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VIDEO! “CI RODE IL CULO” – LE PAROLE, DOPO IL DERBY PERSO, DEL LAZIALE LUCA PELLEGRINI: A FINE GARA, CON IL COMPAGNO DI SQUADRA MARUSIC, E' ANDATO SOTTO LA CURVA ROMANISTA PER REGOLARE I CONTI CON MANU KONE’ (MA SONO STATI FERMATI) – A DECIDERE IL DERBY, IL PELLEGRINI ROMANISTA CHE NON HA MAI MOSSO ACCUSE ALLA SOCIETÀ E ALL’ALLENATORE PER I QUALI ERA DIVENTATO DI TROPPO: DA CAPITANO DELLA ROMA ERA DIVENTATO UN PESO (ECONOMICO) DEL QUALE LIBERARSI – FOTO BY MEZZELANI+VIDEO

 

 

Da corrieredellosport

 

anna falchi foto mezzelani gmt5

A fine derby, mentre la Roma stava festeggiando il derby vinto con i suoi tifosi sotto la Curva Sud, Luca Pellegrini e Marusic si sono avvicinati al cuore del settore romanista. Davanti ai cartelloni, sono però stati bloccati. Il primo, in particolare, era piuttosto agitato e continuava ad indicare qualche giocatore della Roma prima di essere fermato, e invitato ad allontanarsi.

 

Ma cosa è successo? Con chi ce l'avevano Pellegrini e Marusic? La tv non ha inquadrato la scena ma il profilo instagram "Romanticismo.ultras" ha ripreso il momento svelando tutto.

 

anna falchi foto mezzelani gmt1

Per festeggiare, a mo' di bandiera, Manu Koné ha preso la bandierina del calcio d'angolo, dove c'era lo stemma della Lazio, e l'ha coperta con la sua maglia. Poi, dopo averla sventolata un po', l'ha gettata a terra. Presi dal nervosismo del momento, i due hanno pensato inizialmente che fosse una mancanza di rispetto e volevano andare a "chiarire" la cosa. Poi però sono stati fatti allontanare e la cosa è finita lì.

 

 

LA PARABOLA DI PELLEGRINI

Ivan Zazzaroni per il Corriere dello Sport

 

gianluca mancini foto mezzelani gmt043

Ci scriviamo da un po’. Quattro anni. Con una certa frequenza nei periodi neri che affronta con una serietà, una pazienza e una professionalità non comuni. 

Quando dopo il gol e gli abbracci dei compagni l’ho visto piegarsi sui suoi pensieri ho provato a immaginare cosa stesse provando e in automatico sono andato a rileggere alcune delle sue tante risposte. Che oggi assumono un significato diverso, potente. 

Contestualizzo. Già nel derby della passata stagione Lorenzo scese in campo dopo settimane di vuoti per scelta tecnica. Mai una lamentela. Era riuscito a convincere Ranieri a schierarlo e ripagò la fiducia con un gol importante, importantissimo. 

esultanza roma foto mezzelani gmt048

Un gol che tuttavia non cambiò un destino segnato anche, se non soprattutto, da uno stipendio troppo elevato per una società sotto regime Uefa. 

A gennaio Lorenzo rifiutò il trasferimento al Napoli e mesi dopo, tra giugno e luglio, è stato dato per disperso.  

Rinnovo negatonessuna offertaombre sul futuromolte cattiverie sul suo infortunio e addirittura l’intervento di Gasperini, arrivato a chiedere a un paio di intermediari di sondare il mercato per vedere di piazzarlo. Giusto un interessamento del West Ham. 

tribuna vip foto mezzelani gmt47

E siamo a inizio agosto. Whatsapping. Il 5 ipotizzo che questa possa e debba soprattutto essere la stagione delle riconquiste. Lorenzo mi risponde così: «È già tutto scritto. Sarà un grande anno. Spacco il c... a tutti».  

Una promessa più che una minaccia. E aggiunge: «Voglio solo stare bene e mettermi a disposizione del mister. Sto lavorando tantissimo. Sto carico»

M’è venuta voglia di credergli, nonostante la ruota della fortuna girasse al contrario. Per un articolo chiarificatore della situazione e tutt’altro che benevolo, mi sono preso i suoi complimenti: «Le tue parole sono sempre molto oneste. Ti apprezzo per questo. Rimani sempre così»

Un po’ tardi per cambiare. 

 

Di nuovo Lore: «Io adesso penso solo a stare bene perché alla fine sono i numeri, è il campo che parla.... SEMPRE. Poi quel che sarà sarà, ma secondo me sarà un anno fantastico»

Il mio stupore è aumentato dopo le dichiarazioni di Gasperini del 22 agosto. Parole durissime, quasi definitive.  

Lorenzo sofferente ma imperturbabile: «Uno schiaffo fa male, quando non te lo aspetti, questa si chiama verità e il mister ha fatto bene a dirla... la verità»

 

anna falchi foto mezzelani gmt6

Mi fermo qui. Ho pubblicato un estratto dei nostri messaggi per dare a Lorenzo quel che merita e confermare che, al di là del silenzio che si è imposto per non disturbare il lavoro dei compagni, anche privatamente non ha mai mosso accuse alla società e all’allenatore per i quali era (è) diventato semplicemente di troppo: da capitano della Roma a peso (economico) del quale liberarsi. 

 

Cosa fare nella difficoltà, quando tutto gira male, quando anche la tifoseria ti ha mollato, quando la Nazionale della quale facevi parte è un miraggio ormai? Sprofondare nelle paranoie e cominciare a distribuire accuse a destra e a manca o attrezzarsi e restare fedeli a sé stessi? 

 

lorenzo pellegrini foto mezzelani gmt54

Lorenzo Pellegrini, 29 anni, la metà dei quali nella Roma, non ha avuto dubbi e ha scelto di continuare a lottare. Ha prevalso l’autostima. Che viene dal sentirsi come se tu avessi il controllo sugli eventi, e non che gli eventi abbiano il controllo su di te. 

 

L’ha detto Tim Robbins, sono parole che descrivono perfettamente il Signor Derby il quale non riparte dal gol alla Lazio per guadagnarsi un nuovo contratto: è perfettamente consapevole della sua precarietà.  

 

Ancelotti sostiene che il calcio è una bugia. Nel caso di Pellegrini è verità e, come spesso accade, sa trasformarsi in autore di una sceneggiatura tra le più originali e sorprendenti. 

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Dentro un derby privo di superiorità evidenti, Lorenzo è stato il momento di fuga dalla mediocrità.

rodolfo belcastro foto mezzelani gmt36

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