LORENZO-ROSSI: IL DUELLO DELLE MERAVIGLIE - QUARTA VITTORIA CONSECUTIVA DELLO SPAGNOLO, VALE SECONDO RIMANE LEADER DEL MONDIALE PER UN PUNTO: "LA GARA L’HO PERSA NELLE QUALIFICHE" - MARQUEZ CADE ANCORA

lorenzo rossi pedrosa 3lorenzo rossi pedrosa 3

Massimo Calandri per “la Repubblica”

 

«Quando Lorenzo è così in forma, non puoi permetterti di partire dalla terza fila». Valentino lo sa bene, che la gara di ieri l’ha persa durante le qualifiche del giorno prima.

 

Al Doc non è bastata un’altra delle sue rimonte, però il secondo posto gli permette di conservare la leadership e tra due settimane ad Assen – giura – non accadrà più. «Le prove non sono mai state il mio forte, succedeva anche dieci anni fa. Ma ho capito come migliorare ». Speriamo. Altrimenti l’attesissimo decimo titolo scivolerà via, come sabbia tra le dita.

lorenzo rossi 6lorenzo rossi 6

 

Marc Marquez lo ha fatto di nuovo, che balordo. Un tentativo di sorpasso impossibile, ingenuo, isterico. E un capitombolo, il secondo consecutivo, il terzo nelle ultime 5 gare. Voleva passare Lorenzo al secondo giro, lo ha sfiorato e per poco non trascina giù anche lui. Ora i punti di distacco da Rossi sono 69, un’eternità. «Al mondiale non penso più, dice il campione. Colpa mia, e di una moto che evidentemente non va ».

 

lorenzolorenzo

Il campione uscente trattiene a stento rabbia ed emozione. Da Piccolo Imperatore a povero perdente in 2 soli mesi. L’anno scorso gli hanno dato le chiavi dell’officina di Tokio, il ragazzo ha sviluppato la Honda a sua immagine e somiglianza: aggressiva, imprudente. Instabile, esagerata.

 

«La brutte storie non si ripetono. Mai». Jorge Lorenzo sabato aveva risposto a Repubblica con sicurezza un po’ farlocca. Si riferiva allo storico sorpasso che gli aveva rifilato Valentino nella curva finale del Montmelò, 2009. «Invece quando ho capito che stava per riprendermi, ho temuto succedesse di nuovo ». Appunto. Il maiorchino aveva imposto la solita gara, una rappresentazione perfetta della sua personalità: fuga solitaria, talentuosa e arrogante.

lorenzo rossilorenzo rossi

 

Succede da 4 gran premi consecutivi, fanno 103 giri, il record di Stoner è stracciato. Dopo 2 tornate era rimasto solo Rossi a dargli la caccia, il leggero vantaggio – un secondo e mezzo – è andato perdendo un millesimo dietro l’altro: inezie, perché le due Yamaha sono praticamente uguali, ma intanto l’italiano nel finale si è fatto più sotto. «Allora ho preso tutti i rischi che c’erano da prendere. È stata una delle corse più dure della mia vita», dice Jorge.

 

lorenzo 8lorenzo 8

Il Dottore riparte da qui. Dalla consapevolezza che la sua M1 vale quanto quella del compagno di squadra. Ma intanto il vantaggio del pesarese è evaporato ad un punticino. «Però dopo 3 gare difficili, per la prima volta ho capito di essere all’altezza di Jorge. Forse anche un pochino meglio». Se in qualifica finisci dietro e la domenica cominci con una mezza dozzina di piloti davanti, hai già perso un paio di secondi dal più forte. «Dobbiamo migliorare su questo aspetto.

 

Impossibile farlo in allenamento, ci vorrebbe la moto da gara. Quei 2 decimi che mi mancano sul giro secco forse sono legati ad un modo diverso di adattarmi alle gomme nuove. Ora abbiamo capito come fare, qui a Barcellona potevo già fare un buon tempo ma ho sbagliato. E imparato. Sono fiducioso, in Olanda sarà un appuntamento decisivo». Dopo la gara di ieri è praticamente ufficiale: la lotta per il titolo mondiale è tra i due amici-nemici e basta, la Yamaha si frega le mani.

 

lorenzo rossi 1lorenzo rossi 1lorenzo 7lorenzo 7

«Ma se Jorge e Vale fossero arrivati vicini all’ultima curva, ti immagini che battaglia? Poi magari finiva che cadevano entrambi », scherzano alla casa di Iwata. Sarebbe stata davvero una beffa, perché avrebbe vinto Pedrosa, ieri terzo a quasi 20 secondi. Invece la crisi della Honda continua, e la Ducati resta al secondo posto tra i costruttori nonostante le incertezze.

 

Dovizioso è stato tradito da un guaio all’elettronica, terzo pasticcio tecnico in 7 corse. La Desmosedici Gp.15 è una metamorfosi ambulante, straordinarie potenzialità ma anche molte incognite. Ha fatto meglio un prudente Iannone, quarto sul traguardo: ora nel ranking è dietro la coppia delle meraviglie.

lorenzo rossi pedrosa 1lorenzo rossi pedrosa 1lorenzo 4lorenzo 4lorenzo 9lorenzo 9rossi lorenzo 1rossi lorenzo 1lorenzo rossi pedrosalorenzo rossi pedrosagp catalogna lorenzogp catalogna lorenzo

 

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…