DOMANI FINIRA' LA PARTITA A POKER TRA SLIM E ALIERTA (VENERDI' CLOSING TELECOM)
RCS DIGITAL (IN SPAGNA) - PADOA SCOPPIA CON TUTTI (ANCHE CON BARBARA SPINELLI)
GAFFE DRAGHI - PROFUMO DI TAFAZZI: "DERIVATI? COSI' FAN TUTTI" (GABANELLI GODE)

1 - BAZOLI AMARI PER MIELI
C'era un sole primaverile a Washington durante il weekend che ha visto i banchieri di tutto il mondo partecipare alla riunione del Fondo Monetario Internazionale.
Forse è stata proprio la luce che illuminava il Campidoglio, cuore della Costituzione democratica, a ispirare e a rendere loquace Abramo-Bazoli, il capo di Intesa-SanPaolo che ha offerto un lunch all'Ambasciata d'Italia.
Negli anni scorsi era l'Ambasciatore a offrire piatti d'aragoste e spumantino agli uomini della finanza e ai giornalisti (tradizionalmente affamati). Quest'anno, in assenza dell'Ambasciatore Castellaneta, si è cambiato registro, e Banca Intesa ha fatto gli onori di casa accogliendo nei saloni l'ex-ministro Domenico Siniscalco, alcuni dirigenti della Banca d'Italia e funzionari di banche straniere.

Abramo-Bazoli ha abbandonato il volto sofferto e per oltre mezz'ora ha fatto una lunga lezione di diritto costituzionale che ai giornalisti (affamati) è apparsa lucida, ma noiosa. I presenti hanno capito che con questa piccola "lectio lagistralis" il banchiere bresciano ha mandato un segnale forte e chiaro a Paolino Mieli, il direttore-stratega e tattico del "Corriere della Sera" che nei giorni precedenti aveva scatenato le ire di Bazoli con alcuni editoriali "costituzionalmente" discutibili. (Ma sotto l'asfalto costituzionalista c'è il pronunciamento anti-prodiano di Mieli a Capri che fece incazzare il Prof: "Nemmeno ai tempi di Facta (poi arrivò il fascismo, ndD) un governo è stato trattato in questa maniera dal Corriere").
Dopo aver smentito qualsiasi incontro con i tedeschi di Commerzbank, Bazoli ha lasciato da parte i toni gravi e l'aria macerata per accogliere con un sorriso il nemico Alessandro Profumo.

2 - LA GAFFE DI DRAGHI - PADOA SCOPPIA (ANCHE CON LA SPINELLI)
Oggi Mario Draghi e Padoa-Scoppia tornano in Italia.
La riunione del Fondo Monetario li ha visti giocare un ruolo importante e fa riflettere la fotografia di gruppo finale dei partecipanti dove si vede il nostro Governatore piazzato in seconda fila accanto a Ben Bernanke, il nuovo presidente della Fed. Le hostess dell'hotel "Four Seasons" dove i due big italiani hanno soggiornato, giurano che ieri mattina all'alba Draghi abbia lasciato la suite per un tour artistico. Nella Capitale americana in questo momento ci sono mostre straordinarie di pittura italiana e del celebre artista Edward Hopper.

Le ragazze dell'hotel sostengono che l'uomo di via Nazionale aveva l'aria piuttosto corrucciata. La ragione non è da cercare nei rapporti con il ministro del Tesoro perchè fra Draghi e Padoa-Scoppia ha prevalso in questi giorni la politica del sorriso. Un motivo più serio si può trovare nella gaffe che il Governatore ha compiuto quando ha parlato del super-fondo da oltre 75 miliardi di dollari che un gruppo di banche americane avrebbe messo in piedi per fronteggiare le turbolenze dei mercati. Di questo Fondo ne aveva parlato negli incontri a porte chiuse del Fondo Monetario, il segretario al Tesoro Usa, Hank Paulson, e da quel momento hanno cominciato a girare i nomi di JP Morgan, Bank of America e Citigroup.

Ma Draghi ci ha messo qualcosa di più e ha accennato all'eventuale partecipazione del gestore americano Pimco e del Fondo Fidelity. Il primo ha 36 anni di storia e gestisce oltre 690 miliardi di dollari; Fidelity opera nei servizi finanziari e gestisce oltre 300 fondi di mutui. A stretto giro è arrivata la secca smentita di Pimco che ha imbarazzato Draghi e lo ha costretto a parlare di "situazione molto fuida".
E' probabile che Padoa-Scoppia si sia divertito per il piccolo incidente, ma quando ieri alle 12 ha aperto i giornali italiani, il ministro del Tesoro è rimasto piuttosto seccato. Nella mazzetta dei quotidiani c'era anche la "Stampa" con un lungo editoriale della sua ex-compagna Barbara Spinelli, dedicato a Cécilia Sarkozy, la donna che "ama l'ombra" e non si fa incantare dal potere.

3 - PROFUMO DI TAFAZZISMO: "DERIVATI? COSI' FAN TUTTI"
Per rispondere a Milena Gabanelli, autrice due domeniche fa di una micidiale inchiesta sui derivati, Alessandro Profumo è arrivato a Washington.
Il banchiere genovese attraversa l'Atlantico come una passeggiata, dorme quattro ore per notte, e nell'arco di una giornata è capace di saltare da Milano a Monaco per passare la notte in un motel dell'Est.
Ieri mattina ha scelto però un ambiente di grande classe e alle 7,30 ha convocato i giornalisti (assonnati e affamati) all'Hay Adams Hotel. Questo bellissimo albergo, dove una camera costa 600 dollari, è stato costruito nel 1920 e si trova a due passi dalla Casa Bianca e da Lafayette Park. In un contesto così solenne Profumo ha pronunciato una difesa dei derivati che ha lasciato i giornalisti con i croissants a mezz'aria.

"I derivati sono strumenti finanziari moderni e rischiosi - ha detto Profumo - non sono il male e io non sono il solo ad operare su questo mercato...suppongo che altri istituti abbiano fatto la stessa cosa". Il messaggio del banchiere di piazza Cordusio, che negli ultimi tempi è diventato straordinariamente loquace, suona inquietante perchè vuol dire in pratica che sotto le braci dei sub-prime c'è del fuoco che ancora arde robuste porzioni di risparmio. E per dare ancora più forza alla sua tesi, Profumo ha pensato di ribaltare una parte delle responsabilità su quei clienti che ogni tre mesi vengono informati dalle banche, ma se ne fregano di contabilizzare le loro posizioni.



Sui giornali di oggi questa stupefacente replica del banchiere italiano non viene commentata con particolare attenzione, ma è certo che ecciterà le associazioni dei consumatori e scalderà il sangue della signora Gabanelli.
Resta il mistero sulle ragioni che spingono il capo di Unicredit a darsi martellate così vigorose sugli attributi. Qualcuno dice che dopo la fusione con Capitalia sia entrato in una vertigine di potere che lo porterebbe a immaginare addirittura un ruolo nella politica. Sono illazioni senza fondamento, ma resta il fatto che nel caffè amaro di ieri mattina all'Hotel Hay Adams di Washington, il marito di Sabina Ratti ha versato molte gocce di autolesionismo.

4 - DOMANI FINIRA' LA PARTITA A POKER TRA SLIM E ALIERTA (VENERDI' CLOSING?)
Ai piani alti di Telecom c'è grande attesa.
Secondo le ultime notizie in arrivo dal Brasile la partita a poker tra Carlos Slim e Cesar Alierta è finita. E' stata una partita lunghissima che si è consumata dentro una stanza dell'hotel Melìa di Brasilia dove il miliardario messicano e il capo della spagnola Telefonica hanno ammorbato la squadra degli avvocati con enormi nuvole di sigari. Sotto il tavolo non c'erano le pistole, ma valigie piene di miliardi e tutto si è svolto come in Casinò Royale, l'ultimo film di 007 dove un fremito degli occhi tradiva l'avversario.

Ieri Alierta era seduto in tribuna al circuito di Interlagos e ha applaudito il passaggio di Raikkonen e Massa sotto le insegne dello sponsor Telefonica. Un successo di buon auspicio quello brasiliano, che dovrebbe trovare conferma domani quando in Italia arriverà l'annuncio che la partita a poker (nonostante i paletti di Anatel che per 18 mesi terrà d'occhio Telefonica) è davvero finita.
A Milano sostengono addirittura che il closing per la nuova Telecom potrebbe avvenire già venerdì prossimo, e nel frattempo gli uomini di Alierta cominciano a spiegare il valore dell'operazione.

Nei giorni scorsi a Londra, il direttore generale Sviluppo della Compagnia ha incontrato gli investitori istituzionali e ha spiegato che cosa gli spagnoli si aspettano dall'integrazione con TelecomItalia. Grazie alle sinergie ci sarà un risparmio di costi da qui al 2010 di 7,5 miliardi di euro, il 45% dei quali (3.400 milioni) su scala globale, il 30% (2.200 milioni) nell'attività continentale, e il 25% a livello locale (1.900 milioni in Spagna e in Italia). Per lo stesso periodo è inoltre previsto - così ha detto Julio Linares - un incremento dei ricavi per il 50% nella telefonia mobile e per il 50% nello sviluppo della banda larga dove gli utenti passeranno nei prossimi due anni da 20 a 50 milioni.

5 - RCS DIGITAL (IN SPAGNA)
Dalla Spagna non arrivano soltanto novità per i telefoni, ma anche per l'editoria e riguardano Rcs Mediagroup, di cui fa parte il "Corriere della Sera" di Paolino Mieli.
Queste novità toccano un tema molto importante che finora è stato al centro di un intenso dibattito ai vertici di Rcs dove l'amministratore delegato Antonello Perricone ha sempre mostrato reticenza di fronte allo sviluppo di una presenza nella tv.
A sciogliere il ghiaccio ha cominciato a Madrid un signore 50enne di nome Antonio Fernandez Galiano, che il 13 dicembre 2005 è stato nominato consigliere delegato di Unedisa Editorial, la principale controllata di Rizzoli e prima società editoriale in terra iberica.

Nei giorni scorsi Galiano, che con la sua società pubblica testate importanti come "El Mundo", "Marca" e "Expansion" ha annunciato il prossimo ingresso del suo gruppo sul digitale terrestre spagnolo. "Non abbiamo interesse a competere sul mercato della tv generalista e in chiaro dove già operano sei grandi emittenti nazionali - ha detto Galiano - ma siamo l'unico editore della carta stampata che finora non ha attivato un canale tv mentre le altre realtà europee possono sfruttare via etere le loro competenze con risultati molto positivi".

Da qui la decisione di valorizzare il grande patrimonio informativo che va nelle edicole attraverso i canali digitali, un proposito più che ragionevole visto che Unedisa è già azionista di maggioranza di Veo Television (titolare di licenze per il digitale) e della casa di produzione "El Mundo tv" che fornisce programmi di informazione e intrattenimento per altre reti.
A Milano l'annuncio spagnolo dovrebbe incoraggiare iniziative simili in Italia dove finora la presenza di Rcs si è limitata a quattro canali tematici specializzati (Caccia e Pesca, Jimmy, Moto tv e Sailing Channel) distribuiti dalla controllata Digicast attraverso la piattaforma Sky.


Dagospia 22 Ottobre 2007