psg real madrid nasser al khelaifi florentino perez

PSG-REAL MADRID È QUALCOSA DI PIÙ DI UNA SEMPLICE PARTITA DI CALCIO – MARTEDÌ I "BLANCOS" ARRIVANO A PARIGI PER GLI OTTAVI DI FINALE DI CHAMPIONS LEAGUE E SI PROSPETTANO FUOCHI D’ARTIFICIO DENTRO E FUORI DAL CAMPO – I RAPPORTI TRA FLORENTINO PEREZ E NASSER AL-KHELAIFI SONO AI MINIMI TERMINI, DOPO IL FIASCO SUPERLEGA E LO SCEICCO CHE IN QUESTI GIORNI HA PRESENTATO LA “NUOVA CHAMPIONS”, MA SOPRATTUTTO PER IL CASO MBAPPÉ, DATO PER PARTENTE DA PARIGI VERSO MADRID...

Paolo Condò per “la Repubblica”

 

florentino perez nasser al khelaifi 1

Il meteo di Parigi non promette niente di buono per martedì, e i nuvoloni già addensati sul Parco dei Principi sono una buona metafora della battaglia in arrivo. Né il Psg né il Real Madrid possono permettersi di uscire dalla Champions agli ottavi, eppure a una toccherà. I ricchi sfondati o l'antica nobiltà? 

 

Il leader degli eversori superleghisti Florentino Perez o Nasser Al-Khelaifi, lo "sceicco" che ha soccorso Ceferin e in queste ore ha annunciato ai club europei (che presiede, nel ruolo che fu di Andrea Agnelli) un bengodi di 15 miliardi in marketing e diritti per il prossimo triennio di competizioni? La squadra che conta oggi su Kylian Mbappé, sempre più condiviso come numero uno al mondo, o quella in cui con ogni probabilità giocherà dalla prossima stagione?

 

florentino perez nasser al khelaifi 2

La carne al fuoco è talmente tanta - tutta filetto, poi - da fare impressione. E il notiziario lascia aperti dubbi proporzionati. Stasera il Psg, che fila verso il titolo francese con 13 punti sul Marsiglia, ospita il Rennes chiedendosi se Neymar, fuori da due mesi, riuscirà a recuperare in tempo per martedì. 

 

Domani il Real, che in Liga dopo la dissoluzione delle rivali storiche Barça e Atletico deve guardarsi dal solo Siviglia a 6 punti, collauda sul campo del Villarreal lo schieramento privo di Benzema che dovrebbe vedersi anche al Parc (ma Ancelotti ha detto che aspetterà il suo totem sino all'ultimo minuto). Assenze che sarebbero pesantissime ovunque, ma a Parigi e Madrid un po' meno: e poi Leo Messi, qualche sera fa contro il Lille, a un certo punto è entrato in area e ha portato il piede sinistro sotto il pallone, alzandolo in modo delizioso sopra il portiere in uscita. 

florentino perez nasser al khelaifi 3

 

Un bonbon che è parso annunciare la bella stagione del fuoriclasse argentino, fin qui autunnale nelle sue esibizioni un po' trattenute. Per Parigi è il momento di riscuotere i frutti della faraonica campagna estiva: ma se Messi è ormai pronto, Wijnaldum è vicino alla rottura, Sergio Ramos ha giocato quattro partite in tutto e Donnarumma non si è ancora sbarazzato di Navas. 

 

Funziona alla grande Hakimi, l'unico cartellino pagato (67 milioni all'Inter). L'Equipe segnala che il monte stipendi del Psg è salito a 629 milioni (il club dice 585), che non è un'enormità ma molto, molto di più. Occorrerà fare qualcosa per diminuirlo visto che le indiscrezioni sulle prossime modalità del Fair Play Finanziario, atteso in vigore dal 2023, parlano di salary cap e tassa di lusso.

Sergio Ramos PSG

 

Se gli sceicchi di Parigi vi sembrano dei dissipatori, sentite un po' come vanno le cose a Madrid. La scorsa settimana il Real è stato eliminato dall'Athletic Bilbao nei quarti di Copa del Rey. La sconfitta di San Mamés ha raffreddato gli entusiasmi per la Supercoppa appena portata a casa dalla final four in Arabia Saudita, e come sempre succede nei momenti di tensione una telecamera ha scandagliato la panchina madridista, rivelando una risata sarcastica di Gareth Bale. 

HAZARD

 

Ancelotti aveva mandato Eden Hazard a scaldarsi, ma dopo un po' l'aveva richiamato in panchina perché per i cambi aveva scelto altri giocatori. Più che ad Hazard, che difatti non se l'è presa, la risata di Bale pareva rivolta alla filosofia gestionale di questo Real, poco rispettosa nei confronti delle gerarchie tradizionali. 

 

Una cosa tipo "da non credere come ci trattano". Negli ultimi giorni del mercato di gennaio era uscita sui siti specializzati l'indiscrezione che il Real Madrid avesse fissato in 20 milioni il prezzo per cedere subito Hazard. Una svalutazione clamorosa, visto che tre anni fa il Real lo acquistò dal Chelsea per 115, ma anche logica se è vero che il fantasista è il più pagato della rosa - 15 milioni - e il suo contributo, tra infortuni e difficoltà a rientrare in forma, è pressoché nullo. 

hazard

 

In questa stagione, per esempio, ha giocato 674 minuti in campionato (Courtois, il più presente, ne ha tre volte tanto: 2070) partendo titolare 7 volte su 23. In Champions ne ha messi assieme 76 in due partite (una da titolare) su sei, nelle due gare di Supercoppa spagnola è rimasto in panchina, in Copa del Rey ha segnato il suo unico e decisivo gol, al 115' dell'ottavo con l'Elche, e dopo essere entrato all'inizio dei supplementari. 

 

Considerato che anche nelle altre due stagioni passate a Madrid il 31enne belga aveva giocato pochissimo e inciso zero, il suo ingaggio è stato un disastro. Anche se Ancelotti ha dichiarato di puntare forte sul suo riscatto, è probabile che accollandovi l'enorme stipendio (valido fino al 2024) a luglio ve lo portiate a casa gratis.

 

gareth bale ingaggio da record

Il secondo giocatore più pagato del Real - 13 milioni, e si parla sempre di netto - è proprio Gareth Bale, il cui contratto scadrà il prossimo 30 giugno: quel giorno fatevi un giro in zona Bernabeu, perché Florentino offrirà prosciutto patanegra a tutti i passanti. Bale è stato un problema appena acquistato (2013), perché il costo del suo cartellino, 100 milioni, superava i 96 versati nel 2009 al Manchester United per Ronaldo, ma a Cristiano non si poteva dire per ovvii motivi di superego: così venne imposto al Tottenham, attraverso una clausola contrattuale emersa di recente, di comunicare al mondo che la contropartita incassata era di "soli" 91 milioni. 

gareth bale zinedine zidane

 

Superata la delicata chicane iniziale, il gallese ha dato parecchio al Real, raggiungendo l'apice di rendimento nel 2016. Da lì in poi, complici i soliti infortuni e il deterioramento dei rapporti con Zidane, è praticamente sparito - ma il contatore dell'ingaggio non si è certo fermato - fino al prestito al Tottenham per disperazione della scorsa stagione e i 193 minuti giocati quest' anno in Liga. 

 

PSG 2

Gioverà ribadire che nella classifica degli emolumenti questa ultra-riserva di 32 anni è il secondo più pagato. Il terzo è Marcelo, che ha 33 anni e guadagna 11.7 milioni, per 215 minuti fin qui. Anche nel suo caso siamo agli ultimi mesi di un ricchissimo contratto in scadenza. Quest' anno il Real getta letteralmente dalla finestra 40 milioni di ingaggi più le relative imposte. Anzi no, almeno quelle servono a qualcosa.

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - C’ERA UNA VOLTA LA LEGA DI SALVINI - GETTATO ALLE ORTICHE CIÒ CHE RESTAVA DEI TEMI PIÙ IDENTITARI DEL CARROCCIO, DECISO A RIFONDARLO NEL PARTITO NAZIONALE DELLA DESTRA, SENZA ACCORGERSI CHE LO SPAZIO ERA GIÀ OCCUPATO DALLE FALANGI DELLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, HA PERSO IL LUME DELLA RAGIONE: UNA FURIA ICONOCLASTA DI NAZIONALISMO, SOVRANISMO, IMPREGNATA DI RAZZISMO, XENOFOBIA, MASCHILISMO E VIOLENZA VERBALE - SECONDO I CALCOLI DEI SONDAGGISTI OGGI QUASI LA METÀ DEI CONSENSI DELLA LEGA (8,8%) APPARTIENE AI CAMERATI DEL GENERALISSIMO VANNACCI CHE MICA SI ACCONTENTA DI ESSERE NOMINATO VICESEGRETARIO DEL CARROCCIO: CONSAPEVOLE CHE L’ELETTORATO DI ESTREMA DESTRA, AL SURROGATO, PREFERISCE L’ORIGINALE, SI È TRASFORMATO NEL VERO AVVERSARIO ALLA LEADERSHIP DEL CAPITONE, GIÀ CAPITANO - OGGI SALVINI, STRETTO TRA L’INCUDINE DELL'EX GENERALE DELLA FOLGORE E IL MARTELLO DI MELONI, È UN ANIMALE FERITO, QUINDI PERICOLOSISSIMO, CAPACE DI TUTTO, ANCHE DI GETTARE IL BAMBINO CON L'ACQUA SPORCA...

giorgia meloni nicola fratoianni giuseppe conte elly schlein matteo ricci

DAGOREPORT – BUONE NOTIZIE! IL PRIMO SONDAGGIO SULLO STATO DI SALUTE DEI PARTITI, EFFETTUATO DOPO LA SETTIMANA DI FERRAGOSTO, REGISTRA UN CALO DI 6 PUNTI PER FRATELLI D'ITALIA RISPETTO ALLE EUROPEE 2024 (IL PARTITO DELLA MELONI, DAL 29% PASSEREBBE AL 23) - A PESARE È LA SITUAZIONE ECONOMICA DEL PAESE, DALLA PRODUTTIVITÀ CALANTE DELLE IMPRESE A UN POTERE D’ACQUISTO AZZERATO DAI SALARI DA FAME - IL TEST DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, CHE CHIAMA ALLE URNE 17 MILIONI DI CITTADINI,   POTREBBE DIVENTARE UN SEGNALE D'ALLARME, SE NON LA PRIMA SCONFITTA DELL’ARMATA BRANCAMELONI - A PARTIRE DALLE PERDITA DELLE MARCHE: IL GOVERNATORE RICANDIDATO DI FDI, FRANCESCO ACQUAROLI, È SOTTO DI DUE PUNTI RISPETTO AL CANDIDATO DEL CAMPOLARGO, IL PIDDINO MATTEO RICCI - LA POSSIBILITÀ DI UN 4-1 PER IL CENTROSINISTRA ALLE REGIONALI, MESSO INSIEME ALLA PERDITA DI CONSENSI ALL'INTERNO DELL'ELETTORATO DI FDI, MANDEREBBE IN ORBITA GLI OTOLITI DELLA DUCETTA. NEL CONTEMPO, DAREBBE UN GROSSO SUSSULTO AI PARTITI DI OPPOSIZIONE, SPINGENDOLI AD ALLEARSI PER LE POLITICHE 2027. E MAGARI FRA DUE ANNI LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SARÀ RICORDATA SOLO COME UN INCUBO...

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - GENERALI, MEDIOBANCA, MPS, BPM: NESSUN GOVERNO HA MAI AVUTO UN POTERE SIMILE SUL SISTEMA FINANZIARIO ITALIANO - MA LA VITTORIA DI OGGI DEI CALTA-MELONI PUÒ DIVENTARE LA SCONFITTA DI DOMANI: “SENZA UN AZIONARIATO DI CONTROLLO STABILE IN GENERALI, NON BASTERÀ LA SBILENCA CONQUISTA DI MEDIOBANCA PER METTERE AL SICURO LA GESTIONE DEL RICCO RISPARMIO ITALIANO (800 MLD) CHE TUTTI VORREBBERO RAZZIARE” - L’ULTIMA, DISPERATA, SPERANZA DI NAGEL GIACE TRA I FALDONI DELLA PROCURA DI MILANO PER L'INCHIESTA SULLA TORBIDA VENDITA DEL 15% DI MPS DA PARTE DEL MEF A CALTA-MILLERI-BPM – UNA SGRADITA SORPRESA POTREBBE ARRIVARE DAGLI 8 EREDI DEL VECCHIO - PIAZZA AFFARI? SI È FATTA GLI AFFARI SUOI: METTERSI CONTRO PALAZZO CHIGI PUÒ NUOCERE ALLA SALUTE DI UNICREDIT, BENETTON, MEDIOLANUM, FERRERO, LUCCHINI, UNIPOL, ENTI PREVIDENZIALI, ETC. – L’ERRORE DI NAGEL E GLI ''ORRORI'' DI DONNET: DA NATIXIS AL NO ALLO SCAMBIO DELLA QUOTA MEDIOBANCA CON BANCA GENERALI…

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...