claudio ranieri leicester

L’IMPERATORE CLAUDIO IS BACK! RANIERI: “STO CON DONNARUMMA E RAIOLA. E’ RIDICOLO PARLARE DI TRADIMENTO - L’ITALIA ANDRA’ AI MONDIALI. MAGARI CON GLI SPAREGGI E IO VOGLIO DIVENTARE CT - LA ROMA? IL PROBLEMA È CHE SE NON SI FA LO STADIO PALLOTTA SE NE ANDRÀ. SPALLETTI? HA UN CARATTERINO…'' - IL MESSAGGIO A TOTTI E UN CONSIGLIO PER GLI ACQUISTI: IBRA – VIDEO

 

 

 

Luca Calamai per la Gazzetta dello Sport

 

RANIERI 1RANIERI 1

Si parte da Donnarumma. Il tormentone del momento. Claudio Ranieri ha una tesi che contrasta con il pensiero della Gazzetta e della stragrande maggioranza dei tifosi rossoneri. Ma è un pensiero che il tecnico romano espone con grande passione. E convinzione. «Io sto con Donnarumma e Raiola. Non c' entrano niente i soldi. Ed è ridicolo parlare di tradimento.

 

RAIOLA DONNARUMMA MEMERAIOLA DONNARUMMA MEME

Il nocciolo del problema è che il giocatore rinnoverà il contratto con il Milan solo se crederà al progetto di rilancio presentato dai nuovi proprietari del club rossonero. Raiola tempo fa aveva detto: "Un talento come Donnarumma merita di far parte di una grande squadra". Il Milan oggi vale le 5-6 formazioni leader del calcio europeo? I soldi non c' entrano. L' offerta economica dei dirigenti rossoneri è ottima. E' una questione di ambizioni.

 

RANIERI MARADONARANIERI MARADONA

Di percorso professionale. Se Donnarumma, che so, dovesse andare al Real Madrid nei prossimi dieci anni di carriera potrebbe vincere due-tre Champions, giusto? È normale che abbia dei dubbi. È giusto che abbia dei dubbi. Invece lo accusano di essere un traditore. Se deciderà di restare al Milan il suo sarà un grande atto di amore nei confronti del mondo rossonero».

 

TOTTI SPALLETTITOTTI SPALLETTI

Claudio Ranieri allunga lo sguardo sulle colline senesi. Dalla sua colonica si vede il mondo. Olivi, viti, una natura bruciata da due mesi senz' acqua. «Il pozzo artesiano non basta più. Per fortuna, stanno arrivando le correnti atlantiche. E qualche pioggia vera». Sul tavolo c' è un libro di Alex Zanardi. «È la mia lettura dell' estate. Adoro Zanardi. E mi sono innamorato di Bebe Vio. Sono eroi che ti insegnano a trovare la vera forza dentro di te. E a dare una dimensione vera alle sciocchezze che, a volte, ci sembrano problemi insormontabili».

CLAUDIO RANIERI GIOVANNI MALAGOCLAUDIO RANIERI GIOVANNI MALAGO

 

Da poche ore ha iniziato la sua nuova sfida professionale. Nantes, la Ligue, la voglia di conquistare un posto in Europa. «Devo rinfrescare il mio francese». Ma prima di partire per il ritiro si concederà ancora a qualche cerimonia in suo onore. «La favola di Leicester vive sulla mia pelle. Nel mio cuore.

Avrei voluto partecipare a più eventi perché abbiamo un grande bisogno di esempi positivi. Ho ricevuto parole di elogio da italiani, inglesi, canadesi, neozelandesi, giapponesi.

 

Ho toccato il cuore di ogni angolo del mondo. A volte capita di vincere sfide impossibili.

Penso a Obama Presidente degli Stati Uniti con il suo "We can" e al Leicester che vince la Premier League. Cosa mi resta di quell' impresa? Le lacrime dei tifosi inglesi dopo il mio esonero. Ero rimasto un eroe anche dopo essere stato cacciato. Anzi, sono stato amato di più proprio nel momento negativo.

 

RANIERIRANIERI

L' importante è non sentirsi un superuomo, non pensare di poter vincere partite impossibile.

Se anche lo volessi non potrei andare su Marte». Riparte dopo qualche mese di «vacanza».

«Il calcio è il mio ossigeno. In questo periodo da disoccupato sono stato nervoso, impaziente. Non sono riuscito a godermi questa vacanza pagata a peso d' oro. Ho studiato. Calcio, naturalmente. Ma non ero felice».

 

Montella sarà il pilota del nuovo Milan.

«Come allenatore non è male. Ma dovrà faticare un po' di più rispetto, a esempio, a Spalletti».

Anche l' Inter è da ricostruire.

RANIERIRANIERI

«No. Qualcosa di importante c' è già. Spalletti ha un caratterino ma può diventare il leader della nuova Inter. Troverà le parole giuste per spiegare il nuovo corso ai suoi allievi. Però c' è un problema da risolvere subito: l' Inter sembra la sala d' aspetto di un aeroporto internazionale. È tutto un partire e arrivare. Serve creare un' identità. Tra i giocatori mi piace Gagliardini, nonostante l' errore che ha commesso nella semifinale dell' Europeo Under 21. Ma non solo lui».

 

Inter e Milan hanno proprietà cinesi.

RANIERIRANIERI

«Sono contento che il governo cinese abbia posto dei limiti all' operazione calcio. Non sono contrario ad aprire le porte ai nuovi ricchi. Ponendo, però, qualche paletto. I cinesi sono proprietari di Milan e Inter, e leggo di interessamenti per altri club. Ci lasciamo comprare tutta la Serie A? Negli altri Paesi i grandi imprenditori diventano partner, non padroni. In Spagna le squadre simbolo, cioè Real Madrid e Barcellona, hanno come riferimento i tifosi-soci. In Germania non hanno bisogno dei soldi cinesi. Noi siamo economicamente deboli e quindi troppo vulnerabili».

 

Chi è favorito per lo scudetto?

«La Juve, naturalmente. È la più forte, la più solida. Ha una società che fa il suo lavoro. Ricordare il Bonucci in tribuna durante la gara di Champions contro il Porto? Sono gesti che lasciano il segno. Mi piace l' idea Douglas Costa.

TIFOSI LEICESTER OMAGGIO RANIERITIFOSI LEICESTER OMAGGIO RANIERI

 

Era già fortissimo nello Shakhtar Donetsk. Per non parlare di Bernardeschi, un progetto interessantissimo. Però è Dybala il calciatore di Serie A che più mi emoziona. Sono pazzi quelli che lo mettono in discussione per la modesta esibizione nella finale di Cardiff. Pazzi. Dybala diventerà un giocatore da Pallone d' oro».

 

A proposito di numeri uno: Ronaldo potrebbe lasciare il Real.

«Può succedere. Cristiano ha vinto quasi da solo la Champions. Non so cosa deciderà.

Piuttosto consiglio a tutti i grandi club d' Europa di non dimenticarsi che c' è libero un certo Ibrahimovic. Un campione, un leader. Appena guarito tornerà a fare la differenza» .

 

Il Napoli riparte dal blocco della passata stagione.

«Giusto. Servono solo pochi ritocchi. E sapete una cosa? Le continue punzecchiature tra Sarri e De Laurentiis generano scosse positive. È strano ma è così».

 

E la Roma?

CLAUDIO RANIERI DAL PROFILO INSTAGRAM DELLA FIGLIACLAUDIO RANIERI DAL PROFILO INSTAGRAM DELLA FIGLIA

«Riparte da un campione come De Rossi. E da capitan futuro Florenzi. Il problema è che se non si fa lo stadio temo che Pallotta se ne andrà. Già, perché non si costruiscono nuovi stadi in Italia? È assurdo, è incredibile. Perché non si é lottato per le Olimpiadi a Roma? Il motivo è che sarebbe tutto un ruba-ruba. Ma chi ruba dovrebbe andare in galera, giusto? E se viviamo prigionieri di questa paura non cresceremo mai. La Roma ha bisogno del nuovo stadio e di un paio di giocatori importanti visto che Salah se n' è andato. Confido in Monchi, è molto bravo. Garantisco io» .

 

Totti cambierà mestiere.

«Francesco non deve avere fretta. Deve studiare. Deve calarsi, con umiltà, nel ruolo che avrà scelto. Soprattutto gli auguro di essere felice. All' inizio gli mancherà l' adrenalina unica che genera il prato dell' Olimpico, un gol realizzato, l' urlo della Sud. Da calciatore con un gesto tecnico vinceva la partita, da dirigente capirà che tutto è più complicato».

CONTE RANIERICONTE RANIERI

Di Francesco è il nuovo allenatore giallorosso.

«Conosce Roma e la Roma. È preparato».

 

Ci sarà spazio per una nuova favola Atalanta?

«Puntare sui giovani non è una scommessa ma una necessità.

L' Atalanta può fare scuola».

A settembre ci giocheremo a Madrid contro la Spagna la qualificazione diretta ai mondiali.

«Una brutta gatta. A settembre non abbiamo i bioritmi giusti. Poche partite nelle gambe, poca tensione nella testa. Sarà dura. Ma al Mondiale ci andremo. Magari con gli spareggi. Quando siamo sull' orlo del precipizio diventiamo imbattibili».

Cosa farà Ranieri da grande?

«Il c.t. di una nazionale importante. Ma da grande. Ho appena sessanta».

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In casa ci sono dei suoi amici di Catanzaro. Un altro angolo d' Italia che ha nel cuore. La società calabrese è in crisi.

«Comprarla io? No, ognuno deve fare il proprio mestiere. Ma possibile che non ci sia un imprenditore di Catanzaro che abbia a cuore questo club?» .

 

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