“POVERA ITALIA, INCARCERATA IN UNA CELLA EUROPEA DOVE L’UNICA VIA D’USCITA È IL PERICOLOSO RIPESCAGGIO” – IL “TIMES” SBERTUCCIA LA NAZIONALE ITALIANA COSTRETTA AI PLAYOFF PER QUALIFICARSI AI MONDIALI – "LA SFIDA PIÙ ARDUA DI GATTUSO È STATA MANTENERE L’UNITÀ PUR SAPENDO CHE L’ITALIA FOSSE DESTINATA FIN DA GIUGNO A TERMINARE SECONDA” – LE STILETTATE SULLA CRISI DEI TALENTI E SUI FISCHI DI CHISINAU PER UNA ITALIA CHE HA IMPIEGATO 88 MINUTI PER FARE UN GOL CONTRO LA MOLDOVA…
Un compito gravoso poggia sulle larghe spalle di Rino Gattuso: evitare che una delle Nazionali più blasonate al mondo salti il terzo Mondiale di fila. I playoff che attendono l’Italia a marzo non saranno di certo una passeggiata e il ct azzurro si trova a fare di necessità virtù a causa di una rosa che non ha con sé fuoriclasse. Ne parla il Times.
Ecco cosa scrive il Times:
“Ci sono dieci squadre nelle qualificazioni sudamericane, e sei accedono direttamente, mentre la settima va ai play-off,” brontolava il relativamente nuovo ct dell’Italia, osservando che il Brasile ormai difficilmente vince in trasferta e il Paraguay lascia punti in quasi tutte le partite e, eppure, come quinta e sesta miglior squadra del continente, sono già comodamente piazzati sulla griglia di partenza dei Mondiali 2026 dall’estate scorsa. Povera Italia, in confronto: incarcerata in una cella europea dove Erling Haaland fa da carnefice e l’unica via d’uscita è il pericoloso repechage.”
“È difficile anche non pensare che Gattuso non sarebbe più felice se gli fosse stato chiesto di guidare la nazionale più decorata della Coppa del Mondo in Europa in qualsiasi altro momento, tranne che ora. Sì, a giugno gli era stata presentata l’opportunità di condurre l’Italia, con le sue quattro stelle sul petto azzurro, verso la versione più grande e accessibile del torneo di punta della Fifa mai organizzata. Ma non può fare a meno di sentirsi come il ragazzo malvestito in fila al locale, che sa che il buttafuori farà passare chiunque tranne lui.”
“I brutti ricordi sono ancora freschi: Svezia 1-Italia 0, un’agonia prolungata su due partite nel 2017, che privò gli Azzurri della partecipazione ai Mondiali in Russia. Italia 0-Nord Macedonia 1, quando, in una sera di marzo in Sicilia, un pallone lanciato negli ultimi minuti cadde perfettamente per Aleksandar Trajkovski, e nessun difensore italiano riuscì a chiuderlo; seguì il momento che è stato probabilmente più ritrasmesso di qualsiasi altro come prova che Gianluigi Donnarumma non sempre si muove abbastanza velocemente da posizione eretta a distesa quando serve una parata di lunga estensione. Quel gol di Trajkovski tenne fuori dai Mondiali Qatar 2022 i campioni d’Europa in carica.”
gennaro gattuso luciano spalletti
“Gattuso sapeva praticamente quale sarebbe stato il suo fardello quando ha accettato l’incarico, sostituendo Luciano Spalletti dopo che la Norvegia aveva battuto l’Italia 3-0 a Oslo a giugno, decidendo di fatto la gerarchia del girone I con quel risultato. L’Italia ha vinto tutte le altre sei partite — seppur soffrendo contro Israele a settembre, concedendo quattro gol e segnando il quinto al 91° minuto — mentre osservava le speranze di raggiungere la Norvegia scivolare via sotto il peso della differenza reti accumulata.”
“E questa è un’Italia che ha impiegato 88 minuti solo per costruire un margine di vittoria contro la Moldova giovedì sera, con Gianluca Mancini che segna due minuti dalla fine del tempo regolamentare e Francesco Pio Esposito che aggiunge il secondo due minuti nei tempi di recupero per il 2-0. A quel punto, i pochi centinaia di tifosi in trasferta a Chisinau avevano sporadicamente fischiato i giocatori e Gattuso — un colpo doloroso per un allenatore la cui comunione con i tifosi è spesso sembrata una delle sue qualità principali, l’energia “terrena” che lo aveva raccomandato per incarichi in club volatili come Marsiglia, Valencia e Napoli.”
“Come mantenere quell’unità e il senso di urgenza attraverso partite che, data l’assunzione che l’Italia fosse destinata fin da giugno a terminare seconda, sono cominciate a sembrare più dei lunghi riscaldamenti in vista dei play-off di marzo è stata una sfida strategica.
Quando Federico Chiesa, l’ala del Liverpool che ha avuto poco spazio nel suo club, ha detto a Gattuso che era meglio non aggregarsi all’Italia per la trasferta in Moldavia — “una scelta,” ha detto il tecnico, “che devo rispettare” — non stava rinunciando a un impegno da dentro o fuori.”
Sulla crisi di talenti
“Evidentemente, non c’è un bacino di talenti così profondo da poter fare a meno dei migliori. Alcuni osservatori si chiedono ad alta voce perché, per esempio, Michael Kayode, terzino del Brentford e nazionale Under-21 italiana, non sia stato promosso alla prima convocazione in nazionale maggiore da Gattuso, data la sua partenza promettente in Premier League e la presenza di un’abilità straordinaria: il lancio lungo potente e preciso.”
“Nel frattempo, si monitora anche la situazione di club di Mateo Retegui, l’attaccante argentino naturalizzato italiano grazie ai nonni, convocato nel 2023. Non perché Retegui, capocannoniere della Serie A 2024-25 con l’Atalanta, sia in crisi; anzi, il contrario. Retegui, con cinque gol, è stato l’attaccante più prolifico dell’Italia nelle qualificazioni mondiali; ha segnato cinque reti in otto partite anche in campionato quest’anno.
Ma quella lega è la Saudi Pro League, con il suo club Al-Qadsiah. Come Ivan Toney, prolifico nello stesso contesto saudita, Retegui sa che i gol segnati nella penisola araba potrebbero non essere considerati alla stessa altezza qualitativa di quelli segnati in un prestigioso campionato europeo.”



