"AVANTI!", SI VOLA - QUER PASTICIACCIO BRUTTO DELL'INCHIESTA ALITALIA

Dal Barbiere della Sera (www.ilbarbieredellasera.com)


Accipicchia. E chi se lo sarebbe figurato L'Avanti, glorioso organo del Partito socialista italiano, oggi ridotto a dimensioni ed importanza ben minori di quelle dei tempi aurei, nelle vesti di un giornale d'attacco, votato alle inchieste più "dure" e scomode?

Il 23 gennaio 2002 il quotidiano ha avviato una serie di articoli sferzanti, a firma Sergio De Gregorio, dedicati all'Alitalia. Non c'è neppure bisogno di leggerli, per capirne il tenore, basta scorrerne titoli e occhielli: "Sotto accusa i dirigenti riciclati - Alitalia ancora nel caos"; "Crac Alitalia - indagare sugli sprechi" (24 gennaio); "La crisi della compagnia di bandiera nasce da sprechi ed incapacità - Alitalia: un valzer di miliardi" (25 gennaio); "Chi interviene sulle spese dell'Alitalia?" (29 gennaio).

Giù: quasi ogni giorno una mazzata.
C'è da immaginare quanto abbiano masticato amaro i dirigenti dell'azienda e il suo ufficio delle Relazioni esterne, diretto da Gennaro Schettino. Anche perché, in chiusura di ogni articolo pubblicato dall'Avanti, tra le canoniche parentesi, compariva un minaccioso "segue", corredato da numerazione progressiva. Oddiomamma. Segue? E fino a quando? Per quanto ancora?

L'inchiesta anti-Alitalia dell'Avanti non è andata avanti oltre la quarta puntata. Come mai? Se lo è chiesto il senatore Renato Meduri di An, calabrese, ex bancario, componente della Commissione Lavori pubblici.
Meduri ha sferrato un attacco alzo zero puntando il dito contro "la gestione dell'Alitalia che fa sorgere gravi dubbi e perplessità in ordine al complesso dei suoi interventi finanziari, con particolare riferimento alle procedure d'appalto e al conferimento di continue costanti consulenze e incarichi professionali, di vario genere e natura, generalmente riferiti alla tipologia legale, ma - sostiene sempre Menduri - con scarsa congruenza con reali fabbisogni aziendali".

Il senatore cita come "significativo ed esemplare il contratto biennale di sponsorizzazione, sottoscritto per un importo di un miliardo e trecento milioni di lire, nel settembre 2000, a favore della società calcistica Unione Sportiva Palermo Calcio, presieduta dall'ex Segretario generale della CISL, nonché attuale leader politico".
Nella sua seconda interrogazione, Meduri aggiunge che: "Tale inchiesta sull'Alitalia si è fermata alla quarta puntata, risalente al 29 gennaio scorso". E che qualche settimana piu' tardi sull'Avanti è apparsa una mezza pagina pubblicitaria della compagnia aerea.

Che è successo veramente? C'è da supporre che i responsabili dell'ufficio stampa dell'Alitalia abbiano presentato le loro rimostranze all'Avanti. Interpellato dal Barbiere della Sera, tuttavia, il collega Sergio De Gregorio, autore dell'inchiesta ha preferito non commentare l'accaduto.

Shampoo

Nota: Sabato scorso Italia oggi è tornata ad occuparsi del Barbiere a proposito di questo articolo. Questo pezzo infatti è stato messo in linea e poi tolto nel giro di un'ora perche', nella furia delle partenze pasquali dei turnisti al desk, è stata erroneamente pubblicata una versione non definitiva del pezzo. La versione vecchia è stata dunque eliminata per far posto a quella finale che ora potete leggere. Il ritardo è stato dovuto a una serie di ulteriori controlli che il nostro ottimo Shampoo ha voluto effettuare. E fin qui, pace. Cio' che è fastidioso è che tutto questo è stato sufficiente a Italia oggi per titolare: "Il Barbiere condanna la censura e poi si autocensura". Come se, per dirla piu' chiaramente, avessimo prima pubblicato un pezzo sui guai dell'Alitalia e poi, evidentemente sollecitati da qualcuno, avessimo deciso di killarlo, in virtu' di chissà quale scellerato accordo. Pazienza. Che volete farci. Non è la prima volta che siamo oggetto di pensierini cattivelli e non sara' l'ultima. Si potrebbe replicare che poteva pensarci Italia Oggi, certamente piu' autorevole e meglio organizzata del Barbiere a fare un pezzo sul caso Avanti - Alitalia. Ma non lo ha fatto. Eppure, per tirar fuori un'interrogazione parlamentare e lavorarci un po' su non ci vogliono mica questi grandi segugi. Vabbe', chissenefrega. Ci fa piacere comunque che il collega incaricato della rubrichina "Che si dice in viale dell'Editoria" su Italia Oggi sia un puntuale lettore del nostro sito, dove evidentemente trova abbondanti spunti per sbarcare il lunario. Il Barbiere, dopotutto, lo facciamo anche per lui. Bds


Dagospia.com 2 Aprile 2002