totti malagò

DIETRO LO SHOW DI TOTTI UN PREAVVISO DI SFRATTO AGLI AMERICANI – LA BOMBA DI “AFFARITALIANI”: IL CAPITANO SAREBBE PRONTO A RIENTRARE CON UNA NUOVA CORDATA, BENEDETTA DA MALAGO’, CHE ACQUISTERA’ LA SOCIETA’ DI PALLOTTA - “REPUBBLICA” SOTTOLINEA CHE “IL PRESIDENTE IN USCITA DAL CONI STA LAVORANDO PER RIPOSIZIONARSI” E PARLA DELL’AFFARE STADIO CHE HA SCATENATO IN CITTÀ ENORMI APPETITI… - E' VERO CHE NELLA CORDATA, OLTRE A MONTEZEMOLO, CI SARA' ANCHE FABRIZIO DI AMATO, PRESIDENTE DI 'MAIRE TECNIMONT'?

giovanni malagò e francesco totti foto mezzelani gmt 004

Foto di Ferdinando Mezzelani per Dagospia

Marco Mensurati per “la Repubblica”

 

Se l' obiettivo di Totti era davvero quello di "fare il bene della Roma", allora si può dire che la sua conferenza stampa d' addio è stata un evidente fallimento. Basti pensare che da oggi ogni operazione di calciomercato in entrata sarà ancora più difficile di prima (chi vorrebbe andare a lavorare in una polveriera?). E che nelle due ore successive al suo sfogo, mentre social, radio, siti internet si gonfiavano di odio nei confronti della società, il titolo del club ha perso in Borsa il 3,78% (poi ha chiuso a +1,59%).

 

Se invece, come in molti a Trigoria (e non solo) pensano e ormai dicono esplicitamente, il vero scopo dell' ex dirigente giallorosso era quello di inviare un preavviso di sfratto "agli americani", la lettura dello show di Totti è allora molto diversa. Nell' inchiesta pubblicata da Repubblica lo scorso 29 maggio sui veri motivi del turbolento divorzio tra la Roma e l' altro capitano, Daniele De Rossi, questo giornale aveva riferito di come il club e il relativo progetto per costruire un nuovo stadio avessero scatenato in città enormi appetiti. Ieri, durante i 90 minuti di conferenza, l' impressione che questi appetiti abbiano finalmente trovato una loro espressione è stata a tratti molto forte.

giovanni malagò e francesco totti foto mezzelani gmt 006

 

Così forte che la Roma, in una nota ufficiale, si è lamentata dei "ripetuti riferimenti" di Francesco a "una nuova proprietà" e delle "informazioni raccolte da Totti stesso in tutto il mondo circa soggetti interessati al club". Attività - si specifica - "svolta senza alcun mandato", perché Pallotta "non ha alcuna intenzione di mettere in vendita il club adesso o in futuro".

 

L' irritazione, tanto a Boston quanto a Trigoria, è ormai così palese che si sta pensando di segnalare le parole di Totti direttamente alla Consob, chiedendo all' ente di vigilanza di valutare eventuali profili di aggiotaggio. A sostanziare i sospetti del club, oltre alle parole esplicite di Totti, anche il profilo non proprio basso tenuto in tutta questa vicenda da Giovanni Malagò.

paolo condò giovanni malagò e francesco totti foto mezzelani gmt 010

 

Storico amico del Capitano, grande tifoso romanista, il presidente (in uscita) del Coni sta da tempo lavorando per riposizionarsi. Venerdì scorso in una intervista a Tuttosport aveva fatto scivolare lì una frasetta di quelle che balzano all' occhio: «Non conosco un tifoso di calcio che non sogni di diventare il presidente della sua squadra». Da allora Malagò ha ripetuto ad amici e giornalisti che quella era solo una battuta e che non ha alcuna mira sul club.

 

Anzi, ancora ieri, diceva che lui aveva addirittura sconsigliato "l' amico Francesco" di fare una conferenza stampa con quei contenuti. E però, se così stanno le cose, non si capisce allora come mai Malagò abbia deciso di contraddire nei fatti il suo stesso pensiero, ospitando nel suo studio il debriefing della conferenza stampa, per la quale aveva deciso di "prestare" all' ex Capitano nientemeno che il Salone d' onore del Coni.

giovanni malagò e francesco totti foto mezzelani gmt 002

 

Una scelta, quest' ultima, ostinatamente difesa da Malagò anche di fronte ai numerosi segnali di contrarietà arrivati nelle ultime ore dai vertici di Sport e Salute, l' ex Coni servizi Spa, già proprietaria della "Sala" nonché legata all' As Roma da un contratto di locazione dello Stadio Olimpico (valore 3,5 milioni di euro annui).

 

 

 

TOTTI LASCIA LA ROMA, PRONTO A RIENTRARE: VIA PALLOTTA, ARRIVA MALAGÒ

Da www.affaritaliani.it

 

Totti via dalla Roma? Durerà pochissimo la sua distanza dalla società di calcio e dai colori giallorossi, perché secondo i bene informati, il capitano avrebbe già un pre-contratto da dirigente con la nuova cordata in procinto di acquistare la società da James Pallotta.

 

 

 

giovanni malagò e francesco totti foto mezzelani gmt 001

La voce insistente gira da questa mattina nel quartier generale della Roma dell'Eur, dove sono certi che l'accordo con la cordata di imprenditori guidata da Giovanni Malagò, sia questione di ore. E la fine dell'avventura del Pupone sia una sorta di sceneggiata concordata a tavolino per accelerare l'addio dell'uomo di Boston da Roma e soprattutto dallo stadio della Roma, divenuto ormai l'unico motivo per tenere l'asset rappresentato dalla squadra. Il resto – sempre secondo i bene informati – sarebbe “fuffa” per confondere le acque.

 

 

 

malago e totti

Dunque, Malagò alla guida dell'As Roma? Forse, con il problema del possibile conflitto con la presidenza del Coni che qualcuno paventa Malagò possa lasciare solo nel caso in cui la “nuova” As Roma possa riprendere il dialogo col Comune di Roma e portare a termine la procedura per lo stadio. O addirittura aprirne una nuova con un nuovo progetto, un nuovo voto in Consiglio Comunale e una nuova conferenza dei servizi con la Regione Lazio. Dove? Non a Tor di Valle, questo è certo, ormai terreno bruciato.

 

Per saper se la cordata Malagò è una realtà bisognerà aspettare un giorno, massimo 48 ore.

giovanni malagò e francesco totti foto mezzelani gmt 007GIOVANNI MALAGO' E FRANCESCO TOTTIGIOVANNI MALAGO' E FRANCESCO TOTTITOTTI MALAGO' 3MALAGO' TOTTImalago' totti

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....