mario adinolfi novella 2000

“ALTRO CHE PATRIARCA MISOGINO, A CASA COMANDA MIA MOGLIE” – MARIO ADINOLFI, GIORNALISTA E FONDATORE DEL “POPOLO PER LA FAMIGLIA” SPIEGA A ‘NOVELLA 2000’ CHE VIENE COMANDATO A BACCHETTA DALLA CONSORTE: “PER L’ISOLA HO AVUTO IL PERMESSO DI MIA MOGLIE E SONO PARTITO” – “LA POLITICA? RICORDO CHE NIGEL FARAGE, CHE SEMBRAVA POLITICAMENTE FINITO, PARTECIPÒ ALL’ISOLA DEI FAMOSI NEL 2022 PROPRIO PERCHÉ ERA ORMAI INESISTENTE POLITICAMENTE. ORA È IL CANDIDATO PIÙ ACCREDITATO PER DIVENTARE PRIMO MINISTRO DEL REGNO UNITO. IO ADESSO SONO ALLA FINESTRA” – I PROBLEMI DI SALUTE AL RITORNO DALL’ISOLA, LA DIETA, LA SORELLA CHE SI E’ TOLTA LA VITA E LE VOCI CHE LO VORREBBERO PROSSIMO OPINIONISTA DEL “GRANDE FRATELLO”: “MI PIACEREBBE AFFIANCARE SIMONA VENTURA. HO UN..."

Tiziana Cialdea per Novella 2000 - www.novella2000.it

 

 

mario adinolfi novella 2000

Appena era circolato il suo nome tra i possibili concorrenti dell’Isola dei famosi, i social sono esplosi. Alla fine, stupendo tutti, Mario Adinolfi non solo è partito per l’Honduras, ma è arrivato a un passo dalla vittoria, battuto solo da Cristina Plevani.

 

Mario, come nasce questa “follia lucida” di mettersi in gioco nel reality più estremo?

«Molto semplicemente: mi hanno telefonato dalla produzione chiedendomi se volevo farlo. L’ho detto a mia moglie Silvia, e lei mi ha risposto che era una cosa impossibile. Più o meno tutte le reazioni che abbiamo avuto davanti agli altri reality che mi hanno proposto sono sempre state così. E infatti alla fine non ci andavo mai, perché lei decideva di no. Stavolta però ha cambiato idea. Dunque, alla faccia di chi dice che sono un patriarcale misogino, ho avuto il permesso di mia moglie e sono partito».

 

Se le chiedessi un bilancio, al netto del risultato finale, cosa direbbe di questa esperienza?

mario adinolfi loredana cannata

«Il risultato conta pochissimo. Il bello è stato scoprire che sono entrato all’Isola odiato dall’Italia, perché sotto l’annuncio della mia partecipazione ci sono centinaia di migliaia di insulti, e non sto esagerando, e ne sono uscito travolto dall’affetto. È una cosa che mi emoziona davvero, e io sono uno che di solito è molto difficile alle emozioni».

 

C’è un aspetto in particolare che le ha fatto piacere, parlando con chi ha seguito questa sua esperienza?

«Tantissimi mi hanno parlato dei loro problemi, come se fossero naufraghi anche loro. Una delle cose più belle che ho fatto in Honduras è stata ascoltare le vite di tutti, essere un amico. Io li ascoltavo per davvero, ero interessato sul serio. Questo ha portato ad altri racconti, altre storie di vita che mi onorano, perché le persone cercano in me una parola di conforto. È una cosa che mi ha colpito molto. Lo ripeto: non sono mai stato un sentimentale, quindi il fatto che qualcuno mi consideri un porto sicuro mi lascia senza parole».

 

Cosa pensa della conduzione di Veronica Gentili?

mario adinolfi

«Ci conosciamo da anni e abbiamo litigato spesso, specie in una trasmissione del mattino condotta da Alessandro Milan su Radio 24. Prima di partire per l’Honduras le ho detto che avevo un po’ di timore, ma poi ci siamo promessi che lei non mi avrebbe risparmiato nulla e io non sarei stato un Adinolfi che non è Adinolfi. Nessuno dei due ha tradito la propria natura. Credo che questo confronto abbia funzionato: lei è stata bravissima, e anche il mio risultato è stato inimmaginabile per molti».

 

Durante la finale, Mirko Frezza ha detto che alle cose che lei afferma sulla famiglia tradizionale, sull’aborto e sull’omosessualità, in fondo non ci crede neanche lei. È vero?

«Mirko è un amico, ma quella frase non esiste, insomma. Io ho sempre e solo detto cose in cui credo. Non ho mai piegato le mie opinioni alla convenienza, quindi...».

 

Quindi smentisce. Allora è il pubblico che ha cambiato idea su di lei o lei che ha avuto la possibilità di esprimersi in modo diverso?

«Ho avuto due mesi. E un conto è avere due mesi, un conto sono 45 secondi in un talk show. Quando devi parlare per 45 secondi in un contesto ostile, è ovvio che devi tirare una sassata. Se invece hai due mesi per raccontarti, succede quello che è successo: ci si conosce davvero».

 

Qual è l’obiettivo per le prossime elezioni per il suo movimento politico, il Popolo della Famiglia?

MARIO ADINOLFI

«Non ho obiettivi politici. Però ricordo che Nigel Farage, che sembrava politicamente finito, partecipò all’Isola dei famosi nel 2022 proprio perché era ormai inesistente politicamente. Ora è il candidato più accreditato per diventare Primo Ministro del Regno Unito. Io adesso sono alla finestra. Per la prima volta guardo serenamente al futuro, dopo aver passato molto tempo a dover combattere col mio passato».

 

Questa esperienza, così tosta dal punto di vista fisico, ha fatto superare qualche limite personale?

«Io non chiedo mai aiuto, invece lì ho chiesto continuamente aiuto a chi mi era accanto. Prima di tutto ai miei amici naufraghi: a Omar Fantini, a cui devo quasi la vita, ma anche a Mirko, ad Alessia Fabiani e a Cristina.»

 

È cambiata la sua quotidianità dopo l’Isola?

«Le persone non cambiano. Però, gli spigoli si possono attutire, e io li ho attutiti molto.»

MARIO ADINOLFI

 

Cosa le hanno detto sua moglie e le sue figlie quando è tornato a casa?

«Silvia mi ha accolto con un “bravo”, e non è usuale. A casa comanda lei. Anche le mie figlie erano contente. Livia, la più grande, era contraria alla mia partecipazione perché temeva un massacro mediatico e per la mia salute. Ha letto i primi commenti, che erano molto brutti, e aveva paura. Alla fine sono stato anche male: tutti, alla vigilia, erano preoccupati per la mia salute e quando sono tornato sono finito in ospedale. Ma ora sto meglio. Le altre due, Clara e Joanna, sono state meravigliose. La piccolina mi ha dedicato un disegno e Clara mi ha accolto con un cartellone: “Bentornato papone”. Un gesto affettuoso, che mi ha molto commosso».

mario adinolfi

In Honduras ha parlato di sua sorella Ielma, che si è tolta la vita.

«È una ferita che non si può cicatrizzare, è enorme. Parlarne è stato un lasciare andare. L’ho fatto collegando il fatto che io stessi facendo qualcosa di impossibile. La mia speranza era che tante persone che affrontano prove durissime, a cui viene detto che è impossibile superare un trauma, un lutto, una difficoltà o un limite fisico, non si convincano che è impossibile. Bisogna provarci. Poi può arrivare la resa, l’ho detto anche lì: non mi spaventa arrendermi, a volte si deve fare. È il non tentare che mi fa paura. Quella sensazione di impotenza che ti si ficca dentro... Ho voluto dare, a chi vive una condizione simile alla mia, una possibilità di uscirne».

Silvia Pardolesi

Gira voce che sarà il prossimo opinionista del Grande Fratello. È solo una voce?

«Non l’ho mai detto pubblicamente, però mi piacerebbe affiancare Simona Ventura. Ho un debito di gratitudine nei suoi confronti. Non ho mai fatto il secondo violino a nessuno in vita mia, ma per lei lo farei volentieri. Ho apprezzato la sua umiltà nel mettersi al servizio di un programma che era davvero suo. Mi è piaciuto il confronto con lei e spesso non ho voluto rispondere, perché per una volta non era un talk show. Finalmente, non era un talk show».

mario adinolfi jey lillo cristina plevanimario adinolfi con la moglie silvia pardolesi in fase duela moglie di mario adinolfi silvia pardolesi allattamario adinolfi 22MARIO ADINOLFI - ISOLA DEI FAMOSI mario adinolfimario adinolfisilvia pardolesi mario adinolfisilvia pardolesi mario adinolfi dal papasilvia pardolesi mario adinolfi 5mario adinolfisilvia pardolesi mario adinolfi 4silvia pardolesi mario adinolfi 3silvia pardolesi mario adinolfi 2mario adinolfi

 

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)