1- MEGLIO DI KATE (CON L´OPTIONAL DI PIPPA), MARA CARFAGNA E SOPHIA COPPOLA. LE VERE NOZZE DELL´ANNO CELEBRATE IERI NELLA CAPPELLA DEL PALAZZO DI LAS DUENAS A SIVIGLIA 2- SI SPOSAVA LA OTTANTACINQUENNE CAYETANA DUCHESSA D´ALBA, QUINDICI VOLTE GRANDE DI SPAGNA, PIÙ QUARTI DI NOBILTÀ DELLA REGINA ELISABETTA, E UNA FACCIA CHE SEMBRA USCITA DAL BAR DI GUERRE STELLARI DOPO UNA RISSA CON JABBA THE HUTT 3- LO SPOSO ALFONSO DIEZ NE HA SESSANTA E FA L´IMPIEGATO AL MINISTERO DEL LAVORO 4- GIÀ DUE MATRIMONI ALLE SPALLE, HA TACITATO I SEI FIGLI MALMOSTOSI DANDO LORO LA METÀ DI UN PATRIMONIO CHE AMMONTEREBBE A CIRCA TRE MILIARDI E MEZZO DI EURO 5- DOPO IL “SÌ”, LA SFREGIATA DAI LIFTING HA BALLATO SCALZA IL FLAMENCO IN STRADA

1 - ILVERO MATRIMONIO DELL'ANNO
Dario Cresto-Dina per "la Repubblica"

Meglio di Kate (con l´optional di Pippa), Charlene, Mara Carfagna e Sophia Coppola. Le vere nozze dell´anno sono state celebrate ieri nella cappella del palazzo di Las Duenas a Siviglia. C´erano appena quaranta persone e dalle fessure dei muri s´infilava un´aria d´intrighi e veleni. Si sposava la donchisciottesca Cayetana Duchessa d´Alba, quindici volte Grande di Spagna, più quarti di nobiltà della regina Elisabetta, già due matrimoni alle spalle, osteggiata nel passo dalla maggior parte dei suoi (sei) figli.

Lo sposo era Alfonso Diez, salito all´altare dentro il vestito grigio nel quale più si riconosceva. Prima delle nozze Cayetana ha tacitato i figli malmostosi dando loro la metà di un patrimonio che ammonterebbe a circa tre miliardi e mezzo di euro. Dopo, ha ballato scalza il flamenco in strada. Lei ha ottantacinque anni e una faccia che sembra uscita dal bar di Guerre Stellari dopo una rissa con Jabba The Hutt. Lui di anni ne ha sessanta e fa l´impiegato al ministero del Lavoro. Stanno assieme da molto tempo, un´abitudine alla quale non potevano rinunciare.

2- A 85 ANNI LA NOBILDONNA D'ALBA RINUNCIA AL PATRIMONIO E SPOSA UN FUNZIONARIO DI 25 ANNI PIÙ GIOVANE
Valeria Braghieri per "il Giornale"

Di lui si sa che non è nessuno. Ma di lei, dietro a quella faccia, ormai non si sa più niente. Era, è ancora, in realtà, la donna più titolata del mondo (sotto al pallore ciprioso della pelle, nelle sue provate vene gonfie, scorre più sangue blu di quanto non ne scorra in quelle altrettanto consumate della Regina Elisabetta), ed è proprio da questo che è partito lo scandalo.

La Duchessa d'Alba, la donna (ottantacinquenne) più blasonata del mondo, che sposa un grigio funzionario statale di venticinque anni più giovane, tal Alfonso Diez, di bell'aspetto e ancor migliori speranze. Speranze... Certezze verebbe da dire se non fosse che il destino è famoso per le capriole inaspettate.

Il matrimonio che si è celebrato ieri a Siviglia (nella cappella del palazzo di Las Duenas), tra pochi amici nobili di tutto il mondo, apparentemente rappacificati con l'imbarazzo, è costato mesi di sfinenti trattaive patrimoniali (con i sei figli di lei che alla fine hanno ottenuto la loro fetta di eredità «in anticipo », si sarebbero divisi qualcosa come 600 milioni di euro), di «cerimoniali » scontri con il Re di Spagna Juan Carlos, fortemente indispettito dalla pittoresca, tardiva, terza unione della Duchessa, di sconsolata disapprovazione da parte di nobili inor­riditi dalla proletaria «discesa agli inferi»sentimentale,di piccata ironia da parte della giudicante opi­nione pubblica.

Poi, come spesso succede in questi casi, è arrivato il giorno, cioè ieri, e tutto si è messo inspiegabilmente a posto. E dire che ieri è andato in scena il peggio. Sotto ettolitri di champagne, sopra a chili di petali bianchi, alla fine è passato il concetto che, a voler bene vedere, è stato l'amore a trionfare. Lei con un abitino rosa anacronistico e vaporoso, le calze a rete, le ballerine color confetto che le sono sfuggite dai piedi incerottati durante gli imbarazzanti balli d'entusiasmo.

E quella faccia dietro alla quale non si sapeva più chi ci fosse. Tumefatta dalla chirurgia, snaturata dal bisturi, camuffata dalla lotta contro il tempo. Gli occhi invisibili, il naso piatto, la bocca e gli zigomi gonfi, la pelle lucida: roba da Pianeta delle scimmie. Il bouquet bianco nella mano vecchia.

E il resto che non corrispondeva più a nulla. E accanto questo marito ospite, vittima, carnefice, Cenerentolo, inutilmente bello, peggio, colpevolmente bello: davvero la ama? E cosa ama, precisamente, di questa sofferente a disagio con la natura? Un signore elegante e «in vita»che ha sessant'anni e niente di grigio che rimandi alla polvere e alla noia del funzionario che si è sentito rinfacciare in questi mesi.

Un uomo che ha ancora qualcuno dentro e che sorregge questa «maschera» per un braccio e prova a sorridere senza già riuscirci. Un signore in abito di ottimo taglio che quando iniziano le danze si fa da parte, si rimette all'angolo, nell'ombra dalla quale è appena, opportunisticamente uscito e accompagna la danza della sua «sposina» con il battito delle mani. Ma non per celebrarla, per non seguirla. Se ne sta al riparo dallo scempio che gli è convenuto.

Senza mischiarsi a quello spettacolo che mette in scena, con involontaria violenza, tutto ciò che sono: una caricatura. Lei, superiore per blasoni ai Borbone o ai Windsor, che scricchiola e traballa con più entusiasmo che ritmo. Che sembra si spezzi andando a un tempo che non è più il suo tempo. Che festeggia l'inizio di un'altra vita nella quale è già sola. Tristezza blu. Blasonatissima. E lui che si piazza in disparte, iniziando a farsi dimenticare per quando, dopo aver tesaurizzato il sacrificio, potrà finalmente iniziare a rivivere. Quando sarà lui, da solo, il d'Alba qualcosa. Senza quella «cosa» che aveva accanto.

2 - LA REGINA ELISABETTA HA MENO SANGUE BLU DI LEI
Da "il Giornale" - Ottantaquattro i titoli, tra i quali 9 da Duchessa, 18 da Marchesa, 19 da Contessa, 20 da Grande di Spagna, 1 da Viscontessa: Maria del Rosario Cayetana Alfonsa Victoria Eugenia Francisca Fitz-James Stuart Silva XVIII duchessa d'Alba di Tormes e Berwick. Nata il 28 marzo 1926, l'85enne è la donna più blasonata al mondo. Ha più sangue blu della regina d'Inghilterra.

 

 

LE NOZZE DELLA DUCHESSA DI ALBA LE NOZZE DELLA DUCHESSA DI ALBA LE NOZZE DELLA DUCHESSA DI ALBA LE NOZZE DELLA DUCHESSA DI ALBA LE NOZZE DELLA DUCHESSA DI ALBA LE NOZZE DELLA DUCHESSA DI ALBA LE NOZZE DELLA DUCHESSA DI ALBA LE NOZZE DELLA DUCHESSA DI ALBA

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...