gabriele muccino roger waters appello venice 4 palestine

“DA QUASI DUE ANNI ASSISTIAMO ALLO STRAZIO DI UN GENOCIDIO COMPIUTO IN DIRETTA DALLO STATO DI ISRAELE IN PALESTINA” – UN GRUPPO DI REGISTI, ATTORI E MUSICISTI CHIEDE CON UNA LETTERA APERTA CHE LA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA PRENDA UNA POSIZIONE DI CONDANNA SU GAZA - NELLA LUNGA LISTA DEI FIRMATARI, FIGURANO LE IMMANCABILI SINISTRELLE SERENA DANDINI E FIORELLA MANNOIA, CAROLINA CRESCENTINI, GABRIELE MUCCINO, ALBA E ALICE ROHRWACHER, CLAUDIO SANTAMARIA, PIETRO SERMONTI, TONI SERVILLO E L’ANTISRAELIANO ROGER WATERS…

Da editorialedomani.it

 

V4P Venice4Palestine

Un gruppo di registi, attori e professionisti del settore, italiani e internazionali, ha deciso di unire le proprie voci sotto la sigla V4P (Venice4Palestine) e di rivolgersi direttamente alla Biennale di Venezia e alla Mostra del Cinema, comprese le sezioni indipendenti delle Giornate degli Autori e della Settimana della Critica.

 

Con una lettera aperta, diffusa oggi, i firmatari hanno invitato le istituzioni culturali a non restare in silenzio di fronte a quanto sta accadendo a Gaza e nei territori palestinesi, chiedendo una condanna esplicita. Allo stesso modo, hanno sollecitato il festival a offrire spazi e momenti dedicati alla riflessione sulla Palestina durante tutta la rassegna.

 

gabriele muccino premiato

Il richiamo si lega anche alla mobilitazione del 30 agosto, promossa insieme alla rete Artisti #NoBavaglio: secondo i promotori, la Mostra non deve trasformarsi in «una vetrina vuota», ma recuperare la propria storia di luogo di confronto, resistenza e partecipazione attiva.

 

 

La lettera è già stata sottoscritta da numerosi esponenti del mondo del cinema, dell’arte, della musica e della cultura, in Italia e all’estero. Nella lunga lista dei firmatari, figurano Carolina Crescentini, Serena Dandini, Fiorella Mannoia, Gabriele Muccino, Alba e Alice Rohrwacher, Claudio Santamaria, Pietro Sermonti, Toni Servillo e Roger Waters.

 

Qui di seguito il testo completo.

STRISCIA DI GAZA - PALESTINESI AFFAMATI

 

“Fermate gli orologi, spegnete le stelle”

 

Il carico è troppo per continuare a vivere come prima. Da quasi due anni a questa parte ci giungono immagini inequivocabili dalla striscia di Gaza e dalla Cisgiordania. Assistiamo, incredul? e impotenti, allo strazio di un genocidio compiuto in diretta dallo Stato di Israele in Palestina. Nessun? potrà mai dire: “Io non sapevo, non immaginavo, non credevo”. Tutt? abbiamo visto. Tutt? vediamo.

 

Eppure, mentre si accendono i riflettori sulla Mostra del Cinema di Venezia, rischiamo di vivere l’ennesimo grande evento impermeabile a tale tragedia umana, civile e politica. Lo spettacolo deve continuare, ci viene detto, esortandoci a distogliere lo sguardo - come se il “mondo del cinema” non avesse a che fare con il “mondo reale”.

palestinesi accalcati davanti a un forno del pane

 

E invece è proprio attraverso le immagini, realizzate da collegh?, magari amic?, che abbiamo appreso del genocidio, delle aggressioni violente e anche omicide a regist? e autor? in Cisgiordania, della punizione collettiva inflitta al popolo palestinese e di tutti gli altri crimini contro l’umanità commessi dal governo e dall’esercito israeliani. Quelle immagini che in questi mesi sono costate la vita a quasi 250 operator? dell’informazione palestinesi.

 

La Biennale e la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica dovrebbero celebrare la potenza dell’arte come mezzo di trasformazione, di testimonianza, di rappresentazione dell’umano e di sviluppo della coscienza critica. Ed è proprio questo a renderla uno straordinario mezzo di riflessione, di partecipazione attiva e di resistenza.

 

carolina crescentini

In risposta alle dichiarazioni spesso tiepide, vaghe o, peggio, comode espresse dagli organi di potere, dell’informazione e della cultura, rivendichiamo una posizione chiara e priva di ambiguità: è tempo non solo di empatia ma anche di responsabilità. La semantica, il linguaggio, le parole e le immagini, non sono accessori, specie per chi crede nell’arte: sono una forma di resistenza fondamentale e necessaria. Altrimenti dovremmo arrenderci all’evidenza che essere cineast? o giornalist?, oggi, non ha più alcun senso.

 

Per questo, noi attivist?, giornalist? e professionist? del cinema e dell’audiovisivo crediamo che per una volta lo spettacolo, almeno per qualche momento, debba fermarsi, interrompere il flusso di indifferenza, aprire un varco alla consapevolezza. Chiediamo quindi alla Biennale, alla Mostra, alle Giornate degli Autori e alla Settimana della Critica di prendere una posizione netta e sostenere queste istanze. Rivendichiamo altresì la necessità di spazi e modalità di narrazione per la Palestina rivolgendoci a tutt? coloro che possono e vogliono spostare qualcosa a qualsiasi livello. A Venezia tutti i riflettori saranno puntati sul mondo del cinema, abbiamo tutt? il dovere di far conoscere le storie e le voci di chi viene massacrat? anche con la complice indifferenza occidentale.

mostra cinema di venezia

 

Esortiamo tutti i settori della cultura e dell’informazione a utilizzare, in occasione della Mostra, la propria immagine e i propri mezzi per creare un sottofondo costante di parole e di iniziative: che non venga mai meno la voce della verità sulla pulizia etnica, sull’apartheid, sull’occupazione illegale dei territori palestinesi, sul colonialismo e su tutti i crimini contro l’umanità commessi da Israele per decenni e non solo dal 7 ottobre.

 

Invitiamo chi lavora nel cinema a immaginare, coordinare e realizzare insieme, durante la Mostra, azioni che diano risonanza al dissenso verso le politiche governative filosioniste: un dissenso espresso nel segno della creatività, grazie alle nostre capacità artistiche, comunicative e organizzative.

 

Noi artist? e amant? dell’arte,

 

fiorella mannoia (2)

noi professionist? del settore e appassionat? del cinema, noi organizzator? e addett? all’informazione,

 

noi che siamo il cuore pulsante di questa Mostra, ribadiamo con fermezza che non saremo complici ignav?, che non rimarremo in silenzio,

 

che non volgeremo lo sguardo altrove,

 

che non cederemo all’impotenza e alle logiche del potere.

 

Ce lo impone l’epoca in cui viviamo e la responsabilità di esseri umani. Non esiste Cinema senza umanità.

 

Facciamo in modo che questa mostra abbia un senso e che non si trasformi in una triste e vacua vetrina.

serena dandini (3)

 

Insieme, con coraggio, con integrità. Palestina libera!

roger waters

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)