SENZA RANCORE - "BUONGIORNO PEZZO DI MERDA, GUARDA CHE FINISCI MALE": COSÌ MOGGI HA SALUTATO BALDINI, IL SUO PRINCIPALE ACCUSATORE - LA RISPOSTA: "SE FOSSI IN TE, NON AGGRAVEREI LA TUA POSIZIONE".
Dal "Corriere.it"
«Sono stanco di questa situazione: sono stato minacciato da Luciano Moggi questa mattina prima di entrare in aula. Mi ha detto «buongiorno pezzo di merda» e poi con il dito puntato a pochi centimetri da naso ha aggiunto: «guarda che così finisci male». Io gli ho risposto «se fossi in te non aggraverei la tua posizione».
L'ACCUSA
Franco Baldini, ex direttore sportivo della Roma, general manager della nazionale inglese, è stato protagonista ancora una volta, insieme con Luciano Moggi, nella ennesima udienza del processo Gea, che vede imputato lo stesso Moggi e il figlio, con una rivelazione al presidente della decima sezione penale, Luigi Fiasconaro, di essere stato minacciato. Baldini ha chiamato a testimone delle frasi di Moggi uno dei giornalisti presenti al processo, Ettore Intorcia del Corriere dello Sport.
L'ex dirigente della Roma aveva appena terminato il confronto con il calciatore del Catania, Davide Baiocco - sollecitato dal pm Luca Palamara - che aveva per oggetto le versioni contrastanti tra i due, quando ha fatto la denuncia che il presidente Fiasconaro ha trasmesso per competenza al pubblico ministero per la valutazione.
L'UDIENZA
Nell'udienza di giovedì, dopo il confronto tra Baldini e Baiocco, si è appreso che recentemente Luciano Moggi, assistito dal suo avvocato Matteo Melandri, ha presentato una denuncia per istigazione a delinquere contro Stefano Antonelli, attualmente amministratore delegato del Torino. La denuncia è affidata all'esame del pubblico ministero Simona Maisto e oggi nonostante le richieste della difesa non è stata allegata come documento al processo.
Per quanto riguarda il confronto tra Baldini e Baiocco, oggi al Catania come calciatore, tema del faccia a faccia era ristabilire se, come ha dichiarato Baldini quando ha testimoniato, Baiocco, che sarebbe dovuto andare alla Roma, decise invece di passare alla Gea per poi finire alla Juventus in seguito a presunte minacce da parte di Luciano Gaucci, all'epoca presidente del Perugia. Baldini ha ribadito che c'erano state queste pressioni ma ancora una volta Baiocco ha negato la circostanza ed entrambi sono rimasti sulle loro posizioni. Il processo riprenderà il 15 luglio prossimo con l'interrogatorio di altri testimoni.
Dagospia 19 Giugno 2008
«Sono stanco di questa situazione: sono stato minacciato da Luciano Moggi questa mattina prima di entrare in aula. Mi ha detto «buongiorno pezzo di merda» e poi con il dito puntato a pochi centimetri da naso ha aggiunto: «guarda che così finisci male». Io gli ho risposto «se fossi in te non aggraverei la tua posizione».
L'ACCUSA
Franco Baldini, ex direttore sportivo della Roma, general manager della nazionale inglese, è stato protagonista ancora una volta, insieme con Luciano Moggi, nella ennesima udienza del processo Gea, che vede imputato lo stesso Moggi e il figlio, con una rivelazione al presidente della decima sezione penale, Luigi Fiasconaro, di essere stato minacciato. Baldini ha chiamato a testimone delle frasi di Moggi uno dei giornalisti presenti al processo, Ettore Intorcia del Corriere dello Sport.
L'ex dirigente della Roma aveva appena terminato il confronto con il calciatore del Catania, Davide Baiocco - sollecitato dal pm Luca Palamara - che aveva per oggetto le versioni contrastanti tra i due, quando ha fatto la denuncia che il presidente Fiasconaro ha trasmesso per competenza al pubblico ministero per la valutazione.
L'UDIENZA
Nell'udienza di giovedì, dopo il confronto tra Baldini e Baiocco, si è appreso che recentemente Luciano Moggi, assistito dal suo avvocato Matteo Melandri, ha presentato una denuncia per istigazione a delinquere contro Stefano Antonelli, attualmente amministratore delegato del Torino. La denuncia è affidata all'esame del pubblico ministero Simona Maisto e oggi nonostante le richieste della difesa non è stata allegata come documento al processo.
Per quanto riguarda il confronto tra Baldini e Baiocco, oggi al Catania come calciatore, tema del faccia a faccia era ristabilire se, come ha dichiarato Baldini quando ha testimoniato, Baiocco, che sarebbe dovuto andare alla Roma, decise invece di passare alla Gea per poi finire alla Juventus in seguito a presunte minacce da parte di Luciano Gaucci, all'epoca presidente del Perugia. Baldini ha ribadito che c'erano state queste pressioni ma ancora una volta Baiocco ha negato la circostanza ed entrambi sono rimasti sulle loro posizioni. Il processo riprenderà il 15 luglio prossimo con l'interrogatorio di altri testimoni.
Dagospia 19 Giugno 2008