IL PUZZONE DI ARCORE TRASFORMA IL GASPARRI-PARTY IN VARIETA' (E FINI DA' BUCA)
DA LA RUSSA ALLA SANTADECHE', TUTTA ALLEANZA NAZIONALE, IN QUOTA BERLUSCONI
BEN DETTO: "GLI SFIGATI NON ESISTONO. SONO SOLO DEI DISEDUCATI AL BENESSERE"
DA LA RUSSA ALLA SANTADECHE', TUTTA ALLEANZA NAZIONALE, IN QUOTA BERLUSCONI
BEN DETTO: "GLI SFIGATI NON ESISTONO. SONO SOLO DEI DISEDUCATI AL BENESSERE"
Reportage di Umberto Pizzi da Zagarolo
Se la sinistra si rifugia nella grotta, aspettando "le deluge Prodi", a destra va in onda Piedigrotta. Che ce frega, che ce importa, se l'oste ci ha messo l'acqua (nelle urne). E via! Tutti al magna-magna per festeggiare Amina, la mina vagante sposata Gasparri Maurizio. Altro che riunioni e dibattiti con gli occhi appiccicati al cubo videale di Vespa e Mentana. Mejo raggiungere il Circolo del Golf, in via Due Ponti, tra la Flaminia e la Cassia, dove ci aspetta Silvio.
Essì, Gianfranco Fini si è ben guardato di finire nella disneyland di Gasparri, La Russa, Santadeché e tutta quell'ala di Alleanza Nazionale che è più berluscona di Forza Italia. Ma con un Berlusconi tirato a lucido, caricato a pallettoni, distribuitore automatico di barzellette, chissenefrega di quello stoccafisso di Gianfry. Quello che ha messo in scena ieri sera il Cavaliere trapiantato fa ricordare le parole di Antonio Ricci: "Lui è un comico, un trasgressivo, fa le battute. Secondo me gli piacerebbe scriverselo lui un varietà".
Quando tutte le signore e signorine hanno assediato il Reuccio di Arcore, manco fosse uno Scamarcio, pigolando foto e autografi, viene in mente Valeria Marini: "Silvio Berlusconi piace alle donne che amano in lui anche quel suo passato di chansonnier pronto a suonare al momento opportuno una canzone d'amore francese".
Sondare l'anima di Berlusconi è peggio che difficile. E' inutile. Molto meglio lasciar parlare lui, che è anche più contento. Quante gliene hanno dette in questi anni! Ma sono sempre meno di quelle che si è detto da solo. "Il complimento più bello? La volta che, all'uscita da San Siro, un ultrà si gettò contro il parabrezza della mia auto gridando: sei una bella figa!". Ancora: "Da giovane dicevo: pensa quante donne al mondo vorrebbero venire a letto con me e non lo sanno. La vita è un problema di comunicazione". Gran finale: "E' importantissimo la mattina guardarsi allo specchio e piacersi, piacersi, piacersi".
Il fedele Fidel Confalonieri ha fatto di tutto per riportare il Piacione a Palazzo Grazioli. Niente da fare: Berlusca è stato tra i primi ad arrivare, uno dei gli ultimi a lasciare la disneyland di Gasparri. Nel mezzo, storielle, baci, abbracci e confidenze, tra cui la classica del figlio diciottenne che dorme ancora con lui. Ma quello che ha colpito l'animo sensibile di Pizzi è stata la foga con cui tutti, ma proprio tutti, volevano una foto col Puzzone di Arcore, quindi la richiesta della foto da mettere sul comodino. Visto da lontano, il party gasparriano faceva rimbalzare in mente la celebre frase di Silvio: "Gli sfigati non esistono. Esistono solo dei diseducati al benessere".
Mentre l'assalto al buffet era degno di Beirut e Bagdad messi insieme, in un angolo, Clementone Minun rincuorava la defenestrata Annuzza La Rosa. La calabresella era sicura di restare alle Tribune Politiche, vantava con gli amici i suoi legami con Curzi e compagni, eppoi 'sti comunistacci.
Dagospia 05 Ottobre 2006
Se la sinistra si rifugia nella grotta, aspettando "le deluge Prodi", a destra va in onda Piedigrotta. Che ce frega, che ce importa, se l'oste ci ha messo l'acqua (nelle urne). E via! Tutti al magna-magna per festeggiare Amina, la mina vagante sposata Gasparri Maurizio. Altro che riunioni e dibattiti con gli occhi appiccicati al cubo videale di Vespa e Mentana. Mejo raggiungere il Circolo del Golf, in via Due Ponti, tra la Flaminia e la Cassia, dove ci aspetta Silvio.
Essì, Gianfranco Fini si è ben guardato di finire nella disneyland di Gasparri, La Russa, Santadeché e tutta quell'ala di Alleanza Nazionale che è più berluscona di Forza Italia. Ma con un Berlusconi tirato a lucido, caricato a pallettoni, distribuitore automatico di barzellette, chissenefrega di quello stoccafisso di Gianfry. Quello che ha messo in scena ieri sera il Cavaliere trapiantato fa ricordare le parole di Antonio Ricci: "Lui è un comico, un trasgressivo, fa le battute. Secondo me gli piacerebbe scriverselo lui un varietà".
Quando tutte le signore e signorine hanno assediato il Reuccio di Arcore, manco fosse uno Scamarcio, pigolando foto e autografi, viene in mente Valeria Marini: "Silvio Berlusconi piace alle donne che amano in lui anche quel suo passato di chansonnier pronto a suonare al momento opportuno una canzone d'amore francese".
Sondare l'anima di Berlusconi è peggio che difficile. E' inutile. Molto meglio lasciar parlare lui, che è anche più contento. Quante gliene hanno dette in questi anni! Ma sono sempre meno di quelle che si è detto da solo. "Il complimento più bello? La volta che, all'uscita da San Siro, un ultrà si gettò contro il parabrezza della mia auto gridando: sei una bella figa!". Ancora: "Da giovane dicevo: pensa quante donne al mondo vorrebbero venire a letto con me e non lo sanno. La vita è un problema di comunicazione". Gran finale: "E' importantissimo la mattina guardarsi allo specchio e piacersi, piacersi, piacersi".
Il fedele Fidel Confalonieri ha fatto di tutto per riportare il Piacione a Palazzo Grazioli. Niente da fare: Berlusca è stato tra i primi ad arrivare, uno dei gli ultimi a lasciare la disneyland di Gasparri. Nel mezzo, storielle, baci, abbracci e confidenze, tra cui la classica del figlio diciottenne che dorme ancora con lui. Ma quello che ha colpito l'animo sensibile di Pizzi è stata la foga con cui tutti, ma proprio tutti, volevano una foto col Puzzone di Arcore, quindi la richiesta della foto da mettere sul comodino. Visto da lontano, il party gasparriano faceva rimbalzare in mente la celebre frase di Silvio: "Gli sfigati non esistono. Esistono solo dei diseducati al benessere".
Mentre l'assalto al buffet era degno di Beirut e Bagdad messi insieme, in un angolo, Clementone Minun rincuorava la defenestrata Annuzza La Rosa. La calabresella era sicura di restare alle Tribune Politiche, vantava con gli amici i suoi legami con Curzi e compagni, eppoi 'sti comunistacci.
Dagospia 05 Ottobre 2006