zangrillo

"LA SFIDA CON IL TORINO? MI CAGO SOTTO, E’ LA PARTITA DELLA VITA" – IL PROF. ZANGRILLO, PRESIDENTE DEL GENOA, NON TEME COMPLOTTI ARBITRALI DOPO IL TORTO SUBITO  DAL TORO CONTRO L’INTER: "HO FIDUCIA NEL DIRETTORE DI GARA MARIANI. A GENOVA ABBIAMO IL VENTO DI TRAMONTANA, MI AUGURO CHE DOMANI NON FACCIA CADERE TROPPI GIOCATORI" – L’AMICIZIA CON GALLIANI E BRIATORE, LA LEGA, LA BORDATA A GRAVINA SULL’ INDICE DI LIQUIDITA’ - "ALLA FINE DELLA PARTITA CON L’ATALANTA SONO ANDATO SOTTO LA CURVA E HO PIANTO. QUALCUNO MI AVRÀ DATO DEL COGLIONE, MA…” - L'INTERVISTA DI ZAZZARONI

Ivan Zazzaroni per il “Corriere dello Sport” 

zangrillo

 

«Mi cago sotto. Ma lei la metta giù meglio, in una forma più elegante». 

 

Guardi che va benissimo così, professor Zangrillo: me la faccio sotto è un’espressione meno immediata. Lei ha reso l’idea. 

«Non vorrei usare le solite frasi di circostanza o noiose iperboli calcistiche, ma per noi quella col Torino è veramente la partita della vita». 

 

Non esageri. 

«Non esagero, no. Mi conceda qualche parentesi di irragionevolezza e una spiegazione. Avverto fisicamente la responsabilità, soprattutto da quando ho assunto la presidenza di un club che per me rappresenta qualcosa di speciale. Il Genoa è il secondo amore, dopo la mia famiglia.

zangrillo

 

Sono cresciuto nell’ortodossia rossoblù. È stato il costante punto di contatto tra le mie origini e tutto il resto. Milano, un luogo che ti assorbe, gli studi, la professione, l’ospedale, la ricerca. Me lo sono portato dentro, il Genoa. Sempre. Avevo 14 anni quando lasciai Genova, ad aprile saranno 64 e mi piace pensare che questo incarico chiuda simbolicamente un cerchio esistenzial-sentimentale». 

 

Ci chiedemmo in tanti, lo scorso novembre, quando divenne presidente, cosa avesse spinto uno come lei a entrare nel calcio. 

zangrillo

«La consapevolezza di poter far bene. Partendo dalla mia crescita professionale, dalle capacità relazionali che mi riconosco, dalle dinamiche della gestione di un gruppo che sono parte integrante del mio lavoro. L’obiettivo che mi sono posto, al di là della fondamentale salvezza, sia chiaro, è aumentare la reputation del club. Che ha una storia straordinaria e deve recuperare la centralità all’interno del sistema calcio. Non sono concetti astratti, mi dia retta.

 

Capisco che non è semplice far capire agli altri cosa sia la genoanità. Le porto un esempio recente. Avrà visto le immagini: alla fine della partita con l’Atalanta sono andato con Josh Warner e Andrés Blazquez sotto la curva per ringraziare la nostra tifoseria e mi sono commosso, ho pianto. Lo so, non è normale». 

 

Perché no? 

«Qualcuno mi avrà dato del coglione, ma solo un genoano può capire. E io lo sono, totalmente. Sempre tra i primi a informarsi sulla sede del ritiro estivo della squadra. Amavo seguirne i primi passi. Ricordo che ai tempi di Franco Scoglio scelsero Madonna di Campiglio, la mia seconda casa. Non può immaginare la felicità». 

 

Mi sta sorprendendo, lo ammetto. 

«Eppure non dovrebbe essere così, visto che lei ha a che fare ogni giorno con la passione, le emozioni che il calcio alimenta». 

gabriele gravina foto di bacco

 

Da qualche tempo prevalgono i conti, le assemblee di Lega, gli interessi particolari di alcuni presidenti e dirigenti, il non sistema. 

«Non è stato facile, il mio ingresso in via Rosellini. Chissà cosa viene a fare questo scemo, il medico di, l’amico di, tanto sappiamo chi lo porta. Nei primi quattro mesi, essendo una persona intelligente, mi sono limitato a osservare. Sono un clinico, allenato a studiare e individuare i caratteri, a interpretare atteggiamenti e reazioni. Diciamo che sono passato dalla curiosità e dalla diffidenza nei miei confronti al rispetto. Negli ultimi tempi ho espresso la mia opinione sui temi più importanti. Poche parole, concetti chiari e definitivi. Molta misura». 

 

zangrillo bassetti

La pecora bianca. 

«Molte cose dovrebbero cambiare all’interno della Lega, tutti hanno il dovere di sacrificare qualcosa in funzione dell’interesse comune. Anche sul piano dei comportamenti e del linguaggio sarebbe ora che ci si desse una regolata». 

 

  La Grande Utopia. 

«Vede, io provengo da un altro mondo e faccio mio un pensiero del premio Pulitzer Dave Barry: “non avere mai paura di tentare qualcosa di nuovo. Ricorda: dei dilettanti realizzarono l’arca mentre il Titanic fu costruito da professionisti”». 

 

Ho afferrato. Vecchi e nuovi, professionisti e dilettanti, non hanno gradito la posizione della Federcalcio sull’indice di liquidità. 

«È molto spiacevole che qualcuno, in modo maldestro, punti l’indice sui conti di una o più società. Noi, come tutti in Lega, siamo molto preoccupati, ma riteniamo di poter rispettare gli impegni a testa alta». 

 

zangrillo e b

Sempre convinto che «contro il calcio ci sia un certo pregiudizio»? Sono parole sue. 

«È una filiera che produce fatturato e lavoro e quindi deve essere alimentata e protetta. Non deve prevalere l’immagine del calciatore iperpagato e lontano dalla realtà, ma quella di chi sostiene il sistema dalle fondamenta». 

 

È consapevole di rappresentare una scelta di rottura? 

zangrillo 9

«C’era la necessità di una rottura in termini di mentalità. E penso che il Genoa l’abbia dimostrato anche sul mercato. Il progetto è a medio-lungo termine ma non stiamo tralasciando assolutamente il breve. E il brevissimo, per questo penso a Genoa-Toro. Il nostro è un brand straordinario e mai utilizzato appieno, quasi riconosciuto più all’estero che in Italia.

 

Modelli come Atalanta e Sassuolo sono da copiare e vincenti, e se hai alle spalle la storia esiste un trampolino di lancio importante. Il tutto in una città con una potenzialità e un appeal eccezionali in termini di turismo. Il Genoa è uno degli strumenti che devono rilanciare Genova e la Liguria». 

 

Il suo amico Briatore che tentò di portare Volpi alla Samp, cosa le ha detto? 

CAIRO 19

«Ha cercato in tutte le maniere di dissuadermi dall’accettare la presidenza». (Sorride). 

 

Tornando all’indice di liquidità, le ricordo che la Federazione di Gravina ha fatto l’impossibile negli ultimi due anni per salvaguardare la regolarità finanziaria, più presunta che reale, del campionato. 

«E io le ricordo a mia volta che non siamo ancora usciti dalla quaresima pandemica e dai suoi devastanti effetti sui conti, e non mi faccia aggiungere altro. L’imperativo era e resta la sostenibilità». 

 

 Domani sera affrontate una squadra, il Torino, che domenica sera ha subìto un enorme torto arbitrale. La cosa vi spaventa? 

«E perché dovrebbe? Lei allude a compensazioni o cose del genere? Preistoria». 

 

alberto zangrillo allo stadio a vedere il genoa

Io no? Il suo amico Galliani, uomo di notevoli malizie e esperienze, forse sì. A pensar male... 

«Adriano ha fatto i complimenti a Blessin: mi ha detto che si vede che siamo messi bene in campo». 

 

Tutto qui? Un bel glissons? 

«Sono convinto che Mariani vorrà dimostrare di essere un arbitro di personalità, in grado di sopportare le pressioni che derivano da una settimana pesantissima per la categoria. L’arbitro è un essere umano». 

 

Non tutti lo sono e non sempre. 

«Durante la partita l’arbitro si sottopone a un autentico test da sforzo, il cuore può raggiungere i 220, 230 battiti al minuto. Dubito che chi sta davanti alla tv sopporti stress simili». 

777 partners

 

Risponda da clinico: cosa avrà visto il varista Massa? 

«Credo totalmente nella sua buona fede, proprio per la dimensione esagerata dell’errore che non autorizza retropensieri. Ad ogni modo non venga a parlare a noi di torti subiti...». 

 

Dice che sto parlando di corda a casa dell’impiccato? 

«A Genova abbiamo il vento di tramontana che spira da nord, mi auguro che domani non faccia cadere troppi giocatori». 

 

Adesso, sì, mi piace. 

«Nei giorni scorsi mi hanno spiegato che prima della partita un saluto di benvenuto all’arbitro è sempre gradito, un’ apprezzata forma di educazione. Ho chiesto se fosse così proprio a un direttore di gara e mi ha riposto di sì. Poi però durante l’intervallo vedo allenatori e giocatori che rientrano in campo parlando fitto fitto con arbitro e guardalinee e allora mi girano un po’ i coglioni». 

 

alberto zangrillo

Ma professore! 

«È uscito il genoano». 

 

Comunque e ovunque. 

«Comunque e ovunque. Ma non in B, mi auguro». 

 

Professore, Johannes Spors, il ds, e Alexander Blessin sono scelte “algoritmiche” di Charles Gould. 

«Ha ragione, e io vorrei riuscire ad armonizzare i due aspetti: banalmente, storia e futuro. Ho un solido legame con Josh Warner e Andrés, li sento ogni giorno, sono uomini straordinariamente intelligenti e di azione. Pensi soltanto che Josh è partito dagli Stati Uniti per vedere la partita con l’Atalanta ed è rientrato da Bergamo la notte stessa». 

ZANGRILLO BERLUSCONIsilvio berlusconi alberto zangrillo

  

IVAN ZAZZARONI

Ultimi Dagoreport

claudia conte

DAGOREPORT - CHI È, CHI NON È E CHI SI CREDE DI ESSERE CLAUDIA CONTE, LA “GIORNALISTA, SCRITTRICE, "EVENT PRODUCER", OPINIONISTA” CHE IMPERVERSA TRA TV, EVENTI PUBBLICI E ISTITUZIONALI - COME MAI HA PRESENTATO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DI UN LIBRO DI GABRIEL GARKO?!?! - PERCHÉ LA 33ENNE DI CASSINO È STATA SCELTA PER “RIFLETTERE” SULL’EREDITÀ DI ALDO MORO NEL MAGGIO 2023, ALLA PRESENZA DEL MINISTRO DELL’INTERNO, MATTEO PIANTEDOSI, E DEL PREZZEMOLONE MOLLICONE? - SUI SOCIAL DILAGANO LE SUE FOTO CON MINISTRI, ALTE GERARCHIE MILITARI, CONDUTTORI TV E PERFINO PAPA FRANCESCO – PRESENZA FISSA A PRESENTAZIONI DI LIBRI, CENE E GALA, LA BELLA CLAUDIA HA INIZIATO COME ATTRICE, POI HA TROVATO UNA MINIERA D’ORO NEL SOTTOBOSCO DELLA ''BENEFICENZA'', DELLA ''SOLIDARIETÀ'' E DELLE "LEGALITÀ" – TRA LIBRI, LE OSPITATE, I PREMI DI OGNI TIPO, E' ARRIVATO L’INCARICO PIÙ PRESTIGIOSO: LA PRESENTATRICE DEL TOUR DELLA NAVE AMERIGO VESPUCCI, IN GIRO PER IL MONDO. A QUALE TITOLO LE È STATO AFFIDATO? E PERCHÉ PROPRIO A LEI? AH, SAPERLO...

giuseppe conte elly schlein matteo ricci giorgia meloni francesco acquaroli

DAGOREPORT - COME E' RIUSCITO CONTE, DALL’ALTO DEL MISERO 5% DEI 5STELLE NELLE MARCHE, A TENERE IN OSTAGGIO IL PD-ELLY? - L'EX ''AVVOCATO DEL POPOLO'' È RIUSCITO A OTTENERE DALLA "GRUPPETTARA CON L'ESKIMO" LE CANDIDATURE DI ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA, E SENZA SPENDERSI GRANCHE' PER MATTEO RICCI. ANZI, RIEMPIENDO I MEDIA DI DISTINGUO E SUPERCAZZOLE SULL’ALLEANZA (“NON SIAMO UN CESPUGLIO DEL PD”) – IL PIU' MADORNALE ERRORE DEL RIFORMISTA RICCI E' STATO DI FAR SALIRE SUL PALCO L'"ATTIVISTA" DEL NAZARENO, AGITANDOSI PER GAZA ANZICHE' PER UNA REGIONE DOVE LA GLOBALIZZAZIONE HA IMPOVERITO LE INDUSTRIE (SCAVOLINI, TOD'S, ETC.), LA DISOCCUPAZIONE E' ARRIVATA E I MARCHIGIANI SI SONO SENTITI ABBANDONATI - VISTO IL RISCHIO-RICCI, E' ARRIVATA LA MOSSA DA CAVALLO DELLA DUCETTA: ''ZONA ECONOMICA SPECIALE'' E UNA PIOGGIA DI 70 MILIONI DI AIUTI...

al-thani netanyahu trump papa leone bin salman hamas

DAGOREPORT – STASERA INIZIA LA RICORRENZA DI YOM KIPPUR E NETANYAHU PREGA CHE HAMAS RIFIUTI IL PIANO DI PACE PER GAZA (ASSEDIATO IN CASA DALLE PROTESTE E DAI PROCESSI, PIÙ DURA LA GUERRA, MEGLIO È). NON A CASO HA FATTO MODIFICARE LAST MINUTE IL TESTO RENDENDOLO PIÙ DIFFICILE DA ACCETTARE PER I TERRORISTI CHE, A LORO VOLTA, INSISTONO SU TRE PUNTI: UN SALVACONDOTTO PER I CAPI; UN IMPEGNO A CREARE LO STATO DI PALESTINA; IL RITIRO DELL’ESERCITO ISRAELIANO, ANCHE DALLA ZONA CUSCINETTO – PRESSING FORTISSIMO DI VATICANO, ONU E PAESI ARABI PER CHIUDERE L'ACCORDO – EMIRI E SCEICCHI INFURIATI PER IL RUOLO DI TONY BLAIR, CHE BOMBARDÒ L’IRAQ SENZA MAI PENTIRSI – L’UMILIAZIONE DI “BIBI” CON LA TELEFONATA AL QATAR: L’EMIRO AL THANI NON HA VOLUTO PARLARE CON LUI E HA DELEGATO IL PRIMO MINISTRO – L’OBIETTIVO DEI “FLOTILLEROS” E L’ANTISEMITISMO CHE DILAGA IN EUROPA

luca zaia matteo salvini roberto vannacci

IL CORAGGIO SE UNO NON CE L'HA, MICA SE LO PUO' DARE! LUCA ZAIA, ETERNO CACADUBBI, NICCHIA SULLA CANDIDATURA ALLE SUPPLETIVE PER LA CAMERA: ORA CHE HA FINALMENTE LA CHANCE DI TORNARE A ROMA E INCIDERE SULLA LEGA, DUELLANDO CON VANNACCI E SALVINI CONTRO LA SVOLTA A DESTRA DEL CARROCCIO, PREFERISCE RESTARE NEL SUO VENETO A PIAZZARE QUALCHE FEDELISSIMO – SONO ANNI CHE MUGUGNANO I “MODERATI” LEGHISTI COME ZAIA, FEDRIGA, GIORGETTI, FONTANA MA AL MOMENTO DI SFIDARE SALVINI, SE LA FANNO SOTTO...

elly schlein tafazzi

DAGOREPORT: IL “NUOVO PD” DI ELLY NON ESISTE - ALIMENTATA DA UN'AMBIZIONE SFRENATA, INFARCITA SOLO DI TATTICISMI E DISPETTI, NON POSSIEDE L'ABILITÀ DI GUIDARE LA NOMENKLATURA DEL PARTITO, ISPIRANDOLA E MOTIVANDOLA - IL FATIDICO "CAMPOLARGO" NON BASTA PER RISPEDIRE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO L'ARMATA BRANCA-MELONI. NELLE MARCHE IL PD-ELLY SUBISCE IL SORPASSO DELLE SORELLE D'ITALIA - QUELLO CHE INQUIETA È LO SQUILIBRIO DELLA DUCETTA DEL NAZARENO NELLA COSTRUZIONE DELLE ALLEANZE, TUTTO IN FAVORE DI UN'AREA DI SINISTRA (M5S E AVS) IN CUI LEI STESSA SI È FORMATA E A CUI SENTE DI APPARTENERE, A SCAPITO DI QUELLA MODERATA, SPAZIO SUBITO OCCUPATO DALLA SCALTRISSIMA DUCETTA DI VIA DELLA SCROFA, CHE HA LANCIATO AMI A CUI HANNO ABBOCCATO LA CISL E COMUNIONE E LIBERAZIONE - CHE ELLY NON POSSIEDA VISIONE STRATEGICA, CAPACITÀ DI COMUNICAZIONE, INTELLIGENZA EMOTIVA, PER FRONTEGGIARE IL FENOMENO MELONI, E' LAMPANTE - OCCORRE URGENTEMENTE, IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, RISPEDIRE ELLY SUI CARRI DEI GAY-PRIDE, PUNTANDO, DOPO LE REGIONALI D'AUTUNNO, SU UNA NUOVA LEADERSHIP IN SINTONIA COI TEMPI TUMULTUOSI DI OGGI

raoul bova beatrice arnera

DAGOREPORT: RAOUL, UN TRIVELLONE ''SPACCANTE''! - DAGOSPIA PIZZICA IL 54ENNE BOVA ATTOVAGLIATO ALL'ORA DI PRANZO AL RISTORANTE “QUINTO”, A ROMA, IN COMPAGNIA DELLA FASCINOSA TRENTENNE BEATRICE ARNERA, CON CUI RECITA NELLA FICTION “BUONGIORNO, MAMMA”, ATTUALMENTE IN ONDA SU CANALE5 – GLI AVVENTORI DEL RISTORANTE NON HANNO POTUTO FARE A MENO DI NOTARE L'AFFETTUOSA INTIMITÀ TRA I DUE ATTORI: BACI GALEOTTI, ABBRACCI E CAREZZE FURTIVE FINO A UN INASPETTATO E IMPROVVISO PIANTO DI BOVA – DOPO LO SCANDALO DEGLI AUDIO PICCANTI INVIATI A MARTINA CERETTI, DIFFUSI DA FABRIZIO CORONA, CHE HANNO TENUTO BANCO TUTTA L’ESTATE, ORA QUEL MANZO DI BOVA SI RIMETTE AL CENTRO DELLA STALLA…