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DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

giampaolo rossi

DAGOREPORT

Riuscirà Giampaolo Rossi a diventare il centro di gravità dell’indomabile baraccone Rai? E’ trascorso quasi un anno dall'ottobre 2024, quando, designato dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dell'Economia, ha assunto la carica di Amministratore Delegato, sballottato come una nave al vento dalle inestirpabili guerre intestine della tv di Stato.

 

Già l’approdo del mite “Filosofo di Fratelli d’Italia”, già Gabbiano rampelliano nelle grotte di Colle Oppio con le sorelle Meloni, a numero uno di viale Mazzini venne accolto dagli stessi “governativi” con un’arrogante diffidenza basculante tra scetticismo sul suo futuro (dura minga) e la speranza di prendere il suo posto.

 

Rossi ha tenuto duro per non essere via via “commissariato” dalle manovre del duplex formato da Roberto Sergio, democristiano per tutte le stagioni che sognava di restare Ad, e dal turbo-meloniano Gian Marco Chiocci, sbarcato dall’AdnKronos sulla tolda del Tg1 nel 2023, con un contratto a tempo determinato, imposto fortissimamente da “Giorgia” in barba alla diffidenza (eufemismo) dei vari Scurti, Fazzolari e Mantovano, da sempre gelosi per il rapporto d’amicizia via whatsapp intrecciato da anni con la premier.

 

giorgia meloni gian marco chiocci

Per la Fiamma Magica di Palazzo Chigi, a differenza di Meloni (“di lui mi fido”), il dinamico e tosto Chiocci, pur essendo apertamente di destra, portava con sé, oltre il peccato originale di essere del tutto estraneo alla confraternita dei ''Gabbiani'’, quindi “inaffidabile’ anche perché dotato di una rete relazionale radicata in tutte le direzioni, dal mondo della sinistra all’intelligence di destra.

 

giampaolo rossi roberto sergio

 

 

L’ex direttore, tra il 2015 e il 2021, del Master in Media Entertainment presso la travagliata ‘’Link Campus University’’, prova a muoversi con cautela tra le richieste di Lega e Forza Italia, non cede sulle poltrone importanti per non perdere il controllo e non essere travolto dalle forze centrifughe del neo direttore generale Sergio, imposto da Salvini, e del direttore del Tg1, Chiocci.

giorgia meloni bruno vespa cinque minuti

 

Mentre dai Fratellini d’Italia salivano i malumori e dubbi, a “salvare” Rossi dal turbolento asse Chiocci-Sergio arrivò il pronto soccorso dell’ottantenne Bruno Vespa che, con il suo carico di mezzo secolo di vita vissuta nel far west di Mamma Rai, ne ha viste di tutti i colori.

 

Una volta portato dalla sua parte l’immarcescibile Sergio, accontentati con qualche nomina Lega e Forza Italia, restava tra i piedi solo il tenace “cocco” della Ducetta. Anche questa volta, dopo Vespa, a rafforzare la leadership di Rossi è intervenuta la Fiamma Magica di Palazzo Chigi.

 

GIOVANBATTISTA FAZZOLARI PATRIZIA SCURTI

Ben conoscendo il caratterino ruvido dell’ex direttore de “Il Tempo”, un soggettone ben lontano dalla disponibilità ad accettare ordini e dinieghi, occorreva correre ai ripari prima che la Statista della Sgarbatella procedesse all’infausta nomina. Detto fatto. Per bruciarlo è stato sufficiente spifferare la voce del trasloco di Chiocci, dalla direzione del Tg1 a braccio mediatico della premier.

 

Il desiderio di Giorgia Meloni (“ah, se ci fossi tu qui…’’), più volte confidato ai suoi più stretti collaboratori, di arruolare Chiocci come portavoce personale in vista delle politiche del 2027, andava a però sbattere sul fatto che la comunicazione del governo, fatto fuori l’egomaniaco Mario Sechi, è gestita saldamente dalle mani del sottosegretario Giovanbattista Fazzolari.

PALAZZO CHIOGGI - MEME BY EMILIANO CARLI

 

Ad oggi, la questione “Chiocci portavoce”, è ancora in sospeso. Nel colloquio avvenuto tra i due duellanti all’indomani dello scoop de “Il Foglio” sull’uscita del direttore del Tg1, Rossi ha fatto presente che la decisione deve essere presa entro la fine del mese di settembre, aggiungendo sardonico che i camerati di Palazzo Chigi non mi sembrano così entusiasti di accoglierti…

 

Nel caso, sempre più improbabile, di vedere Chiocci a Palazzo Chigi, allora vorrà dire che l’equilibrio di poteri all’interno della Fiamma Magica è davvero finito in frantumi. Anche Rossi preferisce di sicuro averlo indebolito alla direzione del primo telegiornale meloniano che nel ruolo ben più pericoloso di portavoce armato della premier.

 

Nell’attesa Rossi sta cercando tra i giornalisti interni un vicedirettore per il Tg1 di provata affidabilità, per circoscrivere e disarticolare, nel caso che rimanga al suo posto di direttore del telegiornale dell’ammiraglia Rai, il suo dinamismo relazionale di potere.

paolo del brocco federico mollicone

 

Intanto, l’operazione di Rossi di essere il baricentro ideologo e punto di riferimento di Tele-Meloni, convinto che non i consensi non aumentano solo con la grancassa del Tg1, si sta spostando sui talk-show e l’intrattenimento, a partire dalla probabile uscita di Paolo Del Brocco, da una dozzina di anni alla guida “autonoma” della consociata Rai Cinema, in scadenza ad aprile 2026.

andrea delogu angelo mellone (2)

 

 

 

 

Il nome che scalpita per andarlo a sostituire, è un amico fidato di Rossi, l’attuale direttore del Day-Time, lo scrittore-poeta-cantante Angelo Mellone. Mentre sulla direzione di Rai Fiction, attualmente diretta da Maria Pia Ammirati, che pur essendo di sinistra ha intrecciato un buon rapporto con Rossi, si sta facendo avanti Forza Italia che vorrebbe l’upgrade del vice della Fiction, Ivan Carlei, supportato da quella vecchia volpe di Agostino Saccà, direttore generale all’epoca di Berlusconi, oggi produttore cinematografico.

 

Ma da qui alla primavera del 2026, tutto può succedere…

giovanni floris maria pia ammirati walter veltroni foto di bacco (1)LA NUOVA RAI MELONIANA - VIGNETTA BY ELLEKAPPAagostino sacca (2)il post instagram di giampaolo rossi su se stesso a spazio cultura

ivan carlei

 

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