massimo cellino gruppo alfieri

VIENI AVANTI, CELLINO – IL PATRON DEL BRESCIA (CHE RISCHIA LA RETROCESSIONE IN SERIE C PER PRESUNTE IRREGOLARITÀ NEI PAGAMENTI SUL CREDITO D’IMPOSTA) SOSTIENE DI ESSERE STATO “TRUFFATO” DAL “GRUPPO ALFIERI”, SOCIETÀ A CUI AVEVA AFFIDATO LA PRATICA – EPPURE I SEGNALI DI UNA “SOLA” C’ERANO TUTTI: L’AZIENDA, FONDATA NEL 2024 DAL 25ENNE IRPINO GIANLUCA ALFIERI, NON HA UN SITO WEB, NESSUN DIPENDENTE E IL PORTIERE DEL PALAZZO A MILANO IN CUI DOVREBBE ESSERCI LA SEDE DICE DI NON AVER MAI SENTITO IL NOME “GRUPPO ALFIERI” – COM’È POSSIBILE CHE UN RAGAZZO DI 25 ANNI SENZA ESPERIENZA IN OPERAZIONI FINANZIARIE SIA RIUSCITO A "FREGARE" CELLINO, CON OLTRE 33 ANNI DI ESPERIENZA NEL CALCIO?

1. IL BRESCIA RISCHIA LA C PER UNA TRUFFA CELLINO SCIVOLA SUI CREDITI FISCALI

Estratto dell’articolo di Luca Bertelli per il ”Corriere della Sera”

massimo cellino

 

Una vita al limite, una vita rock, una vita da film, vissuta al Massimo. Cellino, si intende, con il calcio come protagonista principale da 33 anni: nella sua Cagliari (per 22 stagioni), poi al Leeds (per tre anni), prima del ritorno in Italia a Brescia, nel 2017. I titoli di coda tra lui e il pallone sembrano pronti, tutto da scrivere è invece il finale. Certo, non è riuscito a fare uscire la Leonessa […] dalla mediocrità, come promise nella sua prima conferenza stampa.

 

cellino

E questo gli ha attirato le ire della piazza, che da lungo tempo gli è ostile dopo averlo visto inizialmente come un salvatore. La permanenza in Serie B, ottenuta sul campo il 13 maggio all’ultimo respiro, avrebbe reso almeno dignitoso l’epilogo. Ora tutto viene rimesso in discussione dal «caso-imposte». La cessione del club era imminente e necessaria — servivano 4 milioni, ora diventati sei, per iscriverla alla prossima stagione entro il 6 giugno — ma […] è scivolato sul credito di imposta. Ora nemmeno la cessione è più scontata.

 

I fatti risalgono al 17 febbraio, ma sono venuti alla luce solo domenica, con un ritardo che continua a lasciare spazio a ipotesi complottistiche verso la Sampdoria, retrocessa otto giorni fa e ora di nuovo potenzialmente in corsa per la salvezza. Il Brescia, per saldare entro la data sopra indicata gli stipendi del trimestre novembre-gennaio, su consiglio del proprio commercialista si è avvalso di questo strumento lecito […] per pagare 1 milione e 400 mila euro circa di Irpef e Inps.

 

cellino

Ha scelto però la società sbagliata cui affidarsi: il Gruppo Alfieri spv ha sì venduto («Abbiamo chiesto 2,4 milioni in crediti di imposta e loro hanno trattenuto circa il 15%», ha raccontato Cellino alla Gazzetta) i propri crediti di imposta, consentendo al club di pagare in tempo utile per evitare penalizzazioni in classifica. Ma i crediti stessi si sono rivelati inesistenti, dopo un riscontro dell’Agenzia delle Entrate pervenuto solo lo scorso 9 maggio, di fronte a una segnalazione della Covisoc - la commissione di vigilanza sul calcio professionistico - partita il 28 febbraio.

 

Da qui la possibile penalizzazione (si pensa a 4 punti, due per ogni tassa non pagata: potrebbero essere però di meno, il caso è atipico) e il lungo iter giudiziario-sportivo che scatterà domani, con l’audizione del Brescia davanti alla Procura federale. Il play out tra Salernitana e Frosinone, in programma lunedì scorso, è stato bloccato dalla Lega Serie B in attesa del responso dei tribunali.

 

Massimo Cellino Foto Mezzelani GMT01

L’ira di Cellino è esplosa: «Siamo stati truffati, questi signori sono spariti. La mia società è parte lesa», ripete mentre prepara con i legali una strategia difensiva che non dovrebbe prevedere il patteggiamento. Salverebbe forse almeno i play out per la sua squadra, che con un -3 o un -4 sarebbe invece in C. Ma non il suo onore. […]

 

2. LE CARTE SPERICOLATE, VIA MONTE NAPOLEONE E QUELL’IMPEGNO FANTASMA CON CELLINO

Estratto dell’articolo di Mario Gerevini per il “Corriere della Sera”

 

Cinque minuti e trenta secondi. È il tempo che impiega un modesto esperto di pratiche societarie per inquadrare il Gruppo Alfieri spv srl. Un commercialista liquiderebbe la pratica in tre minuti. A un imprenditore navigato come Massimo Cellino, che ne ha viste di tutti i colori, basterebbe annusare l’aria. E invece il presidente e proprietario del Brescia Calcio è andato a chiudere una delicata transazione con il Gruppo Alfieri. Ora il club rischia di precipitare in serie C. […]

 

GRUPPO ALFIERI

DUBBI E SOSPETTI

Però non ci voleva James Bond per mettere insieme dubbi, sospetti e trarne le conclusioni.

1) Il nome: Gruppo Alfieri. Fa effetto, dà l’idea di chissà quale dimensione e perimetro dell’attività; ma c’è solo questa ridondante denominazione di una minuscola società che non ha nemmeno un sito web.

 

2) La storia: nessuna operazione nota, nessuno del settore che ne abbia mai sentito parlare.

 

3) La storia bis: società nata pochi mesi fa, a ottobre 2024.

massimo cellino suona

 

4) La proprietà: il 100% è formalmente in mano a Gianluca Alfieri, un ragazzo di 25 anni della provincia di Avellino che vive nel paese di Serino (6.600 abitanti) e non ha alcuna esperienza nel settore di riferimento della società, ovvero le cartolarizzazioni dei crediti.

 

5) La struttura gestionale: ai minimi termini, nessun dipendente, un solo amministratore cioè lo stesso proprietario.

 

6) La sede: via Monte Napoleone 8 a Milano (grande e lussuoso palazzo acquistato da Kering per 1,3 miliardi) che fa molto chic e vip e alta finanza, solo che il portiere del ricchissimo stabile a domanda risponde: «Gruppo Alfieri? Mai sentito». […]

 

IL VAGLIA POSTALE

Ma si sono mai visti Alfieri e Cellino? […] La pratica per accreditare il Gruppo Alfieri come controparte del Brescia Calcio poteva approfondire anche un altro aspetto: il misero capitale sociale (25 mila euro) […]

 

IL RAGAZZO E IL PRESIDENTE

massimo cellino allo stadio

Immaginare che un ragazzo di 25 anni senza esperienza in operazioni finanziarie sia riuscito a gabbare Cellino è arduo. Eppure sembra che anche altri (il Trapani, per esempio) ci siano cascati. Il club assicura di aver acquistato crediti di imposta dal Gruppo Alfieri, scontati del 15% per pagare i contributi relativi a novembre, dicembre, gennaio e febbraio per oltre 1,4 milioni, che per l’Agenzia delle Entrate sono però inesistenti.

 

I legali di Cellino stanno preparando il ricorso alla Procura federale per evitare penalizzazioni e retrocessione. Affermano di avere le contabili dei pagamenti. Due aspetti vanno ancora ben compresi e derivano da affermazioni dello stesso Cellino: «Hanno ceduto (Gruppo Alfieri, ndr ) crediti d’imposta — ha detto il presidente — per più di 100 milioni a molte aziende»; «Il nostro fiscalista era tranquillo, aveva garanzie dalla Banca d’Italia».

massimo cellino

 

Il ragazzo venuto da Avellino e atterrato nella sede (virtuale) di via Monte Napoleone da ottobre 2024 a oggi avrebbe dunque messo in piedi un giro d’affari da 100 milioni? E quali erano le garanzie di Bankitalia visto che il presunto mestiere di Gruppo Alfieri è quello di veicolo per la cartolarizzazione dei crediti ma non esiste il nome Alfieri nell’elenco (pubblico) delle società-veicolo tenuto da Bankitalia? Sono due passaggi fondamentali per definire, eventualmente, il perimetro della presunta truffa.

massimo cellino

 

Non è escluso che Alfieri sia un prestanome in un sistema più ampio e complesso. C’è un’altra operazione che lascia qualche dubbio sul ruolo del giovane irpino. La capitalizzazione di una nuova società di lavoro interinale a lui intestata al 100%: i documenti indicano che Gianluca Alfieri ha versato 700 mila euro con tre assegni Intesa Sanpaolo dello sportello di Roma Tiburtina.

Soldi suoi? Chi c’è dietro il ragazzo? Ma soprattutto, come si fa a fidarsi?

 

 

Ultimi Dagoreport

corte dei conti sergio mattarella giorgia meloni nicola gratteri matteo salvini elly schlein giuseppe conte guido carlino

DAGOREPORT - CHI SONO I VERI OPPOSITORI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI? L'AMMUCCHIATA SCHLEIN-CONTE? I MISSILI DI RENZI, "BAGNATI" PER LE SPACCONATE DEL PASSATO? QUEL SINDACATO DI PENSIONATI DI LANDINI? L’”ODIO E VIOLENZA” DI IMMAGINARI SINISTRELLI? I QUOTIDIANI DE SINISTRA? LA7? - CERTO, UN FATTO CHE DESTABILIZZA LA STATISTA DI COLLE OPPIO È LA VANNACCIZZAZIONE DI MATTEO SALVINI. MA IL VERO OPPOSITORE ALL'AUTORITARISMO DEL GOVERNO MELONI È IL COSIDDETTO DEEP STATE (QUIRINALE, MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, RAGIONERIA GENERALE, MILITARI, ETC) – LO SCONTRO CON GLI APPARATI ADDETTI AL CONTROLLO E ALLA VIGILANZA DEGLI ATTI DELL'ESECUTIVO VA AVANTI DA TRE ANNI: DAI RILIEVI CONTABILI DELLA CORTE DEI CONTI SULLE SPESE DEL PNRR AL PONTE SULLO STRETTO, ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO CHE E' RIUSCITA A COMPATTARE TUTTE LE CORRENTI DELLA MAGISTRATURA - PURTROPPO LA DUCETTA E' NATA ALLA GARBATELLA E NON IN AMERICA, DOVE LA DEMOCRAZIA PERMETTE DI ELEGGERE UN TIRANNO CHE FA FUORI TUTTI COLORO CHE OSANO CONTRADDIRLO...

rafael - palantir

DAGOREPORT - L’ENNESIMA PROVA CHE LA TECNOLOGIA SIA OGGI UN‘ARMA ASSOLUTA SI CHIAMA ‘’RAFAEL ADVANCED DEFENSE’’ - E’ UNA DELLE TRE MAGGIORI AZIENDE ISRAELIANE NEL SETTORE DELLA DIFESA, CHE HA CONTRIBUITO AL SISTEMA DI DIFESA AEREA IRON DOME - GRAZIE AL SUCCESSO DELL’ULTIMA ARMA LASER, IRON BEAM 450, CAPACE DI INTERCETTARE E ABBATTERE DRONI, RAFAEL HA CONQUISTATO I MERCATI DEGLI STATI UNITI, EUROPA, ASIA, MEDIO ORIENTE, AMERICA LATINA E AFRICA - OTTIMI SONO I RAPPORTI CON LA PALANTIR DI PETER THIEL, “ANIMA NERA” DI TRUMP E DELLA TECNO-DESTRA USA, GRAZIE A UN SISTEMA DI INTERCETTAZIONI RAFAEL CHE FA A MENO DI INOCULARE SPYWARE NEL TELEFONINO, SOSTITUENDOLO CON UN LASER - IN CAMBIO DELLA TECNOLOGIA RAFAEL, THIEL AVREBBE PRESO A CUORE IL TRACOLLO ECONOMICO ISRAELIANO, PER GLI ALTISSIMI COSTI DELLA GUERRA A GAZA, RACCOGLIENDO MILIONI DI DOLLARI NEGLI STATI UNITI PER FINANZIARE IL GOVERNO DI NETANYAHU - CHE COMBINA LA RAFAEL NEL PORTO DI RAVENNA - DRONI RAFAEL: COME LA STRAGE DI GAZA DIVENTA UNO SPOT PROMOZIONALE VIDEO

elly schlein giorgia meloni marche matteo ricci acquaroli

DAGOREPORT - SOTTO L’ALA DEL MASOCHISMO-HARD, IL PD DI ELLY AFFRONTA DOMENICA L'ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLE MARCHE - UN VOTO CHE VEDE IL MELONISSIMO FRANCESCO ACQUAROLI CONTRO UN BIG RIFORMISTA DEL PD, MATTEO RICCI, CHE I SONDAGGI DANNO IN SVANTAGGIO DI UNA MANCIATA DI PUNTI - MOLTO DIPENDERÀ DALL’ASTENSIONE, MALATTIA CHE HA CONTAGIATO UNA BELLA MAGGIORANZA DI ELETTORI DI CENTROSINISTRA, CHE NE HANNO PIENE LE SCATOLE DELLE ZUFFE E SCISSIONI E RIVALITÀ DA COMARI DI COLORO CHE DOVREBBERO DAR VITA A UN’ALTERNATIVA SALDA E UNITA ALL’ARMATA BRANCA-MELONI - PERDERE LE MARCHE PER LA DUCETTA SAREBBE UNO SCHIAFFO TALE CHE L'UNICA ''RICOMPENSA" SAREBBE IL CANDIDATO DI FDI ALLA REGIONE VENETO, DOVE LA LISTA DI LUCA ZAIA, CHE ALLE REGIONALI 2020 INCASSÒ IL 42% DEI VOTI, E' DIVENTATA UNA VARIABILE CHE NE' MELONI NE' SALVINI RIESCONO PIÙ A CONTROLLARE...

almasri carlo nordio alfredo mantovano matteo piantedosi

CASO ALMASRI: I MINISTRI NORDIO E PIANTEDOSI HANNO RACCONTATO SOLO MENZOGNE AL PARLAMENTO – NON SERVE L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER CAPIRLO, BASTA LEGGERE I LORO INTERVENTI ALLA CAMERA - 5 FEBBRAIO 2025, NORDIO: ‘’IL MANDATO D'ARRESTO DELLA CORTE DELL'AJA NEI CONFRONTI DI ALMASRI ERA NULLO: È ARRIVATO IN LINGUA INGLESE SENZA ESSERE TRADOTTO E CON VARI ALLEGATI IN LINGUA ARABA, CON UNA SERIE DI CRITICITÀ CHE AVREBBERO RESO IMPOSSIBILE L'IMMEDIATA ADESIONE DEL MINISTERO ALLA RICHIESTA ARRIVATA DALLA CORTE D'APPELLO DI ROMA’’ - 7 AGOSTO 2025: IL GOVERNO INGRANA UNA CLAMOROSA MARCIA INDIETRO CHE SMENTISCE NORDIO E PIANTEDOSI, LEGITTIMANDO L'ILLICEITÀ DEI LORO ATTI: '’AGITO A DIFESA DELL'INTERESSE DELLO STATO” - DEL RESTO, SECONDO QUANTO SI LEGGE DALLA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE DEI GIUDICI, "APPARE VEROSIMILE CHE L'EFFETTIVA E INESPRESSA MOTIVAZIONE DEGLI ATTI E DELLE CONDOTTE TENUTE" DA NORDIO, PIANTEDOSI E MANTOVANO SIANO LEGATE ALLE "PREOCCUPAZIONI PALESATE" DAL DIRETTORE DELL'AISE CARAVELLI SU "POSSIBILI RITORSIONI PER I CITTADINI E GLI INTERESSI ITALIANI IN LIBIA" - IL VOTO DELLA GIUNTA PER LE AUTORIZZAZIONI A PROCEDERE DELLA CAMERA È PREVISTO PER IL 30 SETTEMBRE…

charlie kirk melissa hortman

FLASH! - MELONI E SALVINI, CHE OGGI PIANGONO COME PREFICHE PER L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, GRIDANDO ALL’’’ODIO E VIOLENZA DELLA SINISTRA’’, DOVE ERANO QUANDO IL 15 GIUGNO SCORSO LA DEPUTATA DEMOCRATICA DEL MINNESOTA, MELISSA HORTMAN, 54 ANNI, È STATA UCCISA INSIEME AL MARITO DA COLPI D’ARMA DA FUOCO, CUI SEGUÌ UNA SECONDA SPARATORIA CHE FERÌ GRAVEMENTE IL SENATORE JOHN HOFMANN E SUA MOGLIE? L’AUTORE DELLE SPARATORIE, VANCE BOELTER, ERA IN POSSESSO DI UNA LISTA DI 70 NOMI, POSSIBILI OBIETTIVI: POLITICI DEMOCRATICI, IMPRENDITORI, MEDICI DI CLINICHE PRO-ABORTO - PERCHÉ MELISSA HORTMAN NON È STATA COMMEMORATA ALLA CAMERA, COME KIRK?