hayden

DRAMMA NICKY HAYDEN – L’EX CAMPIONE DELLA MOTO GP INVESTITO IN BICI VICINO RIMINI, I MEDICI: "QUADRO DI ESTREMA GRAVITA’ "– IN ARRIVO LA FAMIGLIA DAGLI USA – NELLO STESSO OSPEDALE ANCHE UNA TRIATHLETA TRAVOLTA DA UN TIR - LO SCORSO 22 APRILE LA TRAGEDIA DEL CICLISTA SCARPONI – NIBALI SBOTTA: "MINCHIA MA LO CAPITE CHE SIAMO LA PARTE PIÙ DEBOLE IN STRADA!"- OGNI ANNO OLTRE 250 CICLISTI MORTI

HAYDENHAYDEN

Alessio Ribaudo per corriere.it

 

Sta lottando fra la vita e la morte, con la stessa grinta con la quale affronta gli avversari in pista, dopo essere stato coinvolto in un tremendo incidente stradale, nel Riminese. Nicky Hayden, pilota americano 36enne del campionato World Superbike, si stava allenando con la sua bici da corsa — una delle sue passioni — sulla provinciale Riccione-Tavoleto.

 

Sembrava un giorno come tanti in sella lungo strade che conosceva, proprio da poco in quella zona aveva scattato e poi pubblicato su Instagram una fotografia con l’amico Denis Pazzaglini. Intorno alle 14, caschetto in testa, stava pedalando in direzione di Riccione quando a poca distanza dal circuito di Misano, all’altezza di un incrocio, è avvenuto uno schianto frontale contro un’auto guidata da un trentenne di Morciano di Romagna, rimasto illeso.

HAYDENHAYDEN

 

La ricostruzione della dinamica dell’incidente è ancora in corso ma, secondo le prime indiscrezioni, Hayden sarebbe volato prima sul cofano, poi avrebbe sfondato il parabrezza e, quindi, sarebbe caduto sull’asfalto mentre la sua bici è finita nel fosso che costeggia la carreggiata. Il conducente del mezzo ha chiamato i soccorsi.

 

Le condizioni del centauro del team Honda World Superbike sono apparse immediatamente gravi ai sanitari del 118 che lo hanno trasportato all’ospedale «Infermi» di Rimini, dove è stato ricoverato in prognosi riservata per un forte trauma cranico e addominale. Dopo essere stato stabilizzato, il pilota è stato trasferito con l’elisoccorso all’ospedale specializzato «Bufalini» di Cesena.

 

La Superbike e il titolo in MotoGp

HAYDENHAYDEN

Hayden aveva corso domenica a Imola nel World Superbike. Lo scorso anno, era arrivato quinto in classifica. Ma era entrato nella leggenda del motociclismo nel campionato di MotoGp: nel 2006 aveva vinto il titolo iridato, beffando Valentino Rossi in un duello epico. Un trionfo che lo ha portato a entrare, nel 2015, nella Hall of Fame della categoria.

 

La morte di Scarponi

L’incidente in cui è rimasto coinvolto il pilota statunitense, purtroppo, è l’ultimo di una serie lunghissima. Lunedì al Passo delle Forche la triathleta Julia Viellehner è stata investita da un mezzo pesante: anche lei è in terapia intensiva al «Bufalini» di Cesena. Mentre lo scorso 22 aprile il corridore Michele Scarponi è morto in bici mentre si allenava alle porte di Filottrano, il suo paese, nell’Anconetano. Ieri Vincenzo Nibali, impegnato al Giro d’Italia, è sbottato su Twitter: «Min... ma lo capite che siamo la parte più debole in strada! In gioco c’è la vita!! Forza #HaydenNicky».

 

 

 

Numeri impressionanti

Hayden-MotoGPHayden-MotoGP

Un tweet che contribuisce ad accendere i riflettori sulla pericolosità delle strade per i ciclisti. Secondo gli ultimi dati Aci-Istat nel 2015 ci sono stati 251 vittime in Italia. Senza contare i 16.454 feriti. «I numeri sono impressionanti e li denunciamo da anni — dice Giulietta Pagliaccio, presidente della Federazione italiana amici della bicicletta —. Indicano una delle prime emergenze del nostro Paese: quella della sicurezza sulle strade». Per questo la Fiab ieri ha scritto ai presidenti di Camera e Senato. «Chiediamo che venga approvata la riforma del Codice della strada con provvedimenti come la riduzione della velocità, la riorganizzazione del traffico urbano e dispositivi che aiutino il guidatore a non distrarsi».

 

SCARPONISCARPONI

 

 

Lo scatto pubblicato martedì

Martedì sera aveva pubblicato sul suo account Instagram uno scatto che lo ritrae insieme a Denis Pazzaglini, un amico e meccanico, oltre che ex corridore, in bicicletta.

La terribile sequenza dei ciclisti travolti

L'incidente nel quale è rimasto coinvolto Nicky Hayden è solo l'ultimo di una serie terribile per i ciclisti. Dopo la morte choc di Michele Scarponi, il 22 aprile - investito da un furgone mentre si allenava alle porte di Filottrano (Ancona), suo paese natale, quello che ha coinvolto il 21enne americano Chad Young - e l'incidente del 9 maggio a Chris Froome, uscito illeso dopo un tamponamento con una macchina, anche lui in allenamento, è arrivata la disgrazia del motociclista statunitense. Nomi noti, che hanno riacceso la polemica sulla pericolosità delle strade, non solo italiane, per i ciclisti.

 

 

Oltre 250 ciclisti morti ogni anno

Le cifre che riguardano i ciclisti sulle strade italiane fanno gridare all'allarme, perché dei tanti incidenti molti sono mortali. Sono oltre mille quelli che hanno perso la vita negli ultimi quattro anni (dati Istat-Aci 2012/2015), una media superiore ai 250 decessi l'anno, uno ogni 35 ore. Senza contare le migliaia di feriti che si registrano ogni anno (solo nel 2012 oltre 16 mila).

SCARPONISCARPONI

 

 

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?