
“SINNER È UN ITALIANO LONTANO DAI SOLITI STEREOTIPI? UNA LETTURA SUPERFICIALE. SI FA PRESTO A SCADERE NELLA MACCHIETTA DELL’ITALIANO PULCINELLA” – SANDRO VERONESI REPLICA ALLE CRITICHE SULLA ITALIANITA’ DEL NUMERO 1 DEL MONDO DI TENNIS. ABBIAMO AVUTO ALTRI CAMPIONI ALTOATESINI, GUSTAV THOENI NELLO SCI E KLAUS DIBIASI NEI TUFFI. SINNER STA IN QUESTO SOLCO. NON SIAMO PIÙ SPAGHETTI, CHITARRA E MANDOLINO. QUESTA IDEA DELL’ITALIANO È DATATA” – E A CHI FA NOTARE UNO STILE DI GIOCO MONOTONO E CON MENO VARIETA’ DI COLPI RISPETTO A ALCARAZ, LO SCRITTORE RIBATTE CHE...
Estratti dell'intervista di Sandro Veronesi alla Gazzetta dello Sport - gazzetta.it
JANNIK SINNER DOPO LA VITTORIA A WIMBLEDON
“Sinner è un italiano lontano dai soliti stereotipi? Lettura superficiale. Si fa presto a scadere nella macchietta dell’italiano Pulcinella”. A parlare a La Gazzetta dello Sport è Sandro Veronesi, scrittore tifoso della Juventus e grande appassionato di tennis.
Sulle critiche al numero uno al mondo nel ranking ATP, per il suo atteggiamento “freddo“, distante dall’italiano pieno di fantasia e estro, puntualizza: “Abbiamo avuto altri campioni altoatesini, Gustav Thoeni nello sci e Klaus Dibiasi nei tuffi. Sinner sta in questo solco. Non siamo più spaghetti, chitarra e mandolino. Questa idea dell’italiano è datata”.
Le note al suo stile di gioco “monotono”, “e con poche variazioni”? “ Ma cosa dobbiamo chiedergli per sbalordirci ancora? Ha vinto Wimbledon e vincerà tutti e quattro gli Slam. Jannik non ha finito di svilupparsi, è un talento in divenire. Alcaraz dovrà migliorarsi di più, per superarlo. Sinner ha preso il sopravvento con la metodicità, presto acquisirà la varietà di gioco.
Contro certi avversari devi martellare di ritmo, contro altri devi variare di tecnica: ce lo ha insegnato Federer. Sinner è un fenomeno sportivo naturale. Sarebbe diventato grande sia nel calcio sia nello sci. Ha optato per il tennis ed è diventato il numero uno”.
umberto ferrara jannik sinner
JANNIK SINNER
jannik sinner
umberto ferrara jannik sinner