DAGOGAMES BY FEDERICO ERCOLE - “ASSASSIN’S CREED SHADOWS”, AMBIENTATO NEL GIAPPONE FEUDALE, SI RIVELA UNO DEGLI EPISODI PIÙ ISPIRATI E RIUSCITI DELLA CELEBERRIMA SAGA DI UBISOFT, GRAZIE AL CARISMA DEI DUE NOTEVOLI PROTAGONISTI, LA NINJA NAOE E IL SAMURAI AFRICANO YASUKE (PERSONAGGIO STORICO CHE FU PORTATO IN GIAPPONE DAI MERCANTI DI SCHIAVI E COLONI PORTOGHESI), ALLE SUGGESTIONI STORICHE E AI SUOI MERAVIGLIANTI PANORAMI NEI QUALI È COSA BUONA E GIUSTA SMARRIRSI E RITROVARSI TRA AZIONE E CONTEMPLAZIONE… - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

assassin's creed shadows 13

Serie dal fascino ambiguo tra l’eccellenza e la bontà, Assassin’s Creed non è mai tuttavia un’opera mediocre o trasandata anche quando troppo afflitta dai bug del lancio come il parigino Unity. Sarebbero sufficienti le derive urbanistiche o naturalistiche attraverso panorami e architetture, quell’essere un turismo virtuale e quindi sostenibile attraverso i tempi della storia a giustificare l’esistenza della saga di Ubisoft, a motivarne il successo.

 

assassin's creed shadows 14

Ma non si tratta solo di questo, Assassin’s Creed mantiene per i suoi innumerevoli appassionati e persino per i detrattori, l’attrazione del rituale che è evidente soprattutto quando si inizia il gioco, la promessa di un’avventura smisurata sospesa tra un rigore storico e le alterazioni favolose, sempre mimetizzate all’ombra del realismo, della fantascienza.

 

Dopo l’esemplare concisione del riuscito Mirage, ecco dunque Assassin’s Creed Shadows per PlayStation, XBox e PC, un episodio più canonico nella sua dilatazione di “open world” che trasporta negli ultimi anni del ‘500 di un Giappone feudale al crepuscolo del periodo Sengoku.

assassin's creed shadows 12

 

Sono sufficienti poche ore di gioco per intuire che si tratta di uno dei migliori episodi della serie e nel corso di decine di ore convincersi che Assassin’s Creed Shadows è il capitolo più riuscito dal secondo episodio rinascimentale con l’egiziano Origins. Un’illuminazione che giunge quieta, al suono dell’acqua e al canto degli uccelli, mentre ci si cela all’ombra autunnale di ciliegi appassiti o in quella folgorante del loro splendore primaverile: Assassin’s Creed Shadows non è solo epopea assassina, ma soprattutto viaggio, scoperta e contemplazione. Quello che deve essere.

assassin's creed shadows 11

 

Malgrado le suggestioni nordiche e forestali di Valhalla non abbiano lasciato indifferenti, la natura incontrollata o gentile di questo Giappone, soggetta ai mutamenti delle stagioni e cangiante in modo da influenzare il “gioco dell’uccisione”, è uno scenario eccezionale, più vivo dei paesi e delle città (comunque notevoli ma più panoramici che interattivi) che si attraversano.

 

UNA SHINOBI E UN SAMURAI

Sono due i protagonisti dì Shadows, assai carismatici malgrado le retrograde quanto purtroppo inevitabili polemiche: la “kunoichi” Naoe (ovvero una donna “shinobi”, insomma una ninja) e il samurai africano Yasuke, personaggio storico che fu portato in Giappone dai mercanti di schiavi e coloni portoghesi.

 

assassin's creed shadows 10

È vero, nel gioco risulta più gratificante usare Naoe per il suo approccio strategico e invisibile all’azione assassina ma Yasuke è comunque un’alternativa valida, con la sua marziale, diretta e frontale violenza. Assai suggestivo è il suo scontro contro dei portoghesi in cui risuona una colonna sonora influenzata da alcuni stilemi della musica africana.

 

Con una trama che trascorre lenta o più accelerata in base al desiderio di “completismo” del giocatore, Assassin’s Creed Shadows offre una suggestiva carrellata di personaggi storici come un Nobunaga Oda libero dalle suggestioni demoniache di tanti videogiochi, l’ormai leggendario grazie a Kill Bill Hattori Hanzo, i missionari gesuiti Luis Frois e Alessandro Valignano la cui presenza alimenta ricordi dal bellissimo Silence di Martin Scorsese.

assassin's creed shadows 8

 

Le missioni secondarie che riempiono la mappa di indicatori sono sempre tante, forse troppe, e alcune sono ripetitive e tediose, ma ce ne sono molte assai gratificanti, addirittura educative, come quando si partecipa ad una cerimonia del tè apprendendone le regole e la filosofia.

 

Questa enormità di cose da fare permette tuttavia di esplorare e vivere nel corso del tempo, uno spazio disegnato con arte poetica e scenografica, di impadronirsi di una bellezza che talvolta potrebbe sfuggire nell’ansia dell’azione. “Un’esplorazione frustrante per chi cerca indicazioni chiare” mi ha detto l’esegeta della serie Claudio Cugliandro che ha condiviso con me le sue preziose intuizioni “ma perfetta per chi vuole perdersi in un mondo vivo, osservando e scoprendo senza fretta”.

 

PERDERSI E RITROVARSI

assassin's creed shadows 6

Ci sono il rischio e insieme l’ebbrezza di perdersi in una deriva volontaria e involontaria, ancora una volta e senza quel timore talvolta troppo travolgente di un “horror vacui” che coglieva in Valhalla. Ma qui ci si ritrova sempre, migliorati e arricchiti, mai annoiati. Gioco ideale malgrado una sua inevitabile violenza (stavolta tuttavia non si cacciano orde di animali selvatici, anzi non si caccia affatto, per farsi la giacchetta) per un pubblico di adolescenti, per le curiosità che può destare verso una cultura altra, letteratura, storia e cinema.

 

assassin's creed shadows 7

Malgrado sia consigliato ad un pubblico di maggiorenni. Spetta dunque ai genitori capire che tra questo e un GTA che spopola anche alle elementari, c’è una grossa differenza malgrado condividano una sorta di VM 18.

 

Assassin’s Creed Shadows è un colossal riuscito, spesso davvero ispirato nell’esprimere le tensioni del suo dramma storico, nel dipingere ambientazioni palpitanti di una vita che non trascorre in una fissità. Ombre, ombre di mondi che si sovrappongono, di culture che si impongono in un colonialismo religioso e politico, degli orrori della guerra. Ombre comunque anche magnifiche come quella esile e letale di Naoe o enorme e potente di Yasuke, che non escludono quindi la luce di un eroismo singolare, sconnesso dal sistema, ribelle.

 

 

 

assassin's creed shadows 15

 

 

assassin's creed shadows 1assassin's creed shadows 9assassin's creed shadows 3assassin's creed shadows 2assassin's creed shadows 4assassin's creed shadows 5

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…