blade chimera

DAGOGAMES BY FEDERICO ERCOLE - NON LASCIATE CHE LE AVVENTURE BIDIMENSIONALI E IN PIXEL ART DI “BLADE CHIMERA” SI PERDANO NELLA SELVA DELLE GRANDI USCITE - IN UNA OSAKA MINACCIATA DA UNA VIRULENTA INVASIONE DI DIAVOLI, GIOCHEREMO NEI PANNI DI SHIN, GUERRIERO DI UN ORDINE MISTICO CHE SARÀ AIUTATO PROPRIO DAL NEMICO, L’ETEREA DEMONESSA LUX, GRAZIE ALLA QUALE SCOPRIREMO LA VERITÀ IN UNA NARRAZIONE PIENA DI COLPI DI SCENA E DI ALLUSIONI AL PRESENTE… - VIDEO

blade chimera 5

Federico Ercole per Dagospia

 

Nella sovrabbondanza di videogiochi più o meno colossali e quasi sempre lunghissimi del tardo inverno e della prima primavera, può essere che qualcosa di meritevole si smarrisca, soprattutto le cose più piccole, naufragando nell’oceano dell’estensione di un Monster Hunter, di un Kingdom Come Deliverance, di un Assassin’s Creed, di un Atelier Yumia e di uno Xenoblade Chronicles.  O che cada vittima della mancanza di attenzione e diffusione mediatica.

 

blade chimera 3

Tra i tesori indie, o pseudo indie che siano, usciti durante queste ultime e inquietanti settimane che sono ricche e consolanti solo sotto il profilo dell’altrove videoludico, c’è senza dubbio Blade Chimera. Si tratta dell’ennesimo gioco d’azione e avventura appartenente alla categoria dei “metroidvania”, un’opera bidimensionale e illustrata in pixel-art.

 

blade chimera 2

Ce ne sono già tantissimi, quasi sempre assai affascinanti, di questa stirpe nata da Metroid e Castlevania Symphony of The Night e diffusasi poi oltre modo dopo quel “cupo scrigno di prodigi” che fu lo straordinario Hollow Knight. Tuttavia Blade Chimera, uscito per Nintendo Switch e PC, si ritaglia un suo spazio nel ricco insieme di questo “sottogenere” per originalità e validità artistica e giocosa.

blade chimera 1

 

OSAKA INDEMONIATA

Blade Chimera si svolge in un futuro prossimo nella metropoli di Osaka, invasa da una virulenta schiera di demoni ispirati alla mitologia nipponica degli Yokai e non solo. Si gioca nei panni di Shin, immemore e traumatizzato guerriero del neonato culto della Sacra Unione, fondata per combattere le creature che possiedono gli umani e vagano minacciose per la città.

 

blade chimera 4

Un soggetto che parrebbe roba trita ma che tuttavia nel corso del gioco propone in maniera sorprendente il suo valore, rivelandosi interessante non solo attraverso qualche ispirato colpo di scena ma attraverso una sua filosofia critica e socio-politica che non risulta mai prolissa ma connessa con efficacia all’edificio spettacolare del videogame.

 

All’inizio del gioco, esplorando i sobborghi devastati di Osaka, Shin si troverà connesso all’eterea e benefica Lux, un “demone in grado di interagire con i flussi del tempo” e che per dissimularsi da sguardi inquisitori assume la forma di uno spadone in grado di lanciare magie, fungere da piattaforma per raggiungere zone inaccessibili e altro. Una delle virtù di Blade Chimera è che Lux non è l’unica risorsa strategica e offensiva, perché Shin può al contempo utilizzare armi da fuoco, altre lame o persino una frusta nella tradizione di Castlevania. E tutte queste in contemporanea!

blade chimera 6

 

Perché ognuna è affidata ad un tasto diverso. Si attuano così combattimenti avvincenti, ragionati e sempre vari in un flusso marziale assai spassoso e gratificante che non risulta tuttavia troppo ostico. Blade Chimera diventa difficile solo se si desidera esperire il vero finale, per il quale è necessario trovare tutti i frammenti di “puzzle” disseminati nelle labirintiche e connesse aree di gioco nelle quali ci si potrà teletrasportare con facilità, dopo avere appreso l’abilità ottenibile già durante le prime fasi del gioco.

blade chimera 8

 

Per questa conclusione definitiva, che consiglio malgrado il vero “boss” finale sia assai più punitivo di quelli affrontati in precedenza, bisogna completare anche tutte le missioni secondarie, tra le quali ce ne sono di molto suggestive, come quelle di un giornalista che tenta di scrivere la verità in un’epoca di propaganda, di una miserabile attività di mercanti di schiavi, di una bambina smarrita o di un fantasma che abita la sala di un vecchio cinema. Gli ambienti metropolitani di Blade Chimera sono vari e animati di orrore e fascino, tanto che esplorarli in ogni loro segreto risulta inevitabile.

blade chimera 9

 

TANTI MOSTRI!

Un “metroidvania” come si deve necessita sempre, pena la monotonia, di un bestiario generoso di creature diverse e carismatiche. Blade Chimera lo offre, risultando un vero tripudio di mostri demoniaci e macchine assassine. La maggior parte di questi innumerevoli nemici sono ispirati appunto agli Yokai, c’è persino il famigerato demone-ombrello, tuttavia non mancano rettili, volatili, coccodrilli, draghi o robot, neppure altri esseri umani incattiviti malgrado non siano posseduti e mutati. Così navigando gli spazi di gioco non capita mai di provare un sentimento di ripetizione e monotonia.

blade chimera 13

 

Storia di clamorosi errori umani, di mistificazione e di inganno del popolo mascherata da horror, Blade Chimera è un’opera che come tanti altri videogiochi, magari persino in maniera inconsapevole o non voluta, riflette lo spirito dei tempi diventando allegoria dei suoi eventi e delle sue narrazioni.

blade chimera 11

 

Oltre questo suo mai banale racconto, anche quando sembra esserlo per poi districarsi con estro da un presunto insulso, il prezioso e imperdibile nuovo lavoro di LadyBug si lascia giocare con l’immediato piacere risultante dalla profondità delle sue meccaniche. Non lasciate che si smarrisca nella selva dei prodotti solo digitali, diventando effimero, un numero che muore.

 

blade chimera 10blade chimera 14blade chimera 12

 

blade chimera 15blade chimera 7

 

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: MATTEO PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)