grigory rodchenkov

RUSSIA, CI VEDIAMO DOPING – ECCO CHI E’ GRIGORIJ RODCHENKOV, EX DIRETTORE DEL LABORATORIO ANTIDOPING E GOLA PROFONDA DEL “PIU’ GRANDE SCANDALO SPORTIVO DI SEMPRE” (CHE HA PORTATO ALL'ESCLUSIONE DI MOSCA PER 4 ANNI DA OLIMPIADI E MONDIALI) - FUGGÌ A LOS ANGELES CON L'ARCHIVIO DI ANALISI TRUCCATE. ORA ESULTA: "PUNITE QUELLE FRODI" - PUTIN LO DEFINISCE "UN IMBECILLE", L'EX CAPO DEL COMITATO OLIMPICO RUSSO DICE CHE RODCHENKOV “ANDREBBE GIUSTIZIATO"

russia doping

R.Cas. per “la Repubblica”

 

Quando nel novembre 2015 Grigorij Rodchenkov è costretto a lasciare la direzione del laboratorio anti- doping di Mosca, si ritrova dall' oggi al domani delle corpulente guardie davanti a casa. Ufficialmente, sono state mandate lì a proteggerlo da giornalisti indiscreti. Ma Rodchenkov conosce la Russia abbastanza da non fidarsi.

 

Grigorij Rodchenkov

L' agenzia anti-doping mondiale Wada ha appena pubblicato il primo rapporto che denuncia il presunto sistema "istituzionalizzato" di coperture e manipolazione dei test per gli atleti russi che fanno uso di sostanze illecite per migliorare le loro prestazioni sportive. L' agenzia anti-doping russa (Rusada) è stata sospesa e Rodchenkov teme di diventare il capro espiatorio dello scandalo. O peggio.

 

«Devo fuggire o Putin mi ucciderà », confessa in una concitata videochiamata via Skype al ciclista amatoriale e regista statunitense Bryan Fogel. Da qualche settimana collaborano a un documentario su quanto sia facile assumere sostanze dopanti e quanto migliorino le prestazioni sportive. Quel giorno, però, il lungometraggio prende una piega diversa.

 

russia doping daily express

Rodchenkov s' imbarca sul primo volo per Los Angeles. Per evitare di sollevare sospetti, parte con poco bagaglio: giusto qualche abito, un laptop e due dischi rigidi contenenti uno smisurato numero di analisi, foto, piantine, diari e altre prove raccolte negli anni che documentano il programma di doping pianificato da Mosca per garantire alla Russia il dominio del medagliere dei Giochi invernali di Sochi 2014.

 

Lo stesso rivelato dall' ottocentista Julija Stepanova e dal marito Vitalij alla televisione tedesca Ard e denunciato dal rapporto della Wada.

 

RUSSIA DOPING

Arrivato negli Stati Uniti, Rodchenkov confessa tutto: a Fogel autore del documentario "Icarus" che vincerà il premio Oscar, al dipartimento di Giustizia statunitense, al New York Times e infine alla stessa Wada e al Comitato olimpico internazionale (Cio). Diviene la "talpa" al centro del rapporto della commissione indipendente della Wada guidata dal canadese Richard McLaren che un anno dopo porta all' esclusione degli atleti russi dalle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 e Pyeongchang 2018.

 

La sua testimonianza tanto acclamata negli Stati Uniti ha tutt' altra risonanza a Mosca. L' ex capo del Comitato olimpico russo dice che Rodchenkov «andrebbe giustiziato per aver mentito, come ai tempi di Stalin ». Putin ricorda che ha un passato di ricoveri in ospedali psichiatrici e lo definisce senza mezzi termini «un imbecille».

 

DOPING RUSSIA

Oggi Rodchenkov vive sotto il programma di protezione dei testimoni. Ed è stato il primo a esultare per la decisione della Wada. «Infine, frodi, bugie e falsificazioni di proporzioni inimmaginabili sono state punite», ha fatto sapere con un comunicato. Al Senato statunitense c' è persino una legge in attesa di approvazione che porta il suo nome: il "Rodchenkov Anti-Doping Act", o Rada. Che darebbe alla giustizia americana il potere di perseguire i responsabili di doping in competizioni che vedano coinvolti atleti o sponsor americani.

GRIGORY RODCHENKOV

vladimir putin al congresso di russia unita 1

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...