIO DI STAGIONE SOPRATTUTTO PER L’ATTEGGIAMENTO IN CAMPO DEI GIOCATORI. THIAGO MOTTA: "QUESTE SONO MINACCE?” - NESSUNA RISSA MA ALTA TENSIONE ANCHE CON GARY MEDEL…

Giorgio Burreddu e Dario Cervellati per www.corrieredellosport.it

 

thiago motta

Le urla si sono sentite fino a fuori dal centro sportivo di Casteldebole. Mezzogiorno e mezzo di fuoco. Vero. Gli animi si sono surriscaldati in fretta. È successo tutto nell’arco di trenta minuti, tanto è durato l’incontro a cui erano presenti quindici tifosi di esponenti della curva del Bologna e tutta la squadra rossoblù, lo staff tecnico e anche alcuni dirigenti. È l’ultima volta che veniamo qui bonariamente, hanno detto i tifosi non soddisfatti dall’inizio di stagione della loro squadra del cuore. Non solo per i risultati carenti, ma soprattutto per l’atteggiamento in campo dei giocatori.

 

La risposta non si è fatta attendere. «Cos’è, una minaccia?» ha risposto Thiago Motta. Botta e risposta e, appunto, qualche risposta sopra le righe. A Bologna non funziona come a La Spezia, hanno detto ancora i tifosi. I toni dell’incontro sono stati altissimi. L’allenatore che aveva da poco guidato la seduta di allenamento dei suoi ragazzi si è messo subito a fare da scudo alla squadra. Ha cercato di mettersi a protezione del gruppo.

thiago motta

 

Momenti incandescenti: è servito addirittura l’intervento di alcuni presenti per placare la situazione ed evitare un contatto fisico. Nessuna rissa. Anche grazie a chi si è messo prontamente in mezzo ai litiganti. Anche con Gary Medel c’è stato un momento di tensione. I tifosi stavano dicendo che per l’atteggiamento, giusto e grintoso, che ci mettono lui e Arnautovic devono giocare sempre. In quei momenti concitati e di tensione il nazionale cileno ha frainteso ed è scattato.

 

A fare da paciere ci ha provato il vice capitano Lollo De Silvestri, e anche Marko Arnautovic si è messo nella veste del pacificatore, ma il clima è rimasto teso. Gli esponenti dei gruppi della Curva hanno aggiunto che nelle prossime due partite, sabato sera contro la Sampdoria e nella successiva di campionato a Napoli, vogliono vedere un cambio dell’atteggiamento.

 

Quello visto fino ad oggi non gli è piaciuto, e al di là dei risultati si aspettano una reazione, che dovrà esserci anche senza tifosi dei gruppi organizzati al seguito nella prossima trasferta in Campania. Già a Torino per la partita contro la Juventus erano andati solo tifosi non organizzati. Lì però la scelta fu dettata da tutte altre motivazioni. «Rinunciare a presenziare ad una partita del Bologna è di per sé un fatto incredibile e con pochissimi precedenti: una decisione sofferta, presa – avevano scritto in un comunicato firmato dalla Curva Andrea Costa – nella speranza di dare, nel nostro piccolo un segnale forte.

THIAGO MOTTA PSG

 

Non cederemo ancora al compromesso etico di entrare allo Stadium alle condizioni imposte dalla Juventus: prezzi spesso esorbitanti, registrazioni online e necessità di autorizzare il materiale…». Anche stavolta la scelta di disertare una trasferta del Bologna sarà sofferta, ma il motivo è una critica all’atteggiamento e al rendimento della squadra e non più legato al caro biglietti allo Stadium e sulle norme d’accesso.

 

Il raduno dei tifosi del Bologna

Il gruppo di tifosi del Bologna in rappresentanza dei gruppi organizzati della Curva Andrea Costa, ora Bulgarelli, si aspetta una svolta. Avevano accordato un appuntamento per incontrare la squadra rossoblù prima della delicata sfida casalinga con la Sampdoria. Il giorno indicato è stato quello di ieri. A mezzogiorno hanno cominciato a radunarsi: via via sono arrivati tutti quelli attesi, circa una quindicina di persone, e alle 12.20 hanno varcato i cancelli del centro sportivo di Casteldebole. Ne sono usciti poi mezzora dopo, con alle spalle momenti di tensione.

 

Rapporti con il Cbc

THIAGO MOTTA

Molto più disteso e istituzionale l’incontro che c’è stato sempre a Casteldebole tra il presidente del Centro Bologna Clubs Andrea Coppari e l’Ad Claudio Fenucci nel quale si è parlato della situazione della squadra e della richiesta di intensificare i rapporti tra il Bologna e il Cbc.

 

Ultimi Dagoreport

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ACCIDENTALE: È STATO POSSIBILE SOLO GRAZIE ALL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, MA LA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE MELONI NELLA CHIAMATA CON I "VOLENTEROSI" MACRON, STARMER E MERZ  – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DAI GIORNALI DI DESTRA E DAL “CORRIERE”: ALL’ORIZZONTE NON C’È ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE IN UCRAINA, NÉ LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO PRO-KIEV. È LA MELONI A ESSERSI CHIAMATA FUORI PER EVITARE GUAI CON SALVINI...

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…